Ernia Ombelicale
Cos'è l'ernia ombelicale?
Con il termine generico di ernia, si intende la fuoriuscita di un viscere o di un tessuto dalla sede normale in cui è contenuto, attraverso un canale o un orifizio preesistente e presente naturalmente nel corpo. Esistono vari tipi di ernia a seconda della sede in cui queste si sviluppano: ernia inguinale, ernia discale, ernia esofagea, ernia ombelicale, etc.
L’ernia ombelicale è quindi un’ernia a livello dell’ombelico, che è il residuo cicatriziale della legatura del cordone ombelicale al momento della nascita.
Come si presenta?
L’ernia ombelicale si verifica con particolare frequenza in bambini che nascono prematuri o sottopeso. In questi casi, il piccolo orifizio attraverso il quale passa il cordone ombelicale che va alla placenta materna, non si chiude completamente e può così permettere lo svilupparsi di un'ernia ombelicale. Di solito questo piccolo orifizio si chiude spontaneamente con il passare dei primi mesi, ma nei casi in cui ciò non avviene, bisogna provvedere alla riparazione chirurgica per evitare possibili complicanze. Le problematiche dell’ernia ombelicale nell’infanzia sono di esclusiva pertinenza della Chirurgia Pediatrica, qui verrà trattata solo l’ernia ombelicale dell’adulto.
Predisposizione all'ernia ombelicale nell'adulto
La formazione dell’ernia ombelicale dell’adulto dipende da altri fattori, di cui i più importanti sono:
- obesità;
- gravidanze multiple;
- pregressi interventi chirurgici sull’addome;
- broncopneumopatia cronica (BPCO) con tosse insistente
- altre cause del tutto imprecisate.
Come si diagnostica?
Diagnosticare un’ernia ombelicale è molto semplice: basta una visita medica, durante la quale, facendo tossire il paziente o invitandolo a comprimere i muscoli dell’addome, si evidenzia la protrusione a livello dell’ombelico.
In casi particolari, quando l’ernia è più voluminosa, può essere indicata una ecografia della parete addominale per valutare con esattezza le dimensioni, della “porta erniaria" e il suo contenuto.
Sintomi dell'ernia ombelicale
Inizialmente, la sintomatologia di un’ernia ombelicale può essere molto modesta: il paziente nota unicamente un piccolo rigonfiamento a livello dell'’ombelico, che aumenta sotto i colpi di tosse e sotto sforzo, ed è solamente antiestetico. L’ernia scompare in posizione supina e a letto.Ma col passare del tempo questo rigonfiamento aumenta e nell’orifizio, che si allarga progressivamente, può entrare del tessuto omentale: da questo momento in poi, il paziente comincia ad avvertire fastidio, fino a vero dolore puntorio a livello dell’ombelico.
In rari casi, a seguito di sforzi o colpi di tosse insistente, si può verificare un dolore più intenso a livello dell’ombelico, dove si apprezzerà la formazione di tumefazione dolorosa, che non rientra più nella sua sede normale, nemmeno a letto a riposo. In questi casi si tratta di ernia ombelicale intasata o strozzata e occorre ricorrere immediatamente alle cure del Pronto Soccorso.
Trattamento chirurgico dell'ernia ombelicale
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Posted by Istituto Auxologico Italiano on Wednesday, September 23, 2020
L’ernia ombelicale viene operata quando crea fastidio o dolore al paziente o quando, date le dimensioni, risulta anti estetica.
L’aumento progressivo dell’ernia rende l’intervento chirurgico meno semplice o addirittura può verificarsi l’intasamento del tessuto omentario in essa contenuto: in questi rari casi si parla di ernia “strozzata” ed è necessario un intervento chirurgico d’urgenza.
Come viene effettuato l'intervento?
Nelle piccole ernie ombelicali l’intervento è molto semplice e consiste in una piccola incisione attorno all’ombelico, con la quale si evidenzia la “porta” o il foro della parete addominale attraverso il quale è erniato il tessuto omentale. Dopo avere isolato questo tessuto e averlo riposizionato all’interno dell’addome, la breccia viene richiusa con fili di sutura di materiale non riassorbibile. L’intervento viene effettuato in anestesia locale con blanda sedazione del paziente.
Quando l’ernia ombelicale è di dimensioni maggiori e per evitare una cicatrice che, esteticamente, sarebbe peggiore di quanto non lo sia l’ernia ombelicale stessa, l’intervento viene effettuato per via laparoscopica. Sotto la visione diretta della telecamera, il forame erniario viene evidenziato direttamente dall’interno dell’addome, e viene applicata una “toppa” o rete di materiale sintetico che garantisce la perfetta chiusura della breccia e la certezza di non recidiva. In questi casi l’intervento viene effettuato in anestesia generale.
Il decorso post operatorio
Questi interventi vengono effettuati in day-hospital. Nei pazienti in cui l’intervento è stato eseguito in anestesia locale, la dimissione avviene entro poche ore, mentre in quelli in cui l’intervento è stato effettuato in anestesia generale la dimissione avviene in serata.
Il paziente può riprendere subito le sue normali attività, consigliando unicamente di evitare sforzi eccessivi per almeno una settimana.
L’intervento di riparazione di ernia ombelicale viene effettuato routinariamente presso l’U.O. di Chirurgia Generale di Auxologico Capitanio, sempre qui vengono eseguiti i controlli postoperatori.
La U.O. di Chirurgia Generale di Auxologico
L’Unità Operativa di Chirurgia Generale di Auxologico Capitanio garantisce ai pazienti una presa in carico completa dall’inizio del percorso diagnostico fino alla dimissione postoperatoria e nei controlli successivi, per tutte le patologie di interesse chirurgico. La selezione dei pazienti per l’intervento chirurgico e il successivo follow-up avviene tramite una visita specialistica presso gli ambulatori dell’Unità Operativa o di branche affini in équipe multidisciplinari.
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