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Pubalgia

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 Pubalgia

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A cura di

Dott. Antonio Robecchi Majnardi

Direttore U.O. Medicina Riabilitativa - Auxologico Mosè Bianchi

Direttore U.O. Medicina Riabilitativa Ambulatoriale Lombardia

Medico Fisiatra

Prof. Gianlorenzo Dionigi

Direttore U.O. Chirurgia Generale, Capitanio Auxologico IRCCS

Cos’è la pubalgia?

La pubalgia è una sindrome dolorosa cronica che interessa la regione pubica e inguinale, causata da un sovraccarico funzionale delle strutture muscolo-tendinee e articolari dell’area pelvica. È particolarmente frequente in atleti, soprattutto:

  • calciatori;
  • runners;
  • praticanti di sport che prevedono scatti, cambi di direzione o movimenti ripetitivi degli arti inferiori.

Può interessare:

  • Muscoli adduttori della coscia;
  • Muscoli retti addominali;
  • Sinfisi pubica e strutture articolari circostanti;
  • Fasce muscolari e tendinee del pavimento pelvico.

Nei casi avanzati, può associarsi a ernia inguinale o altre condizioni della parete addominale, richiedendo un inquadramento specialistico accurato.

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Cause della pubalgia

La pubalgia è causata da un sovraccarico cronico e microtraumi ripetuti a carico della regione pelvica e inguinale. I fattori predisponenti più comuni includono:

  • Squilibri muscolari tra addominali e adduttori;
  • Eccessivo carico funzionale su muscoli e tendini;
  • Tecniche di allenamento scorrette;
  • Scarsa mobilità o rigidità articolare del bacino;
  • Difetti posturali o alterazioni biomeccaniche;
  • Precedenti traumi della regione pelvica;
  • Presenza di ernia inguinale o della parete addominale non diagnosticata.

La pubalgia può colpire anche persone non sportive, ma è più frequente in chi pratica calcio, rugby, tennis, corsa o attività ad alta intensità.

Il Check Up degli Sportivi


Come si diagnostica la pubalgia?

La diagnosi di pubalgia richiede una valutazione clinica approfondita, condotta da un medico specialista in fisiatria.

I principali passaggi diagnostici includono:

  • Anamnesi dettagliata dei sintomi e delle attività sportive;
  • Esame obiettivo con valutazione della zona pubica, inguinale e addominale;
  • Test specifici per individuare eventuali squilibri muscolari o debolezza della parete addominale.

Esami strumentali consigliati

Una diagnosi corretta consente di distinguere la pubalgia atletica da altre patologie simili, come ernia inguinale, lesioni muscolari o problemi articolari del bacino.

La Medicina dello Sport in Auxologico


Come si cura la pubalgia?

Il trattamento della pubalgia è prevalentemente conservativo e personalizzato in base alla gravità dei sintomi e alle esigenze del paziente.

Approccio conservativo:

  • Riposo funzionale o riduzione temporanea dell’attività sportiva;
  • Onde d'urto focali per trattare la tendinopatia;
  • Fisioterapia mirata per riequilibrare la muscolatura e migliorare la stabilità pelvica;
  • Esercizi di rinforzo dei muscoli addominali e adduttori;
  • Terapie manuali e stretching;
  • Utilizzo di bendaggi funzionali o tutori specifici;
  • Farmaci antinfiammatori o terapie infiltrative, se indicato.

Trattamento della Pubalgia presso Auxologico Milano

In Auxologico Milano è disponibile un percorso specialistico per la diagnosi e il trattamento della pubalgia, una condizione dolorosa che colpisce sportivi e persone attive. Grazie a un approccio multidisciplinare che integra fisioterapia, terapia medica e, nei casi selezionati, chirurgia mini-invasiva, è possibile ottenere un recupero completo e sicuro.


Pubalgia e trattamento chirurgico

In casi selezionati, quando il dolore persiste nonostante il trattamento conservativo o in presenza di ernia della parete addominale associata, può essere indicato un intervento chirurgico, eseguibile con tecniche mini-invasive:

  • Chirurgia laparoscopica o robotica, per il rinforzo della parete addominale e la riparazione di eventuali difetti;
  • Tecniche specifiche di ricostruzione muscolo-tendinea, nei casi di lesioni avanzate o squilibri biomeccanici.

Il percorso chirurgico viene valutato caso per caso in base ai sintomi, agli esami strumentali e agli obiettivi sportivi o funzionali del paziente.

Il Centro Chirurgia Mini Invasiva Laparoscopica


Pubalgia: domande frequenti

  • La pubalgia può guarire da sola? In alcuni casi lievi e con il giusto riposo, la sintomatologia può migliorare spontaneamente, ma senza un percorso riabilitativo adeguato è elevato il rischio di recidiva o cronicizzazione.
     
  • Quanto dura il recupero? Il recupero varia in base alla gravità e al tipo di trattamento:
  1. Con approccio conservativo: miglioramento in 4-8 settimane;
  2. Dopo intervento mini-invasivo: ritorno graduale alle attività in circa 4-6 settimane, con tempi più lunghi per il rientro agli sport ad alta intensità.
  • Posso continuare a fare sport con la pubalgia? È sconsigliato praticare attività intense senza trattare la causa della pubalgia, poiché il sovraccarico può peggiorare il quadro clinico e allungare i tempi di recupero.
     
  • Esiste prevenzione? Sì, con:
  1. Programmi di rinforzo muscolare specifici;
  2. Stretching regolare della muscolatura addominale e degli arti inferiori;
  3. Allenamenti graduali e ben programmati;
  4. Correzione di eventuali squilibri biomeccanici;
  5. Controllo del peso e della postura.
  • La pubalgia è legata alle ernie della parete addominaleIn molti casi sì, esiste una relazione tra debolezza della parete addominale e insorgenza di pubalgia. La valutazione specialistica permette di individuare eventuali ernie nascoste che possono essere trattate in modo mirato.

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