
Peritonite
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Visita Chirurgia GeneraleCos’è la peritonite
La peritonite è un’infiammazione del peritoneo, la sottile membrana sierosa che riveste la cavità addominale e avvolge gli organi interni (stomaco, intestino, fegato, milza). Questa membrana ha un ruolo protettivo e immunitario, oltre a permettere lo scorrimento fluido degli organi tra loro. Quando si infiamma, per esempio a causa di un’infezione o di una lesione, può diventare rapidamente una condizione molto seria che richiede attenzione medica urgente.
I tipi di peritonite
Esistono tre principali tipi di peritonite:
- Peritonite primaria, che si sviluppa senza una causa evidente all’interno dell’addome (spesso in pazienti con cirrosi epatica o ascite).
- Peritonite secondaria, più comune, dovuta alla perforazione o rottura di un organo addominale (appendice, stomaco, intestino, colecisti).
- Peritonite terziaria, forma persistente o recidivante dopo un episodio precedentemente trattato.
Le differenze con l'appendicite
Cause della peritonite
La causa principale della peritonite è la penetrazione di batteri o sostanze irritanti nel peritoneo. Le cause possono includere:
- Perforazione intestinale da appendicite, diverticolite, ulcera gastrica perforata o tumore;
- Complicanze post-chirurgiche o dopo manovre diagnostiche (colonscopia, paracentesi, endoscopia);
- Dialisi peritoneale cronica, se non condotta in condizioni sterili;
- Infezione estesa da un’altra area dell’addome (per esempio colecistite o pancreatite infetta);
- Traumi addominali chiusi o aperti.
- Peritonite spontanea in pazienti con cirrosi e ascite.
Sintomi della peritonite
La peritonite è una condizione grave che si manifesta con un’infiammazione acuta del peritoneo, il rivestimento interno della cavità addominale. I sintomi possono comparire in modo improvviso e progressivamente intenso, spesso dopo poche ore dall’esordio dell’infiammazione o della perforazione di un organo addominale .
Segni e sintomi principali
- Dolore addominale intenso e continuo, che può iniziare in una zona localizzata (per esempio, basso ventre a destra in caso di appendicite perforata) e poi diffondersi a tutto l’addome. Il dolore tende ad aggravarsi con ogni movimento o pressione sulla pancia;
- Addome rigido e teso: la muscolatura addominale reagisce irrigidendosi come “tavola”, segno caratteristico dell’irritazione peritoneale;
- Febbre alta (spesso superiore a 38 °C) associata a brividi e sudorazione;
- Nausea e vomito, talvolta ripetuti e accompagnati a un marcato senso di malessere;
- Perdita dell’appetito, a volte accompagnata da stipsi o blocco intestinale con impossibilità di emettere feci o gas;
- Tachicardia e respirazione accelerata, dovute allo stato infiammatorio e al dolore intensissimo;
- Addome gonfio o disteso, per presenza di aria o liquido infetto nella cavità peritoneale;
- Disidratazione e ridotta produzione di urina, nei casi più gravi;
- Alterazione della coscienza o confusione, segnale di peggioramento sistemico con possibile inizio di sepsi;
- Posizione antalgica: il paziente spesso rimane fermo, piegato su se stesso (posizione fetale) per ridurre il dolore .
Quando rivolgersi al pronto soccorso
La peritonite costituisce un'urgenza medica critica che richiede un intervento tempestivo. Rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso o chiamare il 118 in presenza di:
- Dolore addominale intenso e costante che non migliora;
- Febbre associata a rigidità o gonfiore dell’addome;
- Vomito persistente, tachicardia o sensazione di svenimento.
Un intervento medico rapido consente di identificare la causa e trattare tempestivamente l’infezione, prevenendo complicanze gravi come la sepsi o lo shock addominale.
Peritonite: la diagnosi
La diagnosi di peritonite è innanzitutto clinica, basata sulla visita del medico o del chirurgo addominale che rileva i segni tipici (dolore localizzato, addome rigido). Per confermare la diagnosi e individuarne la causa, il medico può richiedere:
- Analisi del sangue: aumento dei globuli bianchi e degli indici infiammatori.
- Ecografia addominale: utile per identificare raccolte di liquido o segni di perforazione.
- TAC addome con mezzo di contrasto: per localizzare eventuali perforazioni o focolai infettivi.
- Paracentesi diagnosica: prelievo e analisi del liquido peritoneale in caso di ascite.
Peritonite: il trattamento
Il trattamento della peritonite dipende dalla causa scatenante:
- Intervento chirurgico urgente in caso di perforazione, appendicite, o altre lesioni viscerali.
- Antibiotici ad ampio spettro per controllare l’infezione batterica.
- Terapia di supporto (fluidi endovenosi, correzione di squilibri elettrolitici, analgesici, eventuale drenaggio di liquidi).
La tempestività del trattamento è determinante per evitare complicazioni come sepsi, shock o insufficienza multiorgano.
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Peritonite: domande frequenti
- Cos’è il peritoneo? È la membrana che riveste internamente l’addome e protegge i visceri, favorendone il movimento.
- La peritonite è sempre causata da un’infezione? Nella maggior parte dei casi sì, ma può anche essere di origine chimica o traumatica.
- La peritonite è contagiosa? No, non si trasmette da persona a persona.
- Quali persone sono più a rischio? Pazienti con cirrosi epatica, ascite, dialisi peritoneale o interventi chirurgici addominali recenti.
- Come si distingue la peritonite da un semplice mal di pancia? Il dolore della peritonite è molto intenso, diffuso, e peggiora con i movimenti o la palpazione dell’addome.
- È possibile prevenire la peritonite? Sì, curando tempestivamente appendiciti, ulcere e altre infezioni addominali, e mantenendo la sterilità nei trattamenti di dialisi.
- Qual è la differenza tra peritonite primaria e secondaria? La primaria non deriva da una perforazione viscerale, la secondaria sì.
- Come si riconosce una peritonite post-operatoria? Dolore addominale persistente, febbre, aumento dei bianchi dopo un intervento chirugico richiedono valutazione immediata.
- Che ruolo ha la TAC nella diagnosi? Permette di visualizzare aria libera in addome o la perforazione del viscere.
- Quali sono le conseguenze se la peritonite non viene trattata? Può evolvere in sepsi, shock e insufficienza multiorgano, con rischio di morte.
- Serve sempre la chirurgia? Non sempre: nelle forme spontanee o da ascite infetta può bastare la terapia antibiotica mirata.
- Quanto tempo richiede la guarigione? Dipende dalla gravità: da alcuni giorni a settimane con ricovero ospedaliero.
- Chi cura la peritonite? Il trattamento è gestito da un chirurgo generale o da un chirurgo d’urgenza, con il supporto di anestesisti e infettivologi.
- La peritonite può tornare? Sì, nelle forme terziarie o nei pazienti con malattie croniche o dialisi peritoneale.
- Quando chiamare il medico? Subito, in presenza di forte dolore addominale, febbre e addome rigido: la peritonite è un’urgenza da pronto soccorso.
