
Dermatofibroma
- Cos'è un dermatofibroma?
- Sintomi dei dermatofibromi
- Diagnosi dei dermatofibromi
- Chi può sviluppare un dermatofibroma?
- Cause e fattori di rischio
- Quando rivolgersi al medico
- Trattamento dei dermatofibromi
- Opzioni di trattamento
- Cura e controlli dopo l’intervento
- Dermatofibromi e intervento chirurgico
- Quali sono i rischi?
- Rimozione Dermatofibromi in Anestesia Locale
- Dermatofibromi, le domande frequenti
- Prenota in Auxologico
- Dermatofibroma: Contenuti Correlati
Cos'è un dermatofibroma?
I dermatofibromi sono piccole escrescenze cutanee non cancerose (benigne) che possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, ma più spesso compaiono sulla parte inferiore delle gambe, sulla parte superiore delle braccia o sulla parte superiore della schiena. Questi noduli sono comuni negli adulti, ma rari nei bambini. Possono essere di colore rosa, grigio, rosso o marrone e possono cambiare colore nel corso degli anni. Sono sodi e spesso sembrano una pietra sotto la pelle. Se pizzicati dai lati, la parte superiore dell'escrescenza può incavarsi verso l'interno.
I dermatofibromi sono solitamente indolori, ma alcune persone avvertono dolorabilità o prurito. Più spesso, si sviluppa un singolo nodulo, ma alcune persone possono sviluppare molti dermatofibromi. Raramente crescono più di mezzo pollice di diametro. La causa dei dermatofibromi è sconosciuta.
Sintomi dei dermatofibromi
I dermatofibromi solitamente si sviluppano lentamente. Queste piccole escrescenze cutanee dure e sollevate:
- di solito compaiono sulla parte inferiore delle gambe, ma possono comparire anche sulle braccia o sul tronco;
- possono essere rosse, rosa, violacee, grigie o marroni e possono cambiare colore nel tempo;
- raramente crescono più di un'unghia;
- sono spesso indolori ma possono essere sensibili, dolorose o pruriginose;
- di solito formano una fossetta verso l'interno quando vengono pizzicate.
Diagnosi dei dermatofibromi
Il più delle volte, un medico può diagnosticare un dermatofibroma esaminando il nodulo. Se la crescita non sembra un tipico dermatofibroma, se sulla sua superficie appare una piaga sanguinante o se il medico vuole essere certo della diagnosi, eseguirà una biopsia. Una biopsia rimuove una parte o tutto il nodulo per l'esame al microscopio.
Chi può sviluppare un dermatofibroma?
Il dermatofibroma è una lesione cutanea benigna che può manifestarsi in chiunque, ma è più comune negli adulti, in particolare nelle donne tra i 20 e i 40 anni. Di solito si presenta come un nodulo singolo, duro e di colore variabile, che cresce lentamente nel tempo. In alcuni casi possono comparire più noduli, soprattutto in persone con una maggiore sensibilità cutanea o che presentano disturbi del sistema immunitario.
Cause e fattori di rischio
Le cause precise del dermatofibroma non sono del tutto conosciute, ma si ritiene che questa lesione cutanea benigna derivi da una reazione della pelle a piccoli traumi. In molti casi, il nodulo insorge dopo episodi come punture di insetto, graffi, ferite superficiali o irritazioni cutanee. In risposta a questi stimoli, alcune cellule del tessuto connettivo presente nella pelle possono proliferare in modo localizzato, formando una zona dura e compatta.
Oltre ai traumi, esistono altri elementi che possono favorirne la comparsa. Alcune persone presentano una predisposizione individuale a sviluppare dermatofibromi, talvolta anche in più punti del corpo. Chi ha un sistema immunitario indebolito o è affetto da determinate condizioni cutanee o sistemiche può sviluppare più facilmente queste formazioni, seppur nella maggior parte dei casi restano isolate e non associate ad altre patologie.
Il dermatofibroma non è infettivo, non è causato da virus o batteri e non può essere trasmesso da una persona all'altra. Inoltre, non si tratta di una lesione ereditaria e, nella maggior parte dei casi, la sua insorgenza è del tutto sporadica e imprevedibile.
Quando rivolgersi al medico
Il dermatofibroma è di norma innocuo, ma è consigliabile rivolgersi al medico in caso di dubbi sulla diagnosi o se si nota che la lesione cambia aspetto, cresce rapidamente, diventa dolorosa, prude o sanguina. Una valutazione medica consente di escludere altre patologie della pelle e stabilire con certezza la natura benigna della lesione. La visita può essere completata, se necessario, da un piccolo prelievo di tessuto per analisi.
Trattamento dei dermatofibromi
I dermatofibromi raramente richiedono un trattamento. Alcune persone potrebbero preferire la rimozione dei dermatofibromi se la crescita è antiestetica, si trova in una posizione scomoda (ad esempio in un punto che si taglia ripetutamente durante la rasatura o è irritato dagli indumenti) o è dolorosa o pruriginosa.
