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Glicemia alta: fattore di rischio per ictus, infarto e tumore al seno

Pubblicato il 13/10/2020 - Aggiornato il 25/09/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

La crescente attenzione alle potenziali conseguenze sulla salute della donna della sindrome metabolica ha progressivamente messo in luce il ruolo chiave della dislipidemia e soprattutto dell’iperglicemia nell’oncologia femminile.

Dott.ssa Barbara Corrà

Staff U.O. Neurologia - Auxologico San Luca

Dott.ssa Letizia Maria Fatti

Aiuto Responsabile U.O. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo - Auxologico San Luca

Attenzione all'elevata glicemia a digiuno! 

L’elevata glicemia a digiuno è indiscutibilmente un potente promotore della malattia ateromasica, ovvero di quell’insieme di alterazioni della parete delle arterie che conduce alla loro occlusione, con le conseguenze che conosciamo, l’ictus e l’infarto miocardico.

Una elevata glicemia a digiuno costituisce anche un chiaro fattore di rischio anche  per lo sviluppo del tumore della mammella e ne condiziona la mortalità. 

Se risulta ampiamente documentata l’associazione fra sovrappeso-iperglicemia e tumore della mammella, meno chiaro è il meccanismo secondo cui l’iperglicemia a digiuno, possa agire quale promotore dell’oncogenesi anche in donne normopeso 

D’altro canto, le terapie farmacologiche prescritte per il completamento delle cure oncologiche possono avere di per se stesse come potenziale effetto collaterale, un incremento del rischio trombo-embolico (es. tamoxifene).

L’insieme di queste evidenze rende le donne affette da tumore al seno una categoria ad elevato rischio cardio-cerebrovascolare.


Come curare la glicemia alta?

L’elevata glicemia a digiuno è curabile sia modificando lo stile di vita e l’alimentazione che con prodotti di derivazione naturale  (Berberina) o farmaci specifici che agiscono efficacemente nel ridurre il rischio metabolico del paziente.

Cura del tumore al seno e prevenzione cardio cerebrovascolare

Spesso le donne che attraversano un percorso di cura per il tumore alla mammella si trovano dunque in una “zona rossa”, dove è importante riconoscere e trattare gli elementi che consentono di prevenire il rischio cardio e cerebrovascolare

Un modo semplice per verificare che cosa sta succedendo alle arterie di una donna con elevata glicemia a digiuno è eseguire l’ecocolordoppler dei tronchi-sovra-aortici.

Con questo esame possiamo verificare se è cominciato il percorso di ispessimento della parete arteriosa (complesso intima-media o IMT) che conduce alla formazione della placca.

Inoltre le carotidi sono spesso lo specchio delle coronarie e quindi, in presenza di un significativo incremento dell’IMT, può essere indicato anche un approfondimento cardiologico.

Riteniamo dunque che in un programma di cura e prevenzione della donna con sindrome metabolica e patologia oncologica della mammella non possa non rientrare l’ECDTSA.


Le cure in Auxologico

In Auxologico, il Centro Malattie del Metabolismo Osseo e Diabete si occupa della cura dell'iperglicemia e riunisce esperti di metabolismo glucidicoil Servizio di Diagnostica per immagini invece offre la possibilità di effettuare tutte le indagini radiologiche per donne affette da tumore alla mammella.

Per la prevenzione cerebro e cardiovascolare in Auxologico il Dipartimento di Cardiologia e la U.O. di Neurologia si occupano di trattare le patologie cardiologiche e neurologiche tra le quali ictus e infarto.

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