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Ernia di Spigelio

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 Ernia di Spigelio

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Visita Chirurgica

A cura di

Prof. Gianlorenzo Dionigi

Direttore U.O. Chirurgia Generale, Capitanio Auxologico IRCCS

In Auxologico Milano è possibile sottoporsi al trattamento chirurgico per l’ernia di Spigelio, una forma rara ma potenzialmente complessa di ernia addominale. Grazie all’utilizzo di tecniche mini-invasive come la laparoscopia o la chirurgia robotica, è possibile garantire una riparazione efficace e ridurre i tempi di recupero.


Cos’è l’ernia di Spigelio?

L’ernia di Spigelio è una particolare tipologia di ernia addominale che si sviluppa lungo la linea semilunare, ossia nel punto di passaggio tra i muscoli retti dell’addome e i muscoli obliqui. Questa zona è fisiologicamente più fragile e può diventare sede di erniazione, con fuoriuscita di tessuti o porzioni di intestino attraverso la parete addominale.
A differenza dell’ernia inguinale o ombelicale, l’ernia di Spigelio può essere più difficile da diagnosticare, poiché si presenta lateralmente rispetto alla linea mediana, spesso con sintomi sfumati o aspecifici.

Centro Chirurgia della Parete Addominale


Cause dell’ernia di Spigelio

L’ernia di Spigelio si verifica a causa di un indebolimento della parete addominale laterale, in corrispondenza della cosiddetta “linea semilunare”. I fattori che predispongono alla sua insorgenza includono:

  • Aumento cronico della pressione addominale (obesità, tosse cronica, stitichezza);
  • Gravidanze multiple o gemellari;
  • Sforzi fisici intensi e ripetuti;
  • Interventi chirurgici pregressi sull’addome;
  • Traumi addominali;
  • Predisposizione genetica o debolezza costituzionale dei tessuti.

Può insorgere sia negli uomini che nelle donne, generalmente tra i 50 e i 70 anni, ma non è esclusa nelle fasce di età più giovani, soprattutto in presenza di fattori predisponenti.


Come si diagnostica l’ernia di Spigelio?

La diagnosi di ernia di Spigelio può essere complessa perché i segnali sono spesso poco evidenti o confusi con altre condizioni addominali.

I sintomi più frequenti sono:

  • Gonfiore o rigonfiamento localizzato nella parte laterale dell’addome, solitamente poco evidente a riposo;
  • Dolore o fastidio, che aumenta sotto sforzo, con tosse o cambi di posizione;
  • Sensazione di debolezza muscolare nella zona interessata.

Vista la posizione laterale e la profondità dell’ernia, è fondamentale ricorrere a esami strumentali per una diagnosi accurata:

  • Ecografia addominale, utile come primo esame per individuare il difetto della parete;
  • TC addome, considerata l’esame più efficace per confermare la diagnosi, valutare l’estensione e pianificare l’intervento;
  • Risonanza Magnetica, in casi selezionati, soprattutto se si sospettano ernie piccole o difficili da visualizzare.

Una diagnosi precoce permette di trattare l’ernia in sicurezza, evitando complicanze come incarceramento o strangolamento.


Come si cura l’ernia di Spigelio?

Il trattamento dell’ernia di Spigelio è esclusivamente chirurgico e ha l’obiettivo di riposizionare il contenuto erniario e rinforzare la parete addominale, prevenendo recidive.

Tecniche chirurgiche disponibili

  • Chirurgia open (tradizionale): mediante un’incisione nella zona dell’ernia, si ripara il difetto e si posiziona una rete protettiva. Indicato in casi selezionati o in presenza di complicanze.
  • Chirurgia laparoscopica o robotica: approccio mini-invasivo che consente la riparazione attraverso piccole incisioni, con il posizionamento di una rete protesica. L’intervento robotico offre maggiore precisione, visione tridimensionale e minore impatto sui tessuti.

Unità Operativa di Chirurgia Generale


Vantaggi della laparoscopia e della chirurgia robotica per l’ernia di Spigelio

Le tecniche mini-invasive sono particolarmente vantaggiose per l’ernia di Spigelio grazie a:

  • Minore dolore post-operatorio;
  • Migliore risultato estetico;
  • Possibilità di trattare eventuali altre ernie in un unico intervento;
  • Recupero più rapido e ritorno precoce alle normali attività;
  • Minimo trauma ai tessuti circostanti;
  • Minor rischio di complicanze a lungo termine.

La scelta tra chirurgia laparoscopica e robotica viene effettuata dal chirurgo in base alle caratteristiche del paziente, alla dimensione dell’ernia e alle esigenze cliniche.

Centro Chirurgia Mini Invasiva Laparoscopica


Ernia di Spigelio: domande frequenti

  • L’ernia di Spigelio è pericolosa? Sì, può evolvere in complicanze come incarceramento o strangolamento intestinale, con rischio di ostruzione o necrosi. L’intervento chirurgico è indicato per evitare tali situazioni.
  • L’ernia può essere asintomatica? Sì, soprattutto nelle fasi iniziali può essere silente o dare solo fastidio vago, motivo per cui può sfuggire alla diagnosi senza esami approfonditi.
  • Dopo l’intervento, quanto dura il recupero? Con tecniche mini-invasive il recupero è rapido: Attività leggere: dopo 2-3 giorni; Lavoro fisicamente impegnativo: circa 10-15 giorni; Sport intensi: 4-6 settimane, previa indicazione medica.
  • Esiste una predisposizione familiare? Sì, la debolezza congenita della parete addominale può aumentare il rischio di sviluppare questo tipo di ernia, specialmente se associata ad altri fattori come obesità o sforzi intensi.
  • L’intervento è doloroso? Grazie alle tecniche mini-invasive e all’uso di anestesia moderna, il dolore è generalmente minimo e gestibile con farmaci comuni. La maggior parte dei pazienti torna a casa lo stesso giorno o dopo poche ore di osservazione.
  • Qual è il rischio di recidiva? Il rischio è basso (<5%) se l’intervento viene eseguito con tecniche adeguate e il paziente segue correttamente le indicazioni post-operatorie.

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