Salta al contenuto principale

Vasculiti

Sei in AUXOLOGICO

 Vasculiti

Tariffe Smart, Plus, Convenzioni

Visita Reumatologica

Vuoi prenotare con il SSN?

Richiedi prenotazione

A cura di

Dott.ssa Sara Monti

Responsabile U.O. Immunologia, Allergologia e Reumatologia - Auxologico San Luca

Vasculiti: cosa sono

Le vasculiti sono un gruppo di malattie rare che causano l’infiammazione dei vasi sanguigni, alterando il normale flusso del sangue nei tessuti e negli organi. A seconda della sede e della gravità, possono provocare sintomi lievi o danni anche molto seri a organi vitali come:

  • reni;
  • polmoni;
  • cuore;
  • cute;
  • occhi;
  • sistema muscoloscheletrico;
  • otorinolaringoiatrico;
  • sistema nervoso. 

Riconoscerle in tempo è fondamentale per evitare complicazioni e migliorare la prognosi e anche se rare, le vasculiti rappresentano una sfida diagnostica e terapeutica importante. Informarsi sui sintomi, rivolgersi a medici competenti e iniziare presto le cure può fare una grande differenza nell’evoluzione della malattia.


Vasculiti: quali sono e come si classificano

Le vasculiti si distinguono in base alla dimensione dei vasi sanguigni colpiti:

  • Vasculiti dei grandi vasi: colpiscono arterie di grosso calibro, come l’aorta. Esempi includono l’arterite di Takayasu e l’arterite temporale/gigantocellulare (precedentemente nota come arterite di Horton).
  • Vasculiti dei medi vasi: coinvolgono arterie di medie dimensioni. Tra queste, la poliarterite nodosa e la malattia di Kawasaki.
  • Vasculiti dei piccoli vasi: interessano capillari e piccole arteriole. Le forme più note sono quelle ANCA-associate, come la granulomatosi con poliangioite (GPA), la poliangioite microscopica (MPA) e la granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA).

Questa classificazione aiuta a orientare la diagnosi e la scelta terapeutica.

Leggi anche: Malattie Autoimmuni


Vasculite leucocitoclastica: una forma cutanea dei piccoli vasi

La vasculite leucocitoclastica, nota anche come vasculite cutanea dei piccoli vasi, è una forma infiammatoria che interessa principalmente i capillari e le venule della pelle. Si manifesta con la comparsa di lesioni cutanee caratteristiche, spesso localizzate su gambe, caviglie o glutei, sotto forma di porpora palpabile (piccole macchie rosse in rilievo), a volte accompagnata da prurito, dolore o bruciore. La diagnosi viene effettuata con una biopsia cutanea.

Questa forma può essere isolata e autolimitante, spesso dopo infezioni o uso di alcuni farmaci, oppure far parte di una malattia sistemica, come il lupus o la porpora di Schönlein-Henoch (oggi detta vasculite IgA).


Vasculiti: sintomi e segnali da non sottovalutare

I sintomi variano ampiamente in base alla forma di vasculite, agli organi coinvolti e alla fase della malattia. Tuttavia, ci sono alcuni segnali comuni che meritano attenzione:

  • Febbre persistente, stanchezza, calo di peso non spiegato;
  • Dolori articolari o muscolari;
  • Eruzioni cutanee, macchie rosse o noduli sulla pelle;
  • Problemi respiratori, tosse, fiato corto;
  • Alterazioni urinarie, sangue nelle urine o gonfiore alle gambe;
  • Disturbi neurologici, formicolii, debolezza, cefalea intensa, disturbi visivi;
  • Sintomi otorinolaringoiatrici come sinusiti croniche, poliposi nasale.

Vasculiti: come si diagnosticano

La diagnosi di vasculite richiede un approccio multidisciplinare e una serie di esami mirati:

  • Esami del sangue: infiammazione, presenza di autoanticorpi (come gli ANCA);
  • Analisi delle urine: per verificare eventuali segni di interessamento renale;
  • Tecniche di imaging: ecografie, TAC, risonanze per visualizzare i vasi infiammati;
  • Biopsia: prelievo di tessuti (ad es. cute, rene) per confermare la diagnosi a livello microscopico.

Leggi anche: Malattie Reumatiche


Vasculiti: trattamenti e terapie disponibili

Il trattamento delle vasculiti si basa su due obiettivi principali: controllare l’infiammazione e prevenire le ricadute. A seconda della gravità, i medici possono prescrivere:

  • Corticosteroidi: per ridurre rapidamente l'infiammazione;
  • Farmaci immunosoppressori: come ciclofosfamide, metotressato o azatioprina per bloccare la risposta autoimmune;
  • Farmaci Biologici: molecole mirate, come il rituximab, utilizzate soprattutto nelle forme ANCA-associate;
  • Nuove terapie orali: in arrivo farmaci innovativi che permettono una gestione più comoda e continuativa della malattia.

Il percorso terapeutico deve essere sempre personalizzato e seguito da specialisti con esperienza nel campo delle malattie autoimmuni. Con una diagnosi corretta e un trattamento adeguato, molte persone con vasculite possono condurre una vita piena e attiva.


Vasculiti: domande comuni (FAQ)

  • Le vasculiti sono curabili? Le vasculiti non sempre sono curabili in modo definitivo, ma nella maggior parte dei casi sono trattabili e controllabili con farmaci immunosoppressori e corticosteroidi. Se la diagnosi è precoce e la terapia adeguata, molti pazienti riescono a condurre una vita normale.
  • Le vasculiti sono contagiose? No, le vasculiti non sono contagiose. Anche quando sono associate a infezioni, l’infiammazione dei vasi è una risposta del sistema immunitario e non si trasmette da persona a persona.
  • Le vasculiti colpiscono solo gli adulti? No. Le vasculiti possono colpire persone di tutte le età, compresi bambini e anziani. Ad esempio, la malattia di Kawasaki è una forma pediatrica, mentre l’arterite temporale è più frequente negli over 50.
  • È possibile convivere a lungo con una vasculite? Sì. Con cure adeguate e controlli regolari, molti pazienti riescono a convivere con la vasculite per anni. È importante seguire la terapia, evitare infezioni, monitorare gli effetti collaterali dei farmaci e mantenere uno stile di vita sano.
  • Cosa significa vasculite ANCA-positiva? Significa che nel sangue del paziente sono presenti anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (ANCA), indicatori di una specifica forma di vasculite. Le vasculiti ANCA associate colpiscono principalmente i piccoli vasi e possono coinvolgere polmoni, reni, sistema nervoso, cuore, articolazioni, pelle.
  • La vasculite può colpire solo la pelle? Sì, in particolare in corso di vasculiti dei piccoli e/o medi vasi. Esiste anche una forma chiamata vasculite leucocitoclastica cutanea, che interessa i piccoli vasi della pelle. Si manifesta con macchie rosse, porpora o ulcere. In molti casi è lieve e transitoria, ma può anche essere il primo segno di una forma sistemica: per questo va sempre valutata da uno specialista.
  • Chi ha avuto una vasculite può avere figli? Nella maggior parte dei casi, sì. Molte persone con vasculite possono affrontare una gravidanza, ma questa deve essere pianificata con i medici, soprattutto se si assumono farmaci che potrebbero essere dannosi per il feto. È fondamentale che la malattia sia in fase stabile e sotto controllo prima del concepimento.
  • Le vasculiti si trasmettono geneticamente? Le vasculiti non sono ereditarie nel senso classico. Tuttavia, alcune persone possono avere una predisposizione genetica, cioè una maggiore probabilità di sviluppare malattie autoimmuni. A oggi, non esistono test genetici specifici per prevedere l’insorgenza di vasculiti.

La Visita Reumatologica in Auxologico

La visita reumatologica viene effettuata dal medico specialista in reumatologia per diagnosticare e curare le patologie reumatiche, che sono generalmente caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, muscoli, ossa, legamenti o tendini.

Le malattie reumatiche talvolta possono richiedere diversi accertamenti per poter giungere a una diagnosi e controlli periodici per valutare l’efficacia del trattamento e l’eventuale insorgenza di nuovi sintomi.


Prenota in Auxologico

Visita Reumatologica


Malattie Reumatiche: contenuti correlati