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Adenoma Paratiroideo

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 Adenoma Paratiroideo

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A cura di

Prof. Gianlorenzo Dionigi

Direttore U.O. Chirurgia Generale, Capitanio Auxologico IRCCS

Cos'è un Adenoma Paratiroideo?

Un adenoma è una crescita benigna (non cancerosa) che compare su una o più ghiandole paratiroidee.

Un adenoma fa sì che la ghiandola paratiroide produca più ormone paratiroideo di quanto il corpo ne abbia bisogno, una condizione chiamata iperparatiroidismo primario. Troppo ormone paratiroideo sconvolge il normale equilibrio del calcio nel corpo, che aumenta la quantità di calcio nel flusso sanguigno.

Una condizione simile ma meno comune, chiamata iperparatiroidismo secondario, può verificarsi in caso di insufficienza renale cronica.

L'iperparatiroidismo


Ghiandole Paratiroidee: cosa sono e cosa fanno

Le ghiandole paratiroidee si trovano nel collo, attorno alla tiroide. La maggior parte delle persone ha quattro ghiandole paratiroidee ovali e grandi come un pisello. Il compito della paratiroide è rilasciare l'ormone paratiroideo, che aiuta a gestire il modo in cui il corpo utilizza il calcio.

Le cellule del cervello, del cuore, dei nervi, delle ossa e dell'apparato digerente hanno tutte bisogno di calcio per funzionare correttamente. La "comunicazione" tra la paratiroide e il flusso sanguigno aiuta a mantenere il calcio al suo livello normale. L'ormone paratiroideo preleva il calcio dalle ossa e aumenta il riassorbimento da parte di reni e intestino per mantenere normali i livelli del flusso sanguigno.

La Tiroide


Adenoma Paratiroideo: i Sintomi

Troppo calcio nel sangue (ipercalcemia) può causare una serie di sintomi e condizioni mediche tra cui:

  • Sensazione di stanchezza e debolezza;
  • Confusione, perdita di memoria;
  • Depressione, irritabilità o confusione mentale;
  • Calcoli renali;
  • Dolore alle ossa e alle articolazioni, osteoporosi, fratture ossee;
  • Dolore addominale, bruciore di stomaco, nausea e vomito;
  • Stitichezza;
  • Dolori e fastidi generali senza causa evidente;
  • Pressione alta (ipertensione);
  • Aumento della minzione. 

Potresti non presentare sintomi o non riconoscerli prima che vengano individuati tramite analisi del sangue di routine che il tuo medico potrebbe aver prescritto come parte della tua assistenza sanitaria generale.

L'Endocrinologia in Auxologico


Adenoma Paratiroideo: le cause

Gli scienziati non conoscono la causa della maggior parte degli adenomi paratiroidei. Si pensa che circa il 10% venga trasmesso dai genitori (ereditato). Anche l'esposizione alle radiazioni della testa e del collo da bambini o giovani adulti può aumentare il rischio di adenomi. Si pensa che anche la mancanza di calcio nella dieta a lungo termine aumenti il ​​rischio.

L'iperparatiroidismo primario è la condizione medica che deriva dalla presenza di adenomi. L'iperparatiroidismo può essere causato da uno o più adenomi, quattro adenomi (una condizione chiamata iperplasia) o cancro (che è molto raro, meno dell'1% di tutti i casi di paratiroide).

Un singolo adenoma paratiroideo è la causa fino all'85% dei casi, due adenomi causano il 4%-5% dei casi e quattro adenomi causano il 10%-12% dei casi di iperparatiroidismo.

Leggi anche: L'Adenoma Paratiroideo Atipico


Adenoma Paratiroideo e complicazioni

Gli adenomi paratiroidei non trattati causano un aumento dei livelli di calcio nel sangue. Una quantità estremamente elevata può causare:

  • Battiti cardiaci irregolari (aritmia cardiaca);
  • Crisi paratiroidea (un evento clinico in cui una persona sperimenta cambiamenti mentali che possono portare a insufficienza del sistema nervoso e coma);
  • Decesso.

