
Vasculiti
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Richiedi prenotazione- Vasculiti: cosa sono
- Vasculiti: quali sono e come si classificano
- Vasculite leucocitoclastica: una forma cutanea dei piccoli vasi
- Vasculiti: sintomi e segnali da non sottovalutare
- Vasculiti: come si diagnosticano
- Vasculiti: trattamenti e terapie disponibili
- Vasculiti: domande comuni (FAQ)
- La Visita Reumatologica in Auxologico
- Prenota in Auxologico
- Malattie Reumatiche: contenuti correlati
Vasculiti: cosa sono
Le vasculiti sono un gruppo di malattie rare che causano l’infiammazione dei vasi sanguigni, alterando il normale flusso del sangue nei tessuti e negli organi. A seconda della sede e della gravità, possono provocare sintomi lievi o danni anche molto seri a organi vitali come:
- reni;
- polmoni;
- cuore;
- cute;
- occhi;
- sistema muscoloscheletrico;
- otorinolaringoiatrico;
- sistema nervoso.
Riconoscerle in tempo è fondamentale per evitare complicazioni e migliorare la prognosi e anche se rare, le vasculiti rappresentano una sfida diagnostica e terapeutica importante. Informarsi sui sintomi, rivolgersi a medici competenti e iniziare presto le cure può fare una grande differenza nell’evoluzione della malattia.
Vasculiti: quali sono e come si classificano
Le vasculiti si distinguono in base alla dimensione dei vasi sanguigni colpiti:
- Vasculiti dei grandi vasi: colpiscono arterie di grosso calibro, come l’aorta. Esempi includono l’arterite di Takayasu e l’arterite temporale/gigantocellulare (precedentemente nota come arterite di Horton).
- Vasculiti dei medi vasi: coinvolgono arterie di medie dimensioni. Tra queste, la poliarterite nodosa e la malattia di Kawasaki.
- Vasculiti dei piccoli vasi: interessano capillari e piccole arteriole. Le forme più note sono quelle ANCA-associate, come la granulomatosi con poliangioite (GPA), la poliangioite microscopica (MPA) e la granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA).
Questa classificazione aiuta a orientare la diagnosi e la scelta terapeutica.
Leggi anche: Malattie Autoimmuni
Vasculite leucocitoclastica: una forma cutanea dei piccoli vasi
La vasculite leucocitoclastica, nota anche come vasculite cutanea dei piccoli vasi, è una forma infiammatoria che interessa principalmente i capillari e le venule della pelle. Si manifesta con la comparsa di lesioni cutanee caratteristiche, spesso localizzate su gambe, caviglie o glutei, sotto forma di porpora palpabile (piccole macchie rosse in rilievo), a volte accompagnata da prurito, dolore o bruciore. La diagnosi viene effettuata con una biopsia cutanea.
Questa forma può essere isolata e autolimitante, spesso dopo infezioni o uso di alcuni farmaci, oppure far parte di una malattia sistemica, come il lupus o la porpora di Schönlein-Henoch (oggi detta vasculite IgA).
Vasculiti: sintomi e segnali da non sottovalutare
I sintomi variano ampiamente in base alla forma di vasculite, agli organi coinvolti e alla fase della malattia. Tuttavia, ci sono alcuni segnali comuni che meritano attenzione:
- Febbre persistente, stanchezza, calo di peso non spiegato;
- Dolori articolari o muscolari;
- Eruzioni cutanee, macchie rosse o noduli sulla pelle;
- Problemi respiratori, tosse, fiato corto;
- Alterazioni urinarie, sangue nelle urine o gonfiore alle gambe;
- Disturbi neurologici, formicolii, debolezza, cefalea intensa, disturbi visivi;
- Sintomi otorinolaringoiatrici come sinusiti croniche, poliposi nasale.
Vasculiti: come si diagnosticano
La diagnosi di vasculite richiede un approccio multidisciplinare e una serie di esami mirati:
- Esami del sangue: infiammazione, presenza di autoanticorpi (come gli ANCA);
- Analisi delle urine: per verificare eventuali segni di interessamento renale;
- Tecniche di imaging: ecografie, TAC, risonanze per visualizzare i vasi infiammati;
- Biopsia: prelievo di tessuti (ad es. cute, rene) per confermare la diagnosi a livello microscopico.
Leggi anche: Malattie Reumatiche
Vasculiti: trattamenti e terapie disponibili
Il trattamento delle vasculiti si basa su due obiettivi principali: controllare l’infiammazione e prevenire le ricadute. A seconda della gravità, i medici possono prescrivere:
- Corticosteroidi: per ridurre rapidamente l'infiammazione;
- Farmaci immunosoppressori: come ciclofosfamide, metotressato o azatioprina per bloccare la risposta autoimmune;
- Farmaci Biologici: molecole mirate, come il rituximab, utilizzate soprattutto nelle forme ANCA-associate;
- Nuove terapie orali: in arrivo farmaci innovativi che permettono una gestione più comoda e continuativa della malattia.
Il percorso terapeutico deve essere sempre personalizzato e seguito da specialisti con esperienza nel campo delle malattie autoimmuni. Con una diagnosi corretta e un trattamento adeguato, molte persone con vasculite possono condurre una vita piena e attiva.
Vasculiti: domande comuni (FAQ)
- Le vasculiti sono curabili? Le vasculiti non sempre sono curabili in modo definitivo, ma nella maggior parte dei casi sono trattabili e controllabili con farmaci immunosoppressori e corticosteroidi. Se la diagnosi è precoce e la terapia adeguata, molti pazienti riescono a condurre una vita normale.
- Le vasculiti sono contagiose? No, le vasculiti non sono contagiose. Anche quando sono associate a infezioni, l’infiammazione dei vasi è una risposta del sistema immunitario e non si trasmette da persona a persona.
- Le vasculiti colpiscono solo gli adulti? No. Le vasculiti possono colpire persone di tutte le età, compresi bambini e anziani. Ad esempio, la malattia di Kawasaki è una forma pediatrica, mentre l’arterite temporale è più frequente negli over 50.
- È possibile convivere a lungo con una vasculite? Sì. Con cure adeguate e controlli regolari, molti pazienti riescono a convivere con la vasculite per anni. È importante seguire la terapia, evitare infezioni, monitorare gli effetti collaterali dei farmaci e mantenere uno stile di vita sano.
- Cosa significa vasculite ANCA-positiva? Significa che nel sangue del paziente sono presenti anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (ANCA), indicatori di una specifica forma di vasculite. Le vasculiti ANCA associate colpiscono principalmente i piccoli vasi e possono coinvolgere polmoni, reni, sistema nervoso, cuore, articolazioni, pelle.
- La vasculite può colpire solo la pelle? Sì, in particolare in corso di vasculiti dei piccoli e/o medi vasi. Esiste anche una forma chiamata vasculite leucocitoclastica cutanea, che interessa i piccoli vasi della pelle. Si manifesta con macchie rosse, porpora o ulcere. In molti casi è lieve e transitoria, ma può anche essere il primo segno di una forma sistemica: per questo va sempre valutata da uno specialista.
- Chi ha avuto una vasculite può avere figli? Nella maggior parte dei casi, sì. Molte persone con vasculite possono affrontare una gravidanza, ma questa deve essere pianificata con i medici, soprattutto se si assumono farmaci che potrebbero essere dannosi per il feto. È fondamentale che la malattia sia in fase stabile e sotto controllo prima del concepimento.
- Le vasculiti si trasmettono geneticamente? Le vasculiti non sono ereditarie nel senