
Operazione Tiroide per Tumore: Quando Farla, Rischi e Benefici
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Visita Chirurgia GeneralePubblicato il 10/04/2025 - Aggiornato il 24/04/2025
Scopri quando è necessario l'intervento alla tiroide per tumore, i tipi di tiroidectomia, i rischi, i vantaggi e il follow-up post-operatorio.
- Quando è necessaria l’operazione alla tiroide per tumore
- Tipi di intervento chirurgico
- Vantaggi della tiroidectomia parziale
- Svantaggi della tiroidectomia parziale
- Quando è preferibile la tiroidectomia totale
- Dissezione linfonodale del collo
- Follow-up post-operatorio
- Trattamento con iodio radioattivo
- Rischi dell’intervento chirurgico oncologico
- Il ruolo dell’endocrinologo
- Prenota Online
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L’intervento chirurgico alla tiroide è il trattamento principale in caso di tumore tiroideo diagnosticato o fortemente sospettato. A seconda della tipologia del tumore, della sua estensione e localizzazione, viene pianificato un approccio personalizzato. L’obiettivo è rimuovere completamente la neoplasia, preservando quanto più possibile le strutture sane e riducendo il rischio di recidive.
Quando è necessaria l’operazione alla tiroide per tumore
L’intervento è indicato quando l’agoaspirato tiroideo (FNAB) o la valutazione ecografica rivelano la presenza di cellule neoplastiche o lesioni sospette. In genere, è la prima scelta terapeutica nei tumori differenziati della tiroide.
I tumori più frequenti della tiroide sono:
- Carcinoma papillare: forma più comune e a crescita lenta;
- Carcinoma follicolare: può diffondersi per via ematica;
- Carcinoma midollare: raro e legato a mutazioni genetiche;
- Carcinoma anaplastico: estremamente aggressivo e spesso non operabile.
Leggi anche - Intervento alla Tiroide: durata, recupero e convalescenza
Tipi di intervento chirurgico
A seconda della diagnosi e del quadro clinico, si può procedere con:
- Tiroidectomia totale: rimozione completa della ghiandola tiroidea;
- Tiroidectomia parziale (lobectomia): rimozione di un solo lobo tiroideo.
La scelta dipende da fattori come:
- dimensioni del tumore;
- presenza di linfonodi metastatici;
- localizzazione;
- rischio di recidiva.
Vantaggi della tiroidectomia parziale
La tiroidectomia parziale, nei casi a basso rischio, può garantire:
- Preservazione della funzione tiroidea residua;
- Minore necessità di terapia ormonale sostitutiva;
- Rischio ridotto di complicanze su nervi laringei e paratiroidi.
Svantaggi della tiroidectomia parziale
- Difficoltà nel successivo utilizzo dello iodio radioattivo;
- Maggiore complessità nel monitoraggio post-operatorio (es. livelli di tireoglobulina);
- Possibile necessità di un secondo intervento in caso di recidiva o multifocalità.
Quando è preferibile la tiroidectomia totale
La rimozione completa è consigliata quando:
- Il tumore coinvolge entrambi i lobi;
- Vi è estensione extracapsulare o coinvolgimento linfonodale;
- Il paziente ha una forma aggressiva (midollare o anaplastica).
Vantaggi:
- Permette la somministrazione dello iodio radioattivo.
- Rende più efficace il follow-up con tireoglobulina e calcitonina.
Dissezione linfonodale del collo
Se il tumore ha metastatizzato nei linfonodi cervicali, è indicata una dissezione linfonodale, centrale o laterale. Questa procedura richiede:
- Un’accurata ecografia del collo eseguita da specialisti.
- Valutazione multidisciplinare da parte di un endocrinologo esperto.
Follow-up post-operatorio
Dopo l’intervento, è fondamentale un monitoraggio regolare:
- Visite endocrinologiche periodiche;
- Ecografie del collo ogni 6-12 mesi;
- Esami del sangue per i marker tumorali:
- Tireoglobulina per i carcinomi differenziati.
- TSH per la regolazione ormonale.
- Calcitonina e CEA nei casi di carcinoma midollare.
Trattamento con iodio radioattivo
Nei pazienti con rischio medio-alto, può essere indicato un trattamento con iodio radioattivo (I-131). Serve a distruggere:
- Residui di tessuto tiroideo;
- Cellule tumorali eventualmente rimaste.
La decisione sull’uso dello I-131 è sempre personalizzata e dipende dal tipo di tumore, dallo stadio e dall’età del paziente.
Rischi dell’intervento chirurgico oncologico
L’intervento deve essere eseguito in centri ad alta specializzazione per ridurre i rischi, che includono:
- Paralisi dei nervi laringei;
- Ipocalcemia per danno alle paratiroidi;
- Resezione incompleta del tumore, che può richiedere una seconda operazione.
Il ruolo dell’endocrinologo
Lo specialista endocrinologo gioca un ruolo centrale in tutto il percorso di cura:
- Valuta l’indicazione chirurgica;
- Gestisce la terapia ormonale sostitutiva post-operatoria;
- Coordina il follow-up e il monitoraggio della malattia.
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