Diagnosi degli Adenomi Paratiroidei

Gli adenomi paratiroidei vengono solitamente scoperti quando un livello di calcio superiore al normale si presenta in un esame del sangue di routine. Il tuo medico potrebbe anche chiederti se stai assumendo diuretici tiazidici o litio. Questi due farmaci possono aumentare il livello di calcio nel sangue. Il tuo medico conferma quindi la diagnosi di iperparatiroidismo primario con un test che mostra livelli di ormone paratiroideo superiori al normale nel sangue.

È importante capire che la malattia paratiroidea primaria viene diagnosticata esaminando solo i livelli di calcio e ormone paratiroideo. Il fatto che tu possa o meno avere sintomi non ha importanza in termini di diagnosi.

Una volta effettuata la diagnosi, il tuo medico potrebbe prescrivere altri esami per raccogliere maggiori informazioni e verificare la presenza di complicazioni. Questi potrebbero includere:

  • un tipo speciale di metodo di imaging per determinare se ci sono uno o più adenomi;
  • una TAC per verificare la presenza di depositi di calcio nei reni e nel tratto urinario;
  • densitometria ossea per misurare la perdita ossea;
  • un esame delle urine delle 24 ore per misurare la quantità di calcio persa nelle urine.

Ecografia Tiroide e Paratiroide


Il trattamento degli Adenomi Paratiroidei

Il trattamento più comune è l'intervento chirurgico per rimuovere la ghiandola (o le ghiandole) ingrossata. L'intervento chirurgico risolve il problema fino al 95% delle volte.

Se per motivi di salute non puoi sottoporti a un intervento chirurgico, i farmaci potrebbero essere l'unica opzione. I diversi farmaci non riducono la quantità extra di ormone paratiroideo nel sangue. Invece, prevengono la perdita di calcio dalle ossa. La terapia ormonale sostitutiva o altri trattamenti per questa condizione devono essere assunti per il resto della vita.

Un farmaco da prescrizione chiamato cinacalcet (sensipar®) riduce sia i livelli di calcio che di ormone paratiroideo nelle persone con insufficienza renale cronica (iperparatiroidismo secondario). Il suo utilizzo nell'iperparatiroidismo primario è ancora in fase di studio.

L'Unità Operativa di Chirurgia Generale


Approccio Multidisciplinare tra Chirurghi e Centro del Metabolismo Osseo di Auxologico 

In Auxologico la gestione dei pazienti con patologie delle paratiroidi si fonda su una stretta collaborazione multidisciplinare tra i chirurghi e gli specialisti del Centro del Metabolismo Osseo. Lavorando insieme, i due team garantiscono:

  • Valutazione clinica integrata: ogni caso viene discusso collegialmente per definire il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato, personalizzato sulle esigenze del paziente.
  • Condivisione delle competenze: la sinergia tra l’esperienza chirurgica e quella endocrinologica permette un’inquadratura completa sia dal punto di vista operativo sia metabolico.
  • Ottimizzazione della diagnosi e del trattamento: il confronto continuo tra specialisti assicura un’elevata accuratezza nella diagnosi, una preparazione preoperatoria ottimale e un monitoraggio post-operatorio rigoroso.
  • Percorso assistenziale completo: i pazienti beneficiano di consulenze specialistiche, protocolli condivisi e un supporto costante durante tutte le fasi della cura, dalla prima visita al follow-up.

Questa multidisciplinarietà rappresenta una garanzia di qualità, sicurezza e soddisfazione per il paziente, contribuendo ad ottenere i migliori risultati clinici possibili.

Centro Malattie del Metabolismo Osseo e Diabete


Esperienza e Innovazione nella Chirurgia dell’Adenoma Paratiroideo in Auxologico

I chirurghi di Auxologico vantano oltre 25 anni di esperienza nella cura dell’adenoma delle paratiroidi, con più di 1000 interventi eseguiti. Questa lunga attività specialistica fa di Auxologico un punto di riferimento per la chirurgia paratiroidea.

Tecnologie all’Avanguardia per la Massima Sicurezza e Precisione

Per garantire risultati ottimali e sicurezza ai pazienti, vengono impiegate tecnologie avanzate tra cui:

  • Fluorescenza delle paratiroidi: consente un’identificazione precisa delle ghiandole durante l’intervento.
  • Dosaggio intraoperatorio del paratormone (PTH): verifica in tempo reale l’efficacia della procedura.
  • Neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi (IONM): tutela la funzione dei nervi della voce durante la chirurgia.
  • Chirurgia endoscopica: offre un approccio mini-invasivo, con cicatrici ridotte e tempi di recupero più rapidi.

Questa combinazione tra esperienza consolidata e utilizzo delle migliori tecnologie disponibili assicura ai pazienti una gestione personalizzata, efficace e sicura dell’adenoma paratiroideo


Rimozione Ghiandole Paratiroidee: i benefici dell'intervento chirurgico

  • Maggiore densità ossea;
  • Ridotto rischio di fratture ossee;
  • Ridotto rischio di calcoli renali.

Chirurgia Mini-Invasiva Video-Assistita delle Paratiroidi (MIVAP)

La chirurgia mini-invasiva video-assistita (MIVAP) rappresenta oggi la tecnica di riferimento per la paratiroidectomia moderna. Presso Auxologico viene adottata sistematicamente questa metodica per offrire ai pazienti la massima sicurezza, precisione e comfort post-operatorio.

In cosa consiste la MIVAP

  • Incisione ridotta: l’intervento viene eseguito tramite una piccola incisione centrale di circa 1,5-2 cm alla base del collo, sopra la fossetta giugulare.
  • Video-assistenza: grazie all’utilizzo di una telecamera e strumenti dedicati, il chirurgo può lavorare con una visione ingrandita delle strutture anatomiche, aumentando la precisione e la sicurezza del gesto chirurgico.
  • Dissezione mirata: la tecnica consente di individuare e rimuovere selettivamente la ghiandola paratiroidea malata, preservando i tessuti sani e minimizzando il rischio di complicanze.
  • Assenza di insufflazione: la procedura non richiede l’uso di gas per creare spazio operatorio, riducendo ulteriormente i rischi associati.

Vantaggi della MIVAP

  • Risultato estetico ottimale: la piccola incisione comporta una cicatrice quasi invisibile, nascosta nelle pieghe naturali del collo.
  • Minore dolore post-operatorio: la dissezione limitata dei tessuti riduce il dolore e la necessità di antidolorifici.
  • Recupero rapido: i pazienti possono riprendere le normali attività più velocemente rispetto alla chirurgia tradizionale, con una degenza ospedaliera generalmente molto breve.
  • Maggiore sicurezza: la visione ingrandita permette di riconoscere e preservare strutture delicate come i nervi della voce, diminuendo il rischio di danni accidentali.
  • Possibilità di esplorazione bilaterale: pur essendo una tecnica mini-invasiva, la MIVAP consente – se necessario – l’esplorazione di entrambi i lati del collo attraverso la stessa piccola incisione

Caratteristiche tecniche

  • L’intervento viene solitamente eseguito in anestesia generale, ma in casi selezionati è possibile ricorrere all’anestesia locale o loco-regionale.
  • La durata dell’operazione varia tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della complessità.
  • Viene spesso utilizzato il dosaggio intraoperatorio del paratormone per confermare la rimozione completa del tessuto paratiroideo iperfunzionante.

La MIVAP rappresenta un’evoluzione tecnologica e organizzativa che migliora sia l’esperienza del paziente sia i risultati clinici, mantenendo lo stesso tasso di efficacia della chirurgia tradizionale ma con notevoli benefici in termini di comfort e qualità della vita dopo l’intervento


I vantaggi del dosaggio intraoperatorio del paratormone

Il dosaggio intraoperatorio del paratormone (PTH) è uno strumento fondamentale nella chirurgia dell’adenoma paratiroideo. Questa metodica sfrutta la breve emivita del PTH (circa 3-5 minuti) per verificare in tempo reale se la ghiandola patologica è stata rimossa con successo. Dopo l'asportazione dell’adenoma, il PTH viene misurato tramite prelievi ematici: una rapida e significativa diminuzione dei valori, solitamente superiore al 50%, indica che tutto il tessuto iperfunzionante è stato eliminato e che l'intervento può considerarsi efficace.

vantaggi principali del dosaggio intraoperatorio del PTH comprendono:

  • Verifica immediata della radicalità chirurgica: consente al chirurgo di sapere subito se la ghiandola patologica è stata completamente rimossa o se occorre continuare l’esplorazione per ricercare altro tessuto malato, riducendo così il rischio di recidiva o persistenza della malattia
  • Riduzione dei reinterventi: grazie alla conferma biochimica in sala operatoria, si minimizzano le probabilità di dover sottoporre il paziente a un secondo intervento per residuo paratiroideo patologico
  • Guida alle decisioni chirurgiche: il test orienta il chirurgo sulla necessità di esplorare altre ghiandole in casi complessi o quando i risultati pre-operatori di imaging non siano affidabili
  • Supporto nei casi difficili: fondamentale nei reinterventi e nei pazienti con anatomia particolare o adenomi multipli, dove può sostituire, in certi contesti, l’esame istologico estemporaneo
  • Ottimizzazione della chirurgia mini-invasiva: permette di scegliere un approccio meno esteso, risparmiando tessuti sani e riducendo il rischio di complicanze post-operatorie

Il dosaggio intraoperatorio del PTH, ormai standard nelle chirurgie di riferimento, è considerato un indice affidabile del successo dell’intervento e costituisce una delle innovazioni più importanti nella gestione dell’adenoma paratiroideo


Cosa succede dopo un intervento alle paratiroidi?

Dopo un intervento di paratiroidectomia, il decorso post-operatorio si svolge generalmente in modo rapido e positivo, ma richiede alcune attenzioni specifiche. Ecco cosa aspettarsi:

Decorso immediato e sintomi comuni

  • Dolore e fastidio al collo: La zona dell’incisione può essere dolente o gonfia per alcuni giorni.
  • Voce rauca o debole e lieve difficoltà a deglutire: sono sintomi comuni che tendono a risolversi in poche settimane.
  • Stanchezza: È frequente sentirsi affaticati nei primi giorni dopo l’operazione

Attività e recupero

  • Ritorno alle attività leggere: Possibile già dopo pochi giorni.
  • Ripresa completa: Solitamente entro 1-3 settimane, a seconda del caso
  • Ritorno al lavoro: Per molte persone è possibile già entro la prima settimana, mentre altri impiegano fino a due settimane

Cura della ferita

  • La medicazione o i “steri-strip” devono essere mantenuti asciutti per le prime 24 ore; successivamente la zona va lavata delicatamente.
  • Evitare di strofinare o grattare l’incisione, che guarirà in 10-14 giorni5.

Possibili sintomi di ipocalcemia

Dopo l’intervento, è possibile che il calcio nel sangue scenda temporaneamente (ipocalcemia), perché le ghiandole residue impiegano qualche giorno a riprendere la normale funzione:

  • Sintomi di allarme: formicolii intorno alla bocca e alle dita, crampi muscolari, sensazione di “formicolio” sulla pelle. Se compaiono, avvisare subito il medico.
  • Spesso viene prescritto un supplemento di calcio e, se necessario, vitamina D per favorire una normale ripresa dei livelli nel sangue

Alimentazione

  • Si consiglia di assumere pasti leggeri nei primi due giorni.
  • Preferire cibi morbidi in caso di difficoltà a masticare o deglutire

Follow-up e controlli

  • Controlli periodici del calcio: Fondamentali per monitorare l’equilibrio metabolico.
  • Visita di controllo entro circa 2 settimane dall’intervento per la valutazione della ferita e dei sintomi.

Benefici attesi

  • Sintomi da ipercalcemia (stanchezza, dolori, calcoli renali, confusione) tendono a migliorare nettamente nelle settimane successive.
  • Si riduce il rischio di complicanze ossee, renali e cardiovascolari, con un netto miglioramento della qualità di vita nel lungo termine

Attenzione a sintomi da riferire subito al medico

  • Febbre alta, difficoltà respiratorie, gonfiore marcato o rossore della ferita
  • Sintomi intensi di bassi livelli di calcio (formicolio, crampi, spasmi muscolari) che non migliorano con il calcio dato a casa

Adenoma Paratiroideo: Domande Frequenti

  • Che cos’è un adenoma paratiroideo? È una crescita benigna in una delle ghiandole paratiroidee, che provoca un’eccessiva produzione di ormone paratiroideo (PTH), causando un aumento del calcio nel sangue.
     
  • Quali sono i sintomi di un adenoma paratiroideo? I sintomi possono includere stanchezza, debolezza, disturbi dell’umore, dolori ossei, calcoli renali, problemi digestivi, aumento della diuresi e sete intensa. In alcuni casi può essere asintomatico.
     
  • Come viene diagnosticato l’adenoma paratiroideo? La diagnosi si basa su esami del sangue che mostrano livelli elevati di calcio e PTH. Per localizzare l’adenoma si usano esami come ecografia e scintigrafia.
     
  • Se non ho sintomi, ho bisogno di un intervento chirurgico? L'intervento chirurgico è il trattamento più comune per l'adenoma paratiroideo, anche se non hai sintomi. La rimozione di una o più ghiandole paratiroidee (paratiroidectomia) può farti sentire meglio, migliorando la qualità generale della tua vita. Ancora più importante, la paratiroidectomia può prevenire l'osteoporosi e i calcoli renali.
     
  • Se decido di sottopormi a un intervento chirurgico, cosa devo aspettarmi? Diverse settimane prima dell'intervento, il chirurgo ordinerà degli esami per individuare una o più ghiandole paratiroidee iperattive. Questi esami possono includere: un'ecografia del collo; una scansione che utilizza un farmaco chiamato tc-sestamibiPet-colina. Se l'imaging identifica una particolare ghiandola paratiroide che ha un adenoma, il chirurgo cercherà prima quella particolare ghiandola durante l'intervento. Tuttavia, tutte e quattro le ghiandole paratiroidee devono essere identificate durante la scansione. Questa scansione è molto importante in termini di pianificazione dell'intervento. Anche se non si vede nessuna ghiandola paratiroide nell'imaging, la diagnosi rimane e il chirurgo consiglierà comunque l'intervento chirurgico.
     
  • Quali interventi chirurgici per rimovere gli adenomi paratiroidei? Viene praticata una piccola incisione nella parte anteriore del collo in anestesia generale. Tutte e quattro le ghiandole paratiroidee vengono ispezionate durante l'intervento. Il chirurgo rimuove la paratiroide anomala. Se vengono trovate una o due ghiandole paratiroidee anomale, vengono rimosse e la ghiandola paratiroide normale rimanente può mantenere un livello di calcio normale. Se tutte e quattro le ghiandole paratiroidee sono anomale, allora 3 1/2 delle ghiandole vengono rimosse. Un po' di tessuto paratiroideo deve essere lasciato nel corpo per mantenere livelli di calcio normali. I livelli di ormone paratiroideo vengono controllati durante l'intervento chirurgico. Se tutte le ghiandole paratiroidee malate sono state rimosse, il livello di ormone paratiroideo dovrebbe scendere di almeno il 50%. Le ghiandole paratiroidee rimosse durante l'intervento chirurgico saranno controllate da un patologo (valutazione congelata) per confermare che la ghiandola paratiroide era effettivamente iperattiva. Trovare tutte e quattro le ghiandole paratiroidee durante l'intervento chirurgico fornisce il più alto tasso di guarigione a lungo termine.
     
  • Si può prevenire l'adenoma paratiroideo? No, non esiste un modo per prevenire lo sviluppo di escrescenze sulle ghiandole paratiroidee.
     
  • Cosa succede se non si cura l’adenoma paratiroideo? Può portare a complicanze come danni renali, osteoporosi, fratture, aritmie, disturbi cognitivi e gravi alterazioni metaboliche.
     
  • È sempre necessario l’intervento chirurgico? Nella maggior parte dei casi sì, anche in assenza di sintomi, per prevenire danni a lungo termine causati dall’eccesso di calcio.
     
  • Qual è il trattamento più efficace? La rimozione chirurgica della ghiandola affetta è il trattamento più efficace e risolutivo nella maggior parte dei casi.
     
  • Esistono cure non chirurgiche? In casi selezionati, alcuni farmaci possono ridurre i livelli di calcio. Questi non rimuovono però l’adenoma né risolvono la causa alla base.
     
  • L’intervento è sicuro? L’intervento è generalmente sicuro e ben tollerato, soprattutto quando eseguito da un’équipe esperta in chirurgia endocrina.
     
  • In cosa consiste la chirurgia mini-invasiva? È un intervento eseguito attraverso una piccola incisione sul collo, che consente un recupero più rapido, minime cicatrici e meno dolore post-operatorio.
     
  • Quali tecnologie si usano per migliorare l’intervento? Vengono utilizzati strumenti avanzati come la fluorescenza, il dosaggio intraoperatorio del PTH, la chirurgia endoscopica e il monitoraggio dei nervi.
     
  • Com'è il post-operatorio? Il recupero è rapido. La degenza è breve e molti pazienti tornano alle attività quotidiane dopo pochi giorni. Sono previsti controlli dei livelli di calcio e PTH.
     
  • Sono possibili complicanze? Come in ogni intervento, esistono rischi, anche se rari: ipocalcemia, alterazioni della voce, sanguinamento o infezione della ferita.
     
  • Come si verifica se l’intervento è riuscito? Durante l’intervento viene misurato il livello di PTH. Un calo significativo conferma la rimozione efficace della ghiandola malata.
     
  • Può ripresentarsi il disturbo? Le recidive sono rare ma possibili, specialmente se la patologia coinvolge più di una ghiandola o se esistono forme familiari.
     
  • Qual è la prognosi dopo il trattamento? La prognosi è ottima. Il trattamento chirurgico risolve il disturbo e previene le complicanze legate all’ipercalcemia.
     
  • L’adenoma è ereditario? Può esserlo in una piccola percentuale di casi. In questi pazienti il disturbo può essere parte di una condizione endocrina ereditaria.
     
  • Serve una preparazione particolare prima dell’intervento? Sì, sono necessari esami del sangue, di imaging e una valutazione anestesiologica.
     
  • Può essere maligno l’adenoma paratiroideo? La forma maligna è estremamente rara. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni.
     
  • Dopo l’intervento serve un follow-up? Sì, sono previsti controlli regolari per monitorare la normalizzazione dei livelli di calcio e lo stato del metabolismo osseo.
     
  • A chi posso rivolgermi per affrontare questa patologia? È importante rivolgersi a centri specializzati che offrono un approccio multidisciplinare e utilizzano tecniche chirurgiche avanzate per garantire la massima efficacia e sicurezza.

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