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A tavola contro l'invecchiamento del sistema immunitario

Pubblicato il 02/03/2020 - Aggiornato il 06/02/2024

Dott.ssa Raffaella Cancello

Staff Centro Ambulatoriale Obesità - Auxologico Ariosto

IMMUNOSENESCENZA: QUANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO INVECCHIA

L'immunosenescenza è un fenomeno irreversibile e descrive l'invecchiamento biologico del sistema immunitario, che è associato a un progressivo declino di immunità sia innata che adattiva, scarsa risposta a vaccinazione e aumento della prevalenza di cancro, infezioni e malattie autoimmuni e croniche.

Agenti patogeni trovano quindi una resistenza inferiore in soggetti con più di 65 anni, che sono maggiormente esposti al contagio e più fragili rispetto agli effetti.

Molti studi dimostrano che un’alimentazione bilanciata può però rallentare questo processo e contrastare l'immunosenescenza.

MANGIARE BENE PER INVECCHIARE BENE

Lo stato nutrizionale ha una profonda influenza sulla resistenza alle infezioni: se nei paesi in via di sviluppo sono i piccoli malnutriti ad avere un sistema immunitario indebolito, nei paesi sviluppati del mondo, è principalmente un problema per le persone anziane.

La dieta del soggetto anziano rischia infatti di essere sbilanciata a causa di numerosi fattori: edentulia (mancanza dei denti), alterazione della percezione gustativa, alterazione del senso di fame e sazietà, sedentarietà, terapie farmacologiche multiple, modifiche della funzionalità digestiva, stipsi ostinata e non da ultimo stress e depressione.

Spesso la resistenza alle infezioni si associa all’assunzione di micronutrienti come Vitamina C, Vitamina D, e lo zinco e ferro, e ci sono molti studi sul singolo nutriente: dovremmo però focalizzarci non sul singolo nutriente ma sull’effetto globale della dieta.

Una corretta alimentazione può quindi aiutare a contrastare l'immunosenescenza.

IL MICROBIOTA

Alcuni studi hanno dimostrato che una diminuzione della diversità della composizione del microbiota intestinale (la flora che colonizza l’intestino) negli anziani, in particolare una ridotta abbondanza di specie che producono butirrato, un potente agente antinfiammatorio, si associa ad aumentato rischio di suscettibilità alle infezioni.

Utile evidenziare che la ridotta abbondanza di microbiota intestinale è nella maggior parte dei casi dovuta e una dieta poco diversificata, monotona.

DIETA MEDITERRANEA: LA STRATEGIA VINCENTE

La dieta mediterranea resta il modello alimentare migliore anche per controllare le infiammazioni.

Benissimo quindi abbondare con i vegetali freschi, ricchi di vitamine e antiossidanti come pomodori, spinaci, verdure a foglia verde, peperoni, melanzane e assumere in inverno frutta di stagione come agrumi e frutti rossi così come frutta a guscio come mandorle e noci per garantirsi la giusta quota di grassi sani.

Mangiare frutta secca a guscio, oltre ad avere effetti antinfiammatori, fa bene al cuore. Noci, mandorle, e anacardi contengono Vitamina E, acidi grassi omega3, e sali minerali: tutte sostanze ricche di proprietà benefiche.

Cereali integrali e olio extravergine di oliva per condire. Da evitare zuccheri semplici, margarine, patatine fritte e fritture in genere, carni rosse soprattutto se processate (come wurstel e salsicce e carni in latta), e bevande zuccherate gassate o succhi con aggiunta di zuccheri.

IL SERVIZIO DI DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA DI AUXOLOGICO

Il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica è presente a livello ambulatoriale sia in Lombardia sia in Piemonte e offre un’assistenza dietologica completa e specialistica: l’approccio è sempre di tipo multidisciplinare con la presenza di figure quali specialista in scienze dell'alimentazione, nutrizionista, dietista, laureato in scienze motorie, ed è finalizzato all’impostazione di un corretto stile di vita attraverso la correzione della dieta e l’adozione di stili di vita sani.

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