Sindrome Disesecutiva
Sindromi Disesecutive: sapere ma non saper fare
Che cosa sono le funzioni esecutive?
Le funzioni esecutive sono un complesso insieme di funzioni cognitive deputate ad iniziare, pianificare, organizzare e regolare il comportamento in modo funzionale al raggiungimento di uno scopo.
Queste funzioni ci permettono di risolvere situazioni nuove e/o problematiche, monitorare e adattare il comportamento finalizzato, inibire comportamenti inadeguati e risposte erronee, astrarre e categorizzare, spostarci tra un compito e l’altro con velocità e flessibilità, eseguire due o più compiti contemporaneamente.
Quando le funzioni esecutive sono deficitarie?
Un deficit delle funzioni esecutive può essere causato da un danno cerebrale a carico dei lobi frontali o da alterazioni dei circuiti di connessione tra i lobi frontali e altre aree cerebrali.
Le cause sono eterogenee:
- eventi acuti come ictus;
- tumori cerebrali e traumi cranici;
- patologie neurodegenerative come la demenza fronto-temporale;
- demenza di Alzheimer;
- demenza associata a malattia di Parkinson;
- Sclerosi Multipla.
L’insieme dei deficit cognitivi e comportamentali che si rilevano nei pazienti con alterazione della funzionalità frontale è noto come Sindrome Disesecutiva e comporta alterazioni nella pianificazione, organizzazione, ragionamento astratto, processi decisionali, risoluzione di problemi, monitoraggio del comportamento. Sono inoltre frequenti problematiche neuropsichiatriche, disturbi comportamentali e disturbi dell’umore.
I deficit delle funzioni esecutive conseguenti a lesioni traumatiche o vascolare rispondono bene a trattamenti riabilitativi.
Quali difficoltà possono riscontrare i pazienti con deficit delle funzioni esecutive?
La presenza di deficit a carico delle funzioni esecutive provoca difficoltà nella vita quotidiana. Questi pazienti manifestano scarso controllo degli impulsi che produce un comportamento spesso inadeguato.
Si possono inoltre osservare difficoltà nel pianificare ed organizzare le attività quotidiane (per esempio nel seguire le fasi di una ricetta di cucina o nel rispettare l’ordine degli indumenti durante la vestizione).
Si possono anche osservare scarse abilità di ragionamento astratto, scarsa flessibilità mentale e difficoltà a rimanere concentrati o ad eseguire più azioni contemporaneamente, con ripercussioni significative sui processi decisionali.
Il ruolo del neuropsicologo
Il ruolo del neuropsicologo è quello di indagare e comprendere quali componenti delle funzioni esecutive sono deficitarie e quali sono invece preservate, mediante la somministrazione di test standardizzati.
Sulla base di quanto emerso dalla valutazione, il neuropsicologo stila un piano riabilitativo personalizzato: la riabilitazione viene personalizzata e consiste in esercizi (carta-matita e/o computerizzati) volti a recuperare le funzioni deficitarie e ad impostare strategie di compenso da mettere in atto nella vita quotidiana per recuperare la massima autonomia possibile.
Qualora opportuno, sono proposti anche colloqui per i familiari e interventi di psicoterapia per i disturbi comportamentali e dell’umore.
Neuropsicologia e Psicologia Clinica in Lombardia
Il Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica di Auxologico offre una prima fase valutativa, orientata alla diagnosi e finalizzata alla successiva impostazione di un percorso riabilitativo, in sinergia con la rete familiare e di cura.
Presso gli Ambulatori di Auxologico Capitanio, Auxologico Pioltello, Auxologico Procaccini e Auxologico Meda si accede a programmi diagnostici e riabilitativi ambulatoriali coordinati all’interno di un progetto riabilitativo individuale.