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Screening Decadimento Cognitivo

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Pubblicato il 12/09/2024 - Aggiornato il 13/09/2024

Perdi colpi? Vediamo se e perché. Scopri lo Screening di Auxologico in Lombardia per i casi sospetti di Decadimento o Deterioramento Cognitivo.

Prof.ssa Nadia Bolognini

Direttore del Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica

Cos’è il decadimento cognitivo?

Con questo termine (o con "deterioramento cognitivo") ci si riferisce ad una riduzione delle capacità mentali che può coinvolgere simultaneamente e in misura variabile:

Questa condizione tende ad avere un impatto significativo sulla vita di una persona, influenzando le sue capacità di svolgere attività quotidiane, lavorare e mantenere relazioni sociali, e può essere fonte di ansia e depressione. La condizione può rendere la vita molto difficile anche ai familiari.


Le cause del decadimento cognitivo

Le cause del decadimento cognitivo sono molteplici e possono includere in particolar modo patologie neurodegenerative quali:

L'esordio e il decorso del decadimento cognitivo sono molto eterogenei e dipendono dalla causa sottostante. Nel caso delle patologie neurodegenerative l’esordio è spesso insidioso e il decorso è ingravescente, e pertanto si può associare un progressivo incremento di alterazioni comportamentali e del loro impatto sulla vita del paziente e dei suoi caregivers.


Decadimento cognitivo, le difficoltà per i pazienti

Il decadimento cognitivo può avere un impatto sia a livello personale sia in ambito lavorativo e sociale, interferendo con l’autonomia nella vita quotidiana e con le capacità decisionali, riducendo di conseguenza l’autosufficienza e anche qualità di vita percepita sia dal paziente che dai caregivers


Il ruolo del neuropsicologo

Il neuropsicologo si occupa di una prima fase di valutazione che orienti verso la presenza e soprattutto verso il tipo di decadimento cognitivo: una vera e propria attività di screening.

Si può richiedere una Valutazione neuropsicologica specialistica presso il Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica,nelle sue sedi di: 

Questa valutazione fornirà sarà la base per impostare un percorso riabilitativo personalizzato e una presa in carico che coinvolga anche il contesto familiare e sociale.

Se emergerà l’ipotesi di una demenza su base neurodegenerativa, il paziente verrà indirizzato allo specifico Centro Disturbi Cognitivi e Demenze. La diagnosi definitiva, va ricordato, è competenza del medico, tipicamente neurologo, geriatra o psichiatra.

Una diagnosi tempestiva e accurata di decadimento cognitivo è infatti essenziale per avviare trattamenti e interventi che possano, migliorare i sintomi, rallentare la progressione della malattia e mantenere la permettendo anche ai pazienti e alle loro famiglie di pianificare per tempo il futuro e di organizzare l’assistenza a  lungo termine.


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