Insonnia e primavera

È primavera, ma non sono tutte rose e fiori.
Lo sa bene chi soffre di insonnia, che proprio nel periodo primaverile vede acuirsi questo disturbo. Le maggiori ore di luce, il cambiamento climatico e le allergie - protagoniste di risvegli notturni - sono fattori che esasperano questa condizione.
Ma non è tutto: anche l’umore risente del cambio di stagione e chi soffre per esempio di ansia o stress, in questo periodo potrebbe incontrare maggiori resistenze ad addormentarsi, perché maggiormente eccitato.
QUANDO È OPPORTUNO PARLARE DI INSONNIA?
Nonostante la quantità di ore di sonno sia soggettiva e vari da persona a persona, sarebbe comunque bene dormire tra le 5 e le 10 ore per notte.
Detto questo, l’unità di misura dell’insonnia è sempre come ci si sente il giorno successivo: se si sta bene, se il sonno è stato comunque ristoratore, non c’è motivo di preoccuparsi.
Ma se si è stanchi, assonnati, distratti, se si fa fatica a raggiungere una buona concentrazione, probabilmente si è dormito troppo poco o male.
QUANDO DEVO CONSULTARE IL MEDICO?
Il singolo episodio o il protrarsi dell’insonnia per qualche giorno, non sono significativi. Se invece la situazione si protrae per più di un mese di fila, si ha insonnia vera e propria e occorre parlarne con il medico di base.
Auxologico ha un centro del sonno in Lombardia e un centro del sonno in Piemonte.
COMBATTERE L’INSONNIA A TAVOLA
La lotta contro l’insonnia comincia a tavola: alimentarsi correttamente è fondamentale ed è la prima regola per conciliare il sonno.
Per non incappare nei crampi notturni, mangia grandi quantità di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali.
Bere un bicchiere di latte prima di andare a dormire ti aiuterà ad addormentarti: il latte contiene triptofano, amminoacido che influenza il livello della serotonina, il neurotrasmettitore che agevola il sonno.
Evita pasti troppo pesanti o salati per non svegliarti più volte durante la notte.
Dopo le 16, evita caffè, tè e in generale bevande che contengono caffeina e cioccolato: si tratta di sostanze stimolanti che, come pure la nicotina delle sigarette, rendono più difficile prendere sonno.
STILI DI VITA CONTRO L’INSONNIA
L’attività fisica - ottima abitudine per mantenersi in salute - influenza però il sonno se praticata in orari inadeguati: in particolare è sconsigliato praticare sport dopo le 20:00 perché fa aumentare il livello di adrenalina nel sangue, con ripercussioni sul sonno.
Anche le condizioni ambientali in cui viviamo influenzano il sonno. Cellulari, tablet, televisori e computer ad esempio vanno spenti almeno un’ora prima di andare a letto: la luce prodotta da queste apparecchiature infatti fa calare il livello di melatonina, un ormone che ha un ruolo molto importante nel riequilibrare il ritmo sonno/veglia.
QUALCHE TRUCCO PER DORMIRE MEGLIO
Per favorire il sonno dovresti dormire in una stanza non troppo calda, con una temperatura tra i 18 e i 20 gradi, e ben oscurata; viceversa, dovresti stare il più possibile alla luce durante il giorno. In questo modo si contribuisce alla stabilizzazione della secrezione della melatonina.
Prova a farti un automassaggio alle tempie mezz’ora prima di addormentarti: ti aiuterà a rilassare la mente.
Un altro ottimo stratagemma è quello di fare una doccia calda la sera: l’acqua calda dilata le vene, abbassa la pressione e favorisce il rilassamento.
INSONNIA E FARMACI
Quando l’insonnia diventa debilitante, si può valutare l’ipotesi della terapia farmacologica. Gli ipnotici, comunemente detti sonniferi, sono i farmaci più comuni. Occorre però prenderli con estrema prudenza, nelle dosi indicate ed esclusivamente dietro prescrizione del medico specialista.
In primavera, a causare problemi di insonnia sono talvolta le allergie alle piante in fioritura: per risolvere il problema in questi casi basta un antistaminico.
IL CENTRO DI MEDICINA DEL SONNO DI AUXOLOGICO
Il Centro Medicina del Sonno, attivo all'interno dell'Ospedale San Luca e presso le sedi ambulatoriali di Auxologico, è accreditato dalla Società Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) e svolge attività clinica e di ricerca sui disturbi del sonno.
Caratteristica peculiare del Centro di Medicina del Sonno, unico nel suo genere in Italia, è la possibilità di studiare gli effetti cardiovascolari dei diversi disturbi del sonno. A questo scopo è possibile eseguire, in casi selezionati, un monitoraggio continuo non invasivo, battito-battito, della pressione arteriosa nel sonno durante la videopolisonnografia.
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