
Disautonomia Neurovegetativa
- Disautonomia Neurovegetativa: sintomi, cause e trattamento
- Cos’è la Disautonomia
- Disautonomia Neurovegetativa: Sintomi
- Disautonomia Neurovegetativa: Cause
- Diagnosi della Disautonomia
- Disautonomia Neurovegetativa: Trattamento
- Prognosi e qualità della vita
- Disautonomia Neurovegetativa: Domande Frequenti
- Il Centro Specialistico in Auxologico
Disautonomia Neurovegetativa: sintomi, cause e trattamento
La disautonomia neurovegetativa è un disturbo complesso del sistema nervoso autonomo (SNA), ovvero quel sistema che regola le funzioni corporee involontarie fondamentali per la sopravvivenza, come:
- la frequenza cardiaca;
- la pressione arteriosa;
- la digestione;
- la termoregolazione;
- la sudorazione.
Si tratta di una condizione eterogenea, che può manifestarsi in forme più o meno gravi, spesso con sintomi multifattoriali e invalidanti.
Cos’è la Disautonomia
Con il termine disautonomia si fa riferimento a una disfunzione del sistema nervoso autonomo, suddiviso nei rami simpatico e parasimpatico, responsabili dell’equilibrio tra reazioni di attivazione e rilassamento dell’organismo. Quando questo equilibrio viene compromesso, si possono osservare alterazioni in numerose funzioni vitali, con manifestazioni cliniche variabili da paziente a paziente.
Disautonomia Neurovegetativa: Sintomi
I sintomi della disautonomia neurovegetativa possono coinvolgere più apparati e variare nel tempo. I più comuni includono:
- Ipotensione ortostatica (calo della pressione in posizione eretta);
- Tachicardia posturale (sindrome POTS);
- Intolleranza al calore;
- Disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea, stipsi);
- Sudorazione anomala (ipo- o iperidrosi);
- Affaticamento cronico;
- Palpitazioni e aritmie;
- Disturbi della termoregolazione;
- Cefalea e sensazione di testa vuota.
Alcuni pazienti possono manifestare sintomi simili a quelli dell’ansia o della depressione.
Disautonomia Neurovegetativa: Cause
Le cause della disautonomia neurovegetativa sono numerose e possono essere suddivise in primitive (idiopatiche) e secondarie:
- Forme primitive: come l’atrofia multisistemica (MSA)
- Forme secondarie: associate a patologie come:
- Diabete mellito
- Malattie autoimmuni (es. lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjögren)
- Malattie neurodegenerative (es. Parkinson)
- Infezioni virali (compreso il post-COVID)
- Alcuni trattamenti farmacologici
- Deficit nutrizionali (vitamina B12)
Inoltre in alcuni casi una riduzione della pressione arteriosa all’assunzione della posizione eretta (per esempio dopo un prolungato riposo a letto) può dipendere da una eccessiva risposta riflessa da parte dei meccanismi che sono responsabili a mantenere regolare il flusso di sangue in tutti i nostri organi più importanti.
In molti casi, l’esordio può essere graduale e la diagnosi richiede una valutazione specialistica approfondita.
Diagnosi della Disautonomia
La diagnosi si basa su una combinazione di anamnesi clinica dettagliata, esame obiettivo e test funzionali del sistema autonomo, tra cui:
- Tilt test (test di stimolazione ortostatica);
- Monitoraggio della frequenza cardiaca e pressione arteriosa anche nelle 24 ore;
- Test e valutazione neurologica;
- Test respiratori e cardiovascolari autonomici (tilt test, manovra di Valsalva, etc...);
- Esami di imaging (radiologici o con ultrasuoni).
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Disautonomia Neurovegetativa: Trattamento
Il trattamento della disautonomia neurovegetativa è personalizzato in base alla causa, alla gravità dei sintomi e all’impatto sulla qualità della vita del paziente. Può includere:
- Modifiche dello stile di vita;
- Terapia farmacologica;
- Trattamento della patologia sottostante, se identificabile;
- Supporto psicologico e psichiatrico in caso di sintomi associati.
Prognosi e qualità della vita
La prognosi della disautonomia dipende fortemente dalla forma e dalla causa sottostante. In molti casi, il trattamento multidisciplinare permette un controllo efficace dei sintomi e un miglioramento significativo della qualità della vita. Alcuni pazienti possono convivere con la patologia per lunghi periodi, alternando fasi di stabilità a riacutizzazioni.
Disautonomia Neurovegetativa: Domande Frequenti
- Quali sono i sintomi più frequenti della disautonomia neurovegetativa? I sintomi più comuni includono capogiri, tachicardia, affaticamento, disturbi gastrointestinali e sudorazione anomala.
- Da cosa è causata la disautonomia neurovegetativa? Le cause possono essere genetiche, neurodegenerative, autoimmuni, infettive o idiopatiche. Il diabete è una causa frequente delle forme secondarie.
- Come viene diagnosticata la disautonomia? Attraverso test funzionali del sistema nervoso autonomo come tilt test, monitoraggio della pressione e test di sudorazione, accompagnati da valutazione clinica specialistica.
- È curabile la disautonomia neurovegetativa? Non sempre è possibile eliminare la causa, ma i sintomi possono essere controllati efficacemente con un approccio integrato personalizzato.
- Qual è il trattamento più indicato? Dipende dal caso specifico: può includere modifiche dello stile di vita, terapia farmacologica e trattamento della malattia sottostante.
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Il Centro Svenimenti e Cadute di Auxologico è inserito all'interno del Dipartimento di Cardiologia di Auxologico e accreditato dal Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo studio della Sincope (GIMSI).
È formato da un'équipe multidisciplinare di cardiologi, fisiatri, geriatri, e può disporre delle migliori tecnologie e dei più avanzati protocolli per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione degli eventi sincopali e delle patologie correlate, nonché della presenza di strutture specialistiche dell'Ospedale San Luca come il Laboratorio di Cateterismo e l'Unità di Terapia Intensiva Coronarica.