
Endocardite Infettiva
Che cos’è
L’endocardite infettiva è un’infezione grave che colpisce l’endocardio, il sottile rivestimento interno del cuore, e in particolare le valvole cardiache (naturali o protesiche).
Una diagnosi precoce e un trattamento antibiotico adeguato possono garantire una guarigione completa nella maggior parte dei casi.
Chi ha valvulopatie, protesi cardiache o un precedente episodio di endocardite dovrebbe mantenere un monitoraggio regolare e informare sempre il medico prima di qualsiasi procedura invasiva.
È causata da batteri o, più raramente, da funghi che entrano nel circolo sanguigno e si depositano sul tessuto cardiaco, formando vegetazioni infette.
Si tratta di una malattia rara, grave e potenzialmente letale: se non trattata tempestivamente, può provocare danni permanenti alle valvole, scompenso cardiaco e altre gravi complicanze.
Il Centro Valvulopatie di Milano
Cause e fattori di rischio
I germi che causano l’endocardite possono entrare nel sangue in diverse circostanze:
- Procedure dentarie o chirurgiche che coinvolgono gengive, vie urinarie o apparato respiratorio.
- Infezioni cutanee o cateteri venosi non sterili.
- Uso di droghe per via endovenosa.
- Protesi valvolari o dispositivi cardiaci impiantabili (pacemaker, defibrillatori).
- Precedente episodio di endocardite o presenza di malattie valvolari congenite o acquisite.
Sintomi
I sintomi dell'endocardite possono variare da forme subdole e lente a manifestazioni acute e gravi.
I più comuni includono:
- Febbre persistente, spesso con brividi.
- Stanchezza marcata e perdita di peso.
- Dolori muscolari o articolari.
- Soffio cardiaco nuovo o modificato.
- Difficoltà respiratoria (quando l’infezione danneggia le valvole).
- Petecchie (piccole macchie rosse sulla pelle o nelle mucose).
Nei casi più avanzati possono comparire segni di scompenso cardiaco o fenomeni embolici (quando frammenti di vegetazioni si staccano e raggiungono altri organi).
Diagnosi
La diagnosi dell'endocardite si basa su una combinazione di esami:
- Emocolture: per identificare il microrganismo responsabile dell’infezione.
- Ecocardiogramma transtoracico o transesofageo: per visualizzare le vegetazioni o il danno valvolare.
- Esami del sangue: indicano la presenza di infezione e infiammazione.
- Tomografia Computerizzata: per escludere complicanze emboliche o infettive a distanza.
Trattamento
Il trattamento deve iniziare il più presto possibile e viene sempre gestito in ambiente ospedaliero.
- Antibioticoterapia mirata: somministrata per via endovenosa per diverse settimane, in base al germe identificato.
- Terapia antifungina: in caso di infezioni da funghi.
- Chirurgia cardiaca: può essere necessaria nei casi di:
- distruzione o perforazione valvolare;
- presenza di grandi vegetazioni a rischio di embolia;
- fallimento della terapia antibiotica;
- infezione di protesi valvolari.
Complicanze
Senza trattamento tempestivo, l’endocardite infettiva può causare:
- Scompenso cardiaco dovuto al danno valvolare.
- Embolie (cerebrali, renali, polmonari, periferiche).
- Ascessi cardiaci o insufficienza multiorgano.
- Recidiva dell’infezione.
Prevenzione
La prevenzione è fondamentale, soprattutto nei pazienti a rischio.
- Igiene orale accurata e visite odontoiatriche regolari.
- Profilassi antibiotica prima di alcune procedure dentarie o chirurgiche, secondo le raccomandazioni mediche.
- Controllo delle infezioni cutanee e cateteri venosi.
- Astenersi dall’uso di droghe per via endovenosa.
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