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Agnosia

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 Agnosia
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A cura di

Prof.ssa Nadia Bolognini

Direttore del Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica

Cosa sono le agnosie?

L’agnosia (dal Greco “non riconosco”) è un disturbo del riconoscimento di oggetti o persone (in questo caso di parla di proposopagnosia, dal Greco "prosopon" che significa il volto) o anche di suoni verbali o ambientali, pur in assenza di deficit visivi o dell’udito. Il deficit consegue a lesioni cerebrali a varia eziologia (tipicamente l’ictus). Il soggetto affetto da agnosia visiva, pur vedendoli, non è in grado di riconoscere gli oggetti della vita quotidiana, ma potrebbe riconoscerli attraverso l’esplorazione tattile.

Se il disturbo riguarda i volti, non riconoscerà familiari e amici, a meno che non ne senta la voce o si affidi ad altri indizi (espressioni facciali, movimenti). Se il disturbo invece interessa il canale uditivo, non riconoscerà e distinguerà suoni verbali (pur in assenza di afasia ovvero di un disturbo del linguaggio) o i rumori dell’ambiente: il suono di un telefono, il rumore del clacson di una auto, il cinguettio degli uccelli.

Nei casi più gravi la persona affetta da agnosia può sembrare cieca o sorda. Le agnosie non regrediscono spontaneamente, ma la disabilità che ne consegue può essere arginata sviluppando strategie di compenso attraverso interventi riabilitativi mirati.


Quali difficoltà possono riscontrare i pazienti con Agnosia?

L’agnosia limita fortemente l’autonomia nella vita quotidiana, riducendo la qualità della vita e limitando le relazioni interpersonali. Il paziente è costretto a fare affidamento sugli altri sensi o a strategie di compenso (per esempio, indizi contestuali) se vuole attribuire un significato agli oggetti dell’esperienza. 


Il ruolo del neuropsicologo

Il neuropsicologo somministra test standardizzati per diagnosticare il disturbo, con particolare attenzione alla diagnosi differenziale rispetto a deficit sensoriali primari o disturbi linguistici o di memoria. Il piano di cura verte sull’apprendimento di strategie che permettano al paziente di compensare il deficit, per esempio utilizzando gli altri sensi, o sull’insegnamento di accorgimenti specifici nel contesto quotidiano. 


Neuropsicologia e Psicologia Clinica in Lombardia

Il Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica offre una prima fase valutativa, orientata alla diagnosi e finalizzata alla successiva impostazione di una terapia di supporto compensativa, da adottare nella vita quotidiana.

Presso gli Ambulatori di Auxologico CapitanioAuxologico PioltelloAuxologico Procaccini e Auxologico Meda si accede a programmi diagnostici e riabilitativi personalizzati.


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