Poiché un dermatofibroma cresce in profondità, la rimozione richiede l'escissione sotto il livello superficiale della pelle. Questo processo di solito lascia una cicatrice evidente. In alternativa, il nodulo può essere appiattito sulla superficie della pelle radendone la parte superiore con un bisturi chirurgico, ma questo rimuove solo gli strati superiori del dermatofibroma, lasciando gli strati più profondi in modo che il nodulo possa ricrescere dopo diversi anni.
Molto raramente, un certo cancro della pelle che inizialmente assomiglia a un dermatofibroma può diffondersi. Questo tumore della pelle si chiama "dermatofibrosarcoma protuberans".
La Chirurgia Ambulatoriale in Auxologico
Opzioni di trattamento
Il dermatofibroma è una lesione benigna della pelle che, nella maggior parte dei casi, non richiede alcun trattamento. Tuttavia, se provoca fastidio, prurito, dolore o crea un disagio estetico, è possibile valutare diverse opzioni terapeutiche.
- Osservazione: in presenza di una lesione stabile, che non causa sintomi e non cambia nel tempo, è sufficiente monitorarla periodicamente senza effettuare alcun intervento. Si tratta dell’approccio più frequente.
- Asportazione chirurgica: è la soluzione più definitiva e prevede la rimozione completa della lesione tramite un piccolo intervento ambulatoriale in anestesia locale. Dopo l’asportazione può rimanere una cicatrice, che tende a migliorare nel tempo ma può risultare visibile.
- Trattamento laser: in alcuni casi si può ricorrere all’utilizzo del laser per ridurre l’aspetto del dermatofibroma, in particolare se è superficiale. Questo metodo non elimina sempre completamente la lesione, ma può migliorare l’aspetto estetico.
- Crioterapia: questa tecnica consiste nel congelare il nodulo con azoto liquido, causando il danneggiamento controllato delle cellule. Viene utilizzata soprattutto per dermatofibromi piccoli, ma potrebbe lasciare un’alterazione del colore della pelle.
- Iniezioni locali: in presenza di prurito o leggero dolore, può essere valutata l’iniezione di farmaci antinfiammatori direttamente nella lesione per ridurre il fastidio. Questa opzione non comporta la rimozione del nodulo.
- Trattamenti topici: creme o gel possono essere utilizzati per alleviare eventuali sintomi cutanei associati, come rossore o prurito, ma non hanno un effetto sulla dimensione o sull’esistenza del dermatofibroma stesso.
La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, inclusi la localizzazione, la dimensione della lesione, i sintomi presenti e le preferenze del paziente. In ogni caso, è sempre consigliato rivolgersi a uno specialista per una valutazione personalizzata e per individuare l’approccio più adeguato.
Cura e controlli dopo l’intervento
Dopo l’asportazione chirurgica di un dermatofibroma, è fondamentale prendersi cura della ferita per favorire una guarigione ottimale e ridurre il rischio di complicanze. Ecco alcuni consigli pratici:
- Igiene della ferita: Mantieni la zona pulita e asciutta. Segui scrupolosamente le istruzioni del medico riguardo la medicazione: normalmente bisogna proteggerla con una garza sterile che va cambiata ogni giorno o secondo indicazione sanitaria.
- Non grattare o rimuovere croste: Lascia che la crosta si formi e cada spontaneamente, evitando di manipolare la ferita.
- Applicazione di creme cicatrizzanti: In alcuni casi il medico può consigliare creme specifiche o un gel di silicone per favorire la cicatrizzazione e ridurre la formazione di cicatrici evidenti.
- Evitare l’esposizione al sole: Nei primi mesi è preferibile proteggere la zona dall’esposizione diretta ai raggi solari, applicando eventualmente una crema solare ad alta protezione per evitare l’iperpigmentazione della cicatrice.
- Controllo dei punti di sutura: I punti vengono solitamente rimossi entro 5–14 giorni. È importante recarsi al controllo per la rimozione e per verificare la corretta guarigione della ferita.
- Segnalare eventuali problemi: In caso di rossore intenso, gonfiore, pus, dolore marcato o febbre, contatta tempestivamente il medico: potrebbero essere segnali di infezione.
Seguire attentamente queste semplici regole aiuta a ottenere una cicatrice il più possibile discreta e una guarigione completa della pelle.
Dermatofibromi e intervento chirurgico
La procedura chirurgica per rimuovere un dermatofibroma è piuttosto semplice. L'intervento stesso richiederebbe in genere circa 15 minuti. Verrebbe utilizzato il congelamento locale e circa 20-30 minuti verrebbero aggiunti al tempo dell'intervento per consentire al congelamento di stabilizzarsi. Tuttavia, grazie al congelamento locale, il paziente sarebbe in grado di guidare fino a casa in seguito. Una volta che il campione è stato asportato, verrà inviato a un laboratorio per essere analizzato per eventuali malignità e per confermare la diagnosi. Saranno necessari punti di sutura, che in genere verranno rimossi 5-14 giorni dopo, a seconda delle dimensioni e della sede dell'intervento. Il rossore è normale anche dopo la rimozione dei punti, ma dopo 4-6 mesi la cicatrice dovrebbe essere appena visibile. Dovrebbe esserci un dolore minimo o nullo dopo che il congelamento locale è svanito
Quali sono i rischi?
I rischi dell'escissione di un dermatofibroma sono molto rari, ma possono includere infezioni, reazioni alle suture, sanguinamento, lividi e cicatrici. Si prega di parlare con il medico di eventuali farmaci che si stanno assumendo e se in passato si sono verificate cicatrici anomale (cheloidi o cicatrici ipertrofiche).
Rimozione Dermatofibromi in Anestesia Locale
La procedura per rimuovere un dermatofibroma è un intervento rapido e di minore entità, quindi non è necessario sottoporsi ad anestesia generale.
Durante la procedura, i nostri chirurghi congelano il punto interessato per facilitarne la rimozione completa. Questa è l'unica parte del processo che alcune persone descrivono come scomoda. Una volta che il freddo cede il passo all'intorpidimento, non dovresti provare alcun altro fastidio mentre il chirurgo rimuove il nodulo e chiude le suture.
Dermatofibromi, le domande frequenti
- Cos’è un dermatofibroma? È un piccolo nodulo benigno della pelle, duro al tatto e di colore variabile dal marrone al rosato, che cresce lentamente nel tempo.
- Il dermatofibroma è pericoloso? No, non è una lesione maligna e non si trasforma in tumore.
- Perché compare un dermatofibroma? Spesso si sviluppa come reazione a piccoli traumi cutanei, come punture d’insetti o piccole ferite.
- Quali sono le persone più a rischio? È più comune negli adulti, soprattutto nelle donne, e in chi ha la pelle soggetta a irritazioni o lesioni frequenti.
- Il dermatofibroma è contagioso? No, non è contagioso e non si trasmette da persona a persona.
- Dove può comparire? Compare più frequentemente su gambe, braccia e tronco, ma può presentarsi in qualsiasi parte del corpo.
- Che aspetto ha un dermatofibroma? Si presenta come un nodulo duro, di dimensioni tra 0,5 e 1 cm, leggermente infossato al centro e mobile sui lati.
- Come viene diagnosticato? Di solito viene diagnosticato dal dermatologo tramite visita clinica. In caso di dubbi, può essere consigliata una biopsia.
- Il dermatofibroma dà fastidio? Nella maggior parte dei casi è asintomatico, ma può causare prurito, dolore al tatto o fastidio estetico.
- Serve curarlo? No, salvo casi in cui dia disturbo o disagio estetico. In questi casi si può valutare la rimozione.
- Come si può rimuovere? Tramite intervento chirurgico in ambulatorio, in anestesia locale.
- Si può eliminare con il laser o altre tecniche? Esistono trattamenti alternativi (laser, crioterapia), ma non garantiscono l’eliminazione completa del nodulo.
- L’intervento lascia cicatrici? Sì, come ogni asportazione chirurgica, può lasciare una piccola cicatrice residua.
- Il dermatofibroma può tornare dopo la rimozione? Una volta rimosso completamente, difficilmente torna nello stesso punto, ma possono svilupparsene altri in zone diverse.
- Posso avere più dermatofibromi? Sì, alcune persone ne sviluppano più di uno, anche se non è sempre necessario rimuoverli tutti.
- È collegato ad altre malattie della pelle? No, di solito si sviluppa in modo isolato, senza essere segno di una malattia più grave.
- In quanto tempo guarisce la ferita dopo asportazione? Di solito in 1–2 settimane, ma la cicatrice può continuare a migliorare per diversi mesi.
- Posso fare sport dopo la rimozione? Sì, ma meglio evitare attività intense finché la ferita non è ben cicatrizzata.
- Durata prevista dei dermatofibromi? I dermatofibromi non scompaiono da soli. A meno che non vengano rimossi, i noduli rimangono per tutta la vita.
- Prevenzione dei dermatofibromi? Poiché nessuno sa cosa causa i dermatofibromi, non c'è modo di prevenirli.
- Dermatofibromi, i tempi di recupero? Di solito puoi guidare fino a casa e tornare alle tue normali attività subito dopo la procedura. Tuttavia, è meglio evitare attività molto faticose che potrebbero affaticare l'incisione per una o due settimane fino a quando non sarà completamente guarita.
- Quali controlli devo fare dopo la rimozione? È consigliata almeno una visita di controllo per verificare la buona guarigione della ferita.
- Quando devo preoccuparmi? È bene rivolgersi al medico se il nodulo cresce rapidamente, cambia colore, sanguina o diventa dolente.
- A quali tipi di test posso sottopormi? Un medico può solitamente identificare un dermatofibroma solo tramite un'ispezione visiva. Potrebbe essere necessario un esame fisico o un consulto con un dermatologo. L'escissione chirurgica dell'intera lesione può aiutare a confermare la diagnosi e ad eliminare qualsiasi timore di malignità. Dovresti consultare il tuo medico ogni volta che trovi un nodulo sul tuo corpo, poiché molti sintomi possono essere simili a quelli del cancro della pelle.
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