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Fistola anale

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 Fistola anale

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A cura di

Dott. Andrea Galli

Responsabile Centro Chirurgia Coloproctologica - U.O. Chirurgia Generale - Auxologico Capitanio

Responsabile Centro Chirurgia mini invasiva-laparoscopica - U.O. Chirurgia Generale - Auxologico Capitanio

CHE COS’È UNA FISTOLA ANALE?

La fistola anale è un sottile canale di comunicazione che collega il canale anale alla superficie cutanea intorno all’ano. Nell’ano sono presenti alcune piccole ghiandole che possono infettarsi, creando un ascesso che nella fase acuta si risolve con la fuoriuscita di pus mediante la formazione di un canale di drenaggio (la fistola).


QUALI SONO I SINTOMI DI UNA FISTOLA ANALE?

I sintomi di una fistola anale possono comprendere:

  • dolore nella zona anale, che si intensifica con il movimento, tossendo, durante l’evacuazione delle feci o quando si sta seduti;
  • arrossamento, gonfiore e prurito della pelle intorno all’ano;
  • sanguinamenti e perdita di pus dalla fistola;
  • febbre e sensazione di malessere generale;
  • incontinenza fecale.

QUALI SONO LE CAUSE DI UNA FISTOLA ANALE? CHI È PIÙ A RISCHIO?

La maggior parte delle fistole anali si sviluppa come conseguenza di un ascesso. Ascesso e fistola anale sono causati da un’infezione delle piccole ghiandole presenti nel canale anale, che può essere provocata da batteri fecali o da altri patogeni che penetrano nella mucosa.

Alcune patologie che colpiscono il tratto digestivo inferiore o la zona anale possono aumentare il rischio di formazione di una fistola anale, come la colite, il morbo di Crohn, la diarrea cronica, la diverticolite. Altre cause della fistola anale possono essere la tubercolosi, l’idrosadenite suppurativa (una patologia infiammatoria dermatologica), un tumore dell’ano e la radioterapia.

Infine, la lesione può sopraggiungere come complicazione di un intervento di chirurgia colo-rettale.


COME VIENE DIAGNOSTICATA UNA FISTOLA ANALE?

Per valutare il tragitto fistoloso e il tipo di intervento più appropriato sono necessari alcuni accertamenti:

  • l’ecografia transanale
  • la manometria ano-rettale o la risonanza magnetica in alternativa all’ecografia transanale.

Sia la manometria ano-rettale che l’ecografia transanale, vengono effettuate ambulatorialmente e senza alcuna necessità di preparazione preventiva all’esame presso Auxologico Capitanio.


COME CURARE UNA FISTOLA ANALE?

La cura della fistola anale è quasi sempre chirurgica, poiché raramente la fistola può guarire naturalmente o con una terapia farmacologica. Lo scopo dell’intervento è di eliminare la fistola senza intaccare la funzionalità dello sfintere anale (in caso contrario potrebbero verificarsi problemi di incontinenza fecale).

L’intervento varia a seconda del percorso anatomico della fistola, della sua posizione e del grado di coinvolgimento del muscolo dello sfintere anale.

In caso la fistola coinvolga solo in minima parte lo sfintere anale, l’operazione consiste generalmente nell’incisione della fistola (fistulotomia) lungo tutta la sua lunghezza, in modo da consentirne la “messa a piatto” (trasformando il tunnel in una ferita aperta) e favorirne la guarigione.

In presenza invece di una maggior coinvolgimento dei muscoli dello sfintere anale, può essere necessario procedere con l’inserimento di un setone, un grosso filo sintetico inserito nella fistola che ne consente l’apertura e il drenaggio e permette di “sezionare” lentamente i muscoli dello sfintere anale coinvolti senza comprometterne la funzionalità.

Altre tecniche utilizzate per salvaguardare l’efficienza del muscolo dello sfintere sono la legatura intersfinterica del tragitto fistoloso (LIFT) e la fistulectomia mininvasiva videoassistita (VAAFT), che consente di cauterizzare e ripulire la fistola.

La chirurgia della fistola è generalmente in day hospital, salvo che le ramificazioni della fistola siano molto estese o profonde.


LA U.O. DI CHIRURGIA GENERALE DI AUXOLOGICO

L’attività clinica di Chirurgia Generale di Auxologico è rivolta alla diagnosi e al trattamento chirurgico per tutte le patologie di interesse chirurgico.

I chirurghi utilizzano le tecniche chirurgiche più moderne e sicure, utilizzando sia procedure tradizionali sia tecniche mini-invasive che consentono di avere un minor trauma chirurgico e tempi di recupero più veloci per il paziente. 

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