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Obesità Infantile e Adolescenziale

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 Obesità Infantile e Adolescenziale
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A cura di

Dott. Graziano Grugni

Aiuto Primario U.O. Auxologia e Riabilitazione Auxologica - Auxologico Piancavallo

L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto a un accumulo di tessuto adiposo, che si sviluppa per l’interazione di vari fattori, tra cui quelli genetici, endocrino-metabolici e ambientali.

COME SI MISURA L’OBESITÀ IN ETÀ PEDIATRICA?

Anche nei bambini e negli adolescenti la valutazione del peso corporeo viene effettuata mediante il calcolo dell’indice di massa corporea o Body Mass Index (BMI), che si ricava dividendo il peso in kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri. Tuttavia in queste fasce di età il rapporto della massa grassa con peso e altezza cambia fisiologicamente nel tempo e in maniera diversa fra maschi e femmine, rendendo la diagnosi di sovrappeso e obesità più complessa rispetto all’adulto.

Ne deriva infatti che in età pediatrica non esiste un unico valore che definisca il sovrappeso o l‘obesità, indipendentemente dall‘età e dal sesso: bisogna invece fare riferimento alle curve dei centili del BMI che ogni pediatra utilizza.

Un dato superiore all'85°centile è indice di sovrappeso, se il dato è superiore al 97°centile è indice di obesità e quando è superiore al 99° centile indica una condizione di obesità grave.


QUANTO È DIFFUSA L'OBESITÀ IN ETÀ INFANTO-GIOVANILE IN ITALIA?

L’eccesso di peso in età infantile e giovanile rappresenta a livello mondiale uno dei principali problemi di salute pubblica. In Italia all'età di 8 anni il 39% dei nostri figli è in sovrappeso (inclusa l’obesità) e il 17% è obeso. Gli adolescenti del nostro Paese in eccesso ponderale (sovrappeso+obesità) sono il 22.6% (sovrappeso 18.2% e obesità 4.4%), con una netta prevalenza nel sesso maschile.

La distribuzione geografica è caratteristica: le regioni del sud presentano infatti un numero di persone sovrappeso ed obese superiore rispetto alle regioni settentrionali.

L'obesità infantile in Italia


QUALI SONO LE CAUSE?

La presenza di una alimentazione sregolata (assenza di colazione, merende inadeguate, scarsa assunzione di frutta e verdura, spiluccamento al di fuori dei pasti), il frequente consumo di cibo-spazzatura, la ridotta o assente attività motoria e una quantità inadeguata di ore di sonno sono tutti fattori predisponenti lo sviluppo di un eccesso di peso.

Ci sono inoltre varie altre cause, anche correlate tra loro, che possono contribuire allo sviluppo di obesità:

  • predisposizione genetica, che può influenzare il modo di metabolizzare e accumulare il grasso corporeo;
  • stile di vita familiare: spesso le abitudini alimentari sbagliate partono proprio dal contesto familiare, infatti un bambino che è abituato sin da piccolo ad assumere un grande quantitativo di calorie al giorno, in particolare una eccessiva introduzione di proteine durante lo svezzamento, ha più probabilità di diventare obeso rispetto a un bambino cresciuto in una famiglia con una corretta educazione alimentare;
  • fattori socio-economici: spesso l’obesità è correlata a contesti socio-economici più disagiati, in quanto si tende a consumare cibi poco controllati, di scarsa qualità e ipercalorici e non si ha la possibilità di svolgere l’attività fisica adeguata.

Nel 2-3% dei casi possono invece essere presenti forme di obesità secondaria, tra le quali è possibile comprendere:

  • obesità genetiche, suddivise a loro volta in monogeniche e sindromiche, nelle quali l’eccesso di peso si può accompagnare a bassa statura, deficit cognitivo, endocrinopatie e interessamento di svariati organi e apparati;
  • malattie delle ghiandole endocrine (surrene, tiroide);
  • terapie farmacologiche: l’impiego protratto di alcuni farmaci, come i cortisonici e quelli utilizzati per l’epilessia e i disturbi comportamentali, possono influire sul peso.

Leggi anche: Obesità infantile, il metodo Piancavallo


QUALI MALATTIE PUÒ DETERMINARE LA CONDIZIONE DI OBESITÀ IN ETÀ PEDIATRICA?

È da sottolineare che se non adeguatamente curata in età pediatrica, l’obesità persiste nel 70-80% dei casi negli anni successivi, determinando nell’età adulta un aumento del rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e ripercussioni a livello psicologico e psichiatrico.

Tuttavia già nel bambino e nell’adolescente l’obesità si associa frequentemente alle seguenti problematiche:

  • ipertensione arteriosa;
  • patologia endocrino-metabolica: insulino-resistenza, sindrome metabolica, ridotta tolleranza glucidica/diabete mellito tipo 2, dislipidemie;
  • steatosi epatica o steatoepatite, calcoli biliari;
  • patologie osteoarticolari (epifisiolisi della testa del femore, malattia di Blount, piede piatto, ginocchio valgo, scoliosi, alterazioni della dinamica del cammino);
  • patologia respiratoria (snoring, apnee ostruttive notturne, narcolessia diurna, asma);
  • ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri);
  • patologia psicologico-psichiatrica (atti di autolesionismo, depressione, disturbo da alimentazione incontrollata, bulimia nervosa) e ritiro sociale;
  • Per un trattamento efficace dell'obesità del bambino e dell'adolescente, soprattutto nelle forme più gravi, è di fondamentale importanza lo sviluppo di una rete assistenziale che offra continuità di cura dalla nascita alla tarda adolescenza, attraverso il fondamentale coinvolgimento del pediatra e del medico di medicina generale.

LA TERAPIA DELL’OBESITÀ IN ETÀ PEDIATRICA

La molteplicità dei fattori coinvolti nello sviluppo dell'obesità nel bambino e nell’adolescente e la frequente presenza di patologie associate pongono la necessità di giungere a un inquadramento diagnostico e a un approccio terapeutico il più precocemente possibile.
Il trattamento cardine dell’obesità infantile è basato su un percorso di cambiamento dello stile di vita, mirato sia agli aspetti alimentari che all’attività motoria e all’igiene del sonno, ottenuto attraverso un lavoro in rete di professionisti diversi.

In questo ambito il pediatra di libera scelta ed il medico di medicina generale, a seconda della fascia di età, rivestono un ruolo fondamentale sia per evidenziare i problemi che per stabilire l’eventuale necessità di rivolgersi a Centri specialistici, qualora non si abbia una risposta adeguata agli interventi messi in atto o vi sia il sospetto di forme complicate.


CENTRO OBESITÀ DI AUXOLOGICO

In questo contesto, da oltre 60 anni Auxologico ha sviluppato un approccio multidisciplinare integrato all'obesità del bambino e dell’adolescente e alle patologie a essa associate, che a seconda del grado di complessità, può essere svolto:

  • presso il Centro Obesità Pediatrica di Auxologico Ariosto a Milano, con valutazione congiunta del Medico e della Dietista;
  • presso gli Ambulatori specialistici presenti in numerose sedi lombarde e piemontesi;
  • presso l’UO di Auxologia di Auxologico Piancavallo in regime di Day Hospital diagnostico;
  • presso Auxologico Ariosto a Milano per attuazione di percorso terapeutico-riabilitativo per obesità in regime di MAC (Macroattività Ambulatoriale Complessa);
  • presso l’UO di Auxologia di Auxologico Piancavallo in regime di ricovero diagnostico e riabilitativo: accanto a tutti i servizi di diagnosi e di cura delle complicanze, la struttura è l’unica in Italia ad assicurare un percorso riabilitativo di 3° livello, che comprende interventi individuali e di gruppo di terapia dietetico-nutrizionale, attività motoria in palestra e all’aperto, fisioterapia, supporto psicologico-motivazionale, terapia educazionale sui corretti stili di vita, terapia occupazionale con Educatori professionali e consulenza psichiatrica (ove necessario).

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