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Visita fisiatrica

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Pubblicato il 09/03/2017 - Aggiornato il 27/02/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

La visita fisiatrica è indicata per migliorare le conseguenze di malattie muscolo-scheletriche (artritiartrosi, dolori cervicali, mal di schiena), neurologiche (ictus, morbo di Parkinson, sclerosi multipla) e di traumi o interventi chirurgici, in un'ottica di riabilitazione e recupero delle funzioni del paziente.

Che cos’è la visita fisiatrica? Chi è il fisiatra?

La visita fisiatrica viene effettuata dal fisiatra, il medico specialista in medicina fisica e riabilitativa, che si occupa della diagnosi e del trattamento di un’ampia varietà di limitazioni o “disabilità” causate da condizioni mediche a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (articolazioni, ossa, legamenti e tendini) e del sistema nervoso (cervello, midollo spinale e nervi).

Il fisiatra ha come focus non la cura della patologia biologica, della quale si occupano altri specialisti, ma il trattamento e la prevenzione delle conseguenze disabilitanti, come dolore e limitazioni di molte funzioni (motorie, cognitive e sensitive). A questo scopo il fisiatra spesso lavora in collaborazione con altri professionisti della salute, come medici di medicina generale, neurologi, ortopedici, reumatologi, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, tecnici ortopedici, podologi, per ottimizzare la cura del paziente e ottenere il recupero totale o parziale della sua autonomia.

A che cosa serve la visita fisiatrica?

Lo scopo della visita fisiatrica è valutare la compromissione di alcune funzionalità e individuare i trattamenti opportuni affinché i pazienti possano recuperare la massima autonomia possibile.

È indicata per risolvere o migliorare dolore e conseguenze funzionali (per esempio limitazioni nelle attività e nei movimenti quotidiani) di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (come artriti e artrosi, dolori cervicali, mal di schiena), neurologiche (ictus, morbo di Parkinson, sclerosi multipla) così come di traumi o interventi chirurgici.

La visita fisiatrica con valutazione funzionale permette al fisiatra di elaborare una diagnosi dei meccanismi che causano la disabilità e di mettere a punto il piano riabilitativo individuale (PRI) per recuperare completamente o parzialmente le funzionalità compromesse.

Il PRI può comprendere sedute di fisioterapia ed esercizi di palestra per rinforzare i muscoli e migliorare la capacità di movimento, terapie farmacologiche (come farmaci antidolorifici e antinfiammatori, infiltrazioni), terapie fisiche (onde d’urto, tecarterapia, ultrasuoni, elettroterapie) e uso di dispositivi ortopedici, come i tutori.

Da chi viene richiesta?

La visita fisiatrica convenzionata è prescritta generalmente dal medico di medicina generale o da uno specialista nel caso in cui sia necessario un percorso di riabilitazione e/o di recupero funzionale.

Può essere effettuata anche in regime privatistico e richiesta direttamente dal paziente.

Può essere necessaria una visita fisiatrica anche a supporto di una perizia medico legale in caso di infortuni o incidenti o per ottenere l’accertamento dell’invalidità civile.

Come si svolge?

La visita fisiatrica comincia generalmente con un colloquio, attraverso il quale il fisiatra effettua l’anamnesi, cioè la raccolta di informazioni e dati sulla storia sanitaria del paziente. Per questo motivo è importante portare con sé la documentazione degli accertamenti diagnostici effettuati: per esempio esiti di esami del sangue, lastre radiologiche, referti di ecografie ed elettromiografie, risonanze magneticheTAC.

Durante il colloquio il fisiatra indaga anche sull’esordio dei sintomi, sulle limitazioni nello svolgere le attività quotidiane, sui trattamenti terapeutici effettuati in precedenza e su eventuali complicanze o aggravamenti insorti, nonché sullo stile di vita e sul contesto di vita e di lavoro del paziente. Vengono chiariti gli obiettivi condivisi e raggiungibili.

La seconda parte della visita consiste in un esame obiettivo delle condizioni muscolo-articolari e neuromotorie e, laddove serva, esame per il quale può essere necessaria l’esecuzione di particolari movimenti o esercizi. Il fisiatra può controllare i riflessi, la postura, l’equilibrio e la presenza di zone dolenti e può richiedere ulteriori accertamenti (radiografia, ecografia, TAC o risonanza magnetica) per formulare una diagnosi.

Al termine, lo specialista elabora il piano di cure riabilitative a breve e a lungo termine, anche allo scopo di prevenire eventuali recidive.

La visita fisiatrica dura circa 30 minuti e non necessita di alcuna preparazione.


Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa di Auxologico

Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa di Auxologico, attivo nelle sedi lombarde e piemontesi, propone programmi riabilitativi integrati per problematiche e difficoltà motorie, cognitive, sfinteriche.

I percorsi, coordinati dal fisiatra,possono comprendere interventi di fisioterapialogopedia, terapia occupazionale, rieducazione sfinterica, valutazioni neuropsicologiche e altri.

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