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Trovare la motivazione per allenarsi: la storia di Maurizio

Pubblicato il 23/04/2023 - Aggiornato il 26/04/2023

Sono appassionato di canottaggio e nel corso della mia carriera ho vinto molto gareggiando sia di punta che di coppia. Ancora oggi gareggio con il mio storico amico e compagno di squadra, Max, con cui ho vinto la prima gara a 15 anni. Insieme abbiamo vinto molto. Nel 2022 ho vinto il campionato italiano in singolo e, solo un’ora dopo, abbiamo vinto quello in doppio

Maurizio Losi è un campione italiano di canottaggio. Da ragazzo ha vinto 6 campionati italiani e 4 campionati del mondo. Da master 7 campionati italiani e 5 titoli europei e 3 mondiali. Questi sono i risultati più significativi, poi ci sono le gare nazionali, internazionali…
Lo abbiamo raggiunto dopo la sua esperienza di cura in Auxologico per raccogliere i suoi consigli sulla costanza e la disciplina necessarie a mantenere un buon allenamento. Dal 2018 il Dott. Antonio Robecchi Majnardi, Direttore del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa e della Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria, segue Maurizio quando ha problemi muscolari, uno in particolare dovuto all’uso scorretto di un attrezzo da palestra: grazie alla supervisione del Dott. Robecchi Majnardi, Maurizio è riuscito a ritrovare la condizione per tornare vincere.

Quando ho cominciato avevo 14 anni, ero esile, debole, ma questo sport duro mi è piaciuto subito. Il canottaggio mi ha dato molto, struttura fisica, mentale e mi ha aiutato a guadagnare sicurezza in me stesso.

Quando Maurizio nomina la struttura mentale intende dire che:

Il canottaggio è uno sport meraviglioso, ma non si può dire sia divertente come può esserlo un gioco con un pallone. Il canottaggio richiede tante ore di duro allenamento e per poter rimanere concentrati e determinati, per avere la grinta necessaria per vincere i momenti di crisi, serve una mente forte e una grande volontà, come per tutti gli obiettivi della vita.
Poi ci sono le uscite in barca, in mezzo alla natura. Ci sei tu con la tua barca, il rumore dell’acqua, la vegetazione sulle rive, le anatre che oramai sono abituate alla tua presenza e non scappano nemmeno… e infine ci sono le gare, dove finalmente puoi verificare, contro gente tosta come te, quanto vali.

Maurizio, 180 cm di altezza e 75 kg di peso, oggi ha 60 anni e si è sempre considerato un “piccolo” nel suo sport, non solo quando era giovane e gracile. Gli atleti con cui gareggia sono generalmente più alti e muscolosi di lui, ma raramente lo precedono sul podio. Ha sempre compensato con la quantità degli allenamenti: fino a 17 alla settimana quando era un giovane agonista e studente universitario. Ora che conduce il suo studio professionale, non volendo perdere i pranzi con suo figlio al rientro da scuola, può arrivare al massimo a 5 allenamenti alla settimana.

Ho sentito una bella frase: non ti devi domandare se in gara arriverà la crisi, quella arriva sempre. Devi capire come vuoi reagire tu. C’è chi cede e c’è chi carica ancora di più per farcela. Chi riesce a mantenere salda la mente ottiene i risultati più alti.

La disciplina è un concetto ricorrente nelle parole di Maurizio, come l’importanza di dare a sé stessi degli obiettivi chiari. Un esempio sono le gare che lui sceglie per allenarsi e che è disposto a perdere, e le gare obiettivo sulle quali invece investe tutto il suo impegno e che vuole vincere.

Quando devo parlare della mia passione per il canottaggio non è facile spiegare le mie sensazioni ed emozioni, ma concentrarsi sugli obiettivi è fondamentale. Devi avere qualcosa da mettere nel mirino e che ti dia la forza di andare avanti quando sei stanco e demotivato. Per non mollare bisogna trovare le proprie motivazioni.


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Auxologico è il punto di riferimento di donne uomini che hanno superato tumori, convivono con malattie croniche o hanno a cuore il loro benessere e la loro salute.

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