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Fascite Plantare

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Onde d'Urto Visita Fisiatrica Ecografia Muscolo-Scheletrica

A cura di

Dott. Andrea Torquati

U.O. Medicina Riabilitativa - Auxologico Mosè Bianchi

Cos'è la fascite plantare

La fascite plantare, talvolta impropriamente definita anche tallonite, è un’infiammazione associata o meno a degenerazione della fascia plantare, una robusta struttura fibrosa che sostiene l’arco del piede e assorbe parte delle sollecitazioni durante la camminata e la corsa. Il sintomo più tipico è un dolore localizzato al tallone, spesso più intenso al risveglio o dopo periodi prolungati di inattività.

Si tratta di una condizione estremamente frequente e legata a sovraccarico funzionale, microtraumi ripetuti o alterazioni della meccanica del passo. Fattori predisponenti sono: attività sportiva ad alto impatto, utilizzo di calzature non adeguate, aumento ponderale, piede cavo o piatto, rigidità o accorciamento della muscolatura del polpaccio, il tricipite surale.

Per una diagnosi corretta è fondamentale una valutazione clinica da parte dello specialista fisiatra, che attraverso la visita e, se necessario, esami diagnostici - in particolare l’ecografia muscolo-tendinea - potrà escludere altre cause di dolore al tallone e definire il percorso terapeutico più appropriato.

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Fascite plantare: il trattamento

Il trattamento della fascite plantare prevede una presa in carico riabilitativa multimodale:

  • Esercizi terapeutici specifici, volti ad allungare la fascia plantare e il complesso gastrocnemi-soleo ed a potenziare la muscolatura intrinseca del piede.
  • Correzione posturale e del sovraccarico funzionale, anche tramite adeguamento delle calzature o utilizzo di plantari funzionali quando indicato.
  • Terapie fisiche, tra cui le onde d’urto focali (ESWT), che rappresentano oggi una delle metodiche più efficaci nei casi persistenti.

La letteratura scientifica [1] conferma che le onde d’urto focali possono ridurre significativamente il dolore e migliorare la funzionalità nei pazienti con fascite plantare cronica, soprattutto quando inserite in un percorso riabilitativo strutturato, con un ciclo di 3–5 sedute a cadenza settimanale, rappresentando un’opzione terapeutica non invasiva e di comprovata efficacia.

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Bibliografia

[1] Aqil A, et al. Extracorporeal shock wave therapy is effective in chronic plantar fasciitis: a meta-analysis of RCTs. Int Orthop. 2013. doi:10.1007/s00264-012-1740-6.

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