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Calcolosi della colecisti (cistifellea)

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 Calcolosi della colecisti (cistifellea)
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A cura di

Prof. Giancarlo Roviaro

Senior Consultant presso la U.O. di Chirurgia Generale di Auxologico Capitanio.

CHE COS'È LA CALCOLOSI DELLA COLECISTI (CISTIFELLEA)?

Con il termine di "colelitiasi", "cistifellea" o "calcolosi della colecisti" si intende la presenza di calcoli nella colecisti, dovuta al depositarsi dei sali che costituiscono la bile, evento che porta alla progressiva formazione di veri e propri "sassi": i calcoli, le cui dimensioni possono variare da pochi millimetri a vari centimetri.

In molti casi la cistifellea può non dare alcun disturbo e il suo riscontro avviene in seguito all’esecuzione di una ecografia dell’addome, effettuata per altri motivi.

Più frequentemente la sintomatologia è caratterizzata da generici disturbi digestivi che compaiono usualmente dopo i pasti; la classica manifestazione della calcolosi della colecisti è la colica biliare.

LA COLICA BILIARE

La colica biliare si verifica solitamente dopo un pasto abbondante e frequentemente di notte: il paziente avverte un forte dolore sotto l’arcata costale destra, dolore che aumenta progressivamente e che può irradiarsi alla spalla e alla scapola dello stesso lato.

Al dolore si può associare nausea e vomito.

QUALI SONO LE CAUSE DEI CALCOLI DELLA COLECISTI?

Nella colecisti esistono due tipi di calcoli, quelli di colesterolo e quelli di sali biliari.

Quelli di colesterolo sono di solito di colorito giallastro o verde e sono costituiti quasi esclusivamente da colesterolo che, per i più svariati motivi, precipita nella colecisti.

Quelli biliari, detti anche pigmentati, sono costituiti da sali biliari e da bilirubina, che, per varie alterazioni metaboliche, precipitano sul fondo della colecisti.

Fondamentalmente i calcoli si verificano quando la parete della colecisti “si ammala“ e non è più in condizione di assorbire regolarmente il suo contenuto.

Molteplici sono le cause che possono favorire l’insorgenza di calcoli, e spesso le cause sono sconosciute.

Le donne hanno doppia probabilità di sviluppare calcoli rispetto agli uomini: le gravidanze, le terapie ormonali e contraccettive aumentano il colesterolo nella bile e pertanto rendono più facile la sua precipitazione.

Inoltre la calcolosi della colecisti è spesso ereditaria e i calcoli si sviluppano maggiormente nei soggetti con più di 60 anni, in quanto in questi soggetti si verifica una maggiore secrezione di colesterolo nella bile.

Altri fattori che possono aumentare i rischi di calcolosi della colecisti sono:

  • dieta ricca di grassi e colesterolo e povera di fibre;
  • diete eseguite senza controllo e rapidi cali ponderali: è dimostrato che nel dimagramento rapido il fegato secerne più colesterolo;
  • obesità e sovrappeso
  • diabete: nel paziente diabetico si verifica un aumento dei trigliceridi, che sono acidi grassi e che incrementano il rischio di produrre calcoli.

L’importante aumento ponderale, e l’obesità, che si stanno sviluppando in tutti i paesi del mondo, fanno presupporre, nei prossimi anni, un notevole aumento di calcoli nella colecisti.

COMPLICAZIONI DEI CALCOLI ALLA COLECISTI

La cistifellea può complicarsi con una infezione della colecisti, detta colecistite, che si manifesta, oltre che con dolore, con febbre e brividi: di fronte a questa situazione il paziente sovente ricorre al Pronto Soccorso, dove, oltre alla terapia antidolorifica, viene instaurata anche una terapia antibiotica; in alcuni casi si può anche arrivare ad un intervento chirurgico di colecistectomia, eseguito in urgenza.

Se pure in percentuale molto ridotta, una calcolosi della colecisti cronica può degenerare in un cancro della colecisti.

QUANTO È FREQUENTE

La calcolosi della colecisti o cistifellea è molto diffusa nella popolazione italiana e si considera che ne sia affetta 1 persona su 10: questa alta incidenza è anche la conseguenza dei mutamenti socio-economici che hanno portato a variazioni nella dieta, con aumentato consumo di grassi animali che sono una delle principali cause della formazione di calcoli.

Fino ad alcuni decenni fa, la calcolosi della colecisti era più frequente nel sesso femminile, soprattutto in donne in sovrappeso e che avevano avuto più gravidanze: in tempi recenti si è assistito ad un progressivo aumento dell’incidenza della cistifellea nel sesso maschile, e ciò sembra essere dovuto ai cambiamenti dietetici che sono stati precedentemente citati.

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COME SI CURANO I CALCOLI ALLA COLECISTI

Il trattamento della calcolosi della colecisti o cistifellea è fondamentalmente chirurgico, ma in alcuni casi particolari la terapia medica, a base di acidi biliari, può trovare una sua indicazione, esclusivamente quando si tratta di sciogliere piccoli calcoli di colesterina pura.

Oggi l’intervento viene effettuato quasi esclusivamente per via laparoscopica, la cosiddetta “tecnica dei tre buchini": eccezionali sono i casi in cui si debba ricorre alla chirurgia tradizionale.

Questa chirurgia mini-invasiva ha permesso di estendere le indicazioni anche a pazienti con modesta sintomatologia, e che pur avendo calcoli in colecisti, non hanno mai avuto coliche: e così pure a pazienti anziani per i quali, un tempo si ricorreva all’intervento chirurgico solo in caso di complicanze.

L’intervento chirurgico vien eseguito introducendo una telecamera nell’addome, attraverso una piccola incisione a livello dell’ombelico, e attraverso altre due piccole incisioni dove vengono inseriti gli strumenti usati per l’intervento chirurgico. La telecamera proietta le immagini su un monitor e tutto l’intervento si svolge guardando il video.

IL TRATTAMENTO DEI CALCOLI IN AUXOLOGICO

Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generaleche opera in Auxologico Capitanio a Milano, la colecistectomia laparoscopica è uno degli interventi più frequentemente eseguiti: i componenti dell’equipe chirurgica vantano un'esperienza di varie migliaia di casi di cistifellea operati. 

Recentemente Auxologico ha inoltre dotato le sale operatorie di telecamere e video tridimensionali che permettono di eseguire l’intervento in maniera ancora più raffinata, precisa e sicura.

I pazienti vengono selezionati dai Radiologi dell’Istituto e da Chirurghi esperti in ecografia dell’addome.

Il paziente viene operato dopo essere stato sottoposto agli accertamenti del cosiddetto pre-ricovero. 

La dimissione avviene il giorno successivo all’intervento chirurgico; nei casi in cui l’intervento è risultato più complesso, può essere necessario qualche giorno in più di ricovero.

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