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La paura di parlare in pubblico

Pubblicato il 27/03/2018 - Aggiornato il 04/04/2018

Dott.ssa Elisa Pedroli

La platea è lì davanti a te, immobile e attenta, pronta per il tuo discorso.

Mentre ti avvicini al palco, le mani cominciano a sudare, il tuo volto arrossisce e la voce si fa tremante. Infine ecco i crampi intestinali e la sensazione che l'aria venga a mancare.

Insomma, sembra che al momento di parlare in pubblico il corpo non voglia proprio collaborare: se i sintomi sono persistenti, può trattarsi di un disturbo d'ansia sociale.

La buona notizia è che questo tipo di fobia si può curare!

LA PAURA DI PARLARE IN PUBBLICO

Sono molti i timori che potrebbero venire a una persona che si appresta a parlare davanti ad altri: si teme di fare brutte figure, di bloccarsi o di non ricordare quello che si dovrebbe dire, di rovinarsi l’immagine o la reputazione.

Probabilmente molti di noi non dovranno mai affrontare una situazione in cui saranno costretti a parlare davanti ad un pubblico; ma cosa succederebbe se il nostro lavoro dovesse richiederlo? O semplicemente se si dovesse affrontare un colloquio di lavoro?

A volte è possibile riuscire a superare la paura autonomamente, altre volte è la paura a fermare noi. In questo caso la paura diventa patologica ed è necessario chiedere aiuto ad uno specialista.

QUANDO LA PAURA DIVENTA FOBIA

La paura di parlare in pubblico diviene quindi una vera e propria fobia, ed è inserita all’interno dei disturbi d’ansia sociale.

I tipici sintomi del Disturbo d’Ansia Sociale sono:

  • La presenza di paura o ansia marcate verso specifiche situazioni sociali nelle quali il soggetto potrebbe essere giudicato;
  • l’individuo teme che metterà in atto dei comportamenti che potranno essere valutati negativamente;
  • le situazioni sociali temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia;
  • vengono messe in atto strategie di evitamento nei confronti delle situazioni temute;
  • la paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto alla reale minaccia;
  • i sintomi sono persistenti e durano almeno 6 mesi.

VINCERE LA PAURA DI PARLARE IN PUBBLICO

Ci sono molti siti internet che spiegano come vincere la paura in poche e facili mosse ma queste non sempre sono sufficienti.

Diversi studi scientifici hanno evidenziato come il miglior regime di trattamento sia la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia cognitivo comportamentale di gruppo, una famiglia di tecniche psicosociali e strategie volte a modificare le cognizioni distorte e comportamenti disadattivi.

Un aspetto importante è tenere a bada le risposte fisiologiche che si attivano quando siamo in procinto di parlare davanti ad una platea.

Tecniche di respirazione e di biofeedback possono aiutare in questo senso. Aggiungere a queste una terapia di esposizione guidata da uno psicoterapeuta può aumentare notevolmente le chance che il trattamento abbia successo.

In una realtà che cambia così velocemente, e si muove a suon di bit, anche la prospettiva di cura cambia: la realtà ospedaliera utilizza sempre più strumenti di tipo tecnologico, con lo scopo di integrare tecniche attestate e nuovi strumenti che possono migliorare e facilitare i risultati attesi.

SUPERARE LA PAURA DI PARLARE IN PUBBLICO CON LA REALTÀ VIRTUALE

L’Istituto Axologico Italiano, utilizza il CAVE e la realtà virtuale, integrando tecniche di esposizione e biofeedback per la cura del disturbo d’ansia di parlare in pubblico.

COME ACCEDERE

L'accesso è subordinato a una visita psicologica.

Le prestazioni vengono erogate presso il CAVE di Auxologico Mosè Bianchi 
martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle 17.00.

Le sedute di terapia sono erogate solamente in regime privato, con un costo di 150 euro.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a cave@auxologico.it

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI


Oltre 60 anni di
ricerca e cura
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Dal 1958 Auxologico opera nei settori della ricerca biomedica e dell'assistenza sanitaria di alta specializzazione per assicurare ai pazienti le cure più aggiornate ed efficaci.

20 sedi in
Lombardia, Piemonte, Lazio e Romania
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Una rete integrata di strutture ospedaliere, ambulatoriali e di ricerca dedicata ai pazienti, dai più giovani agli anziani.

1.300.000
Persone/Anno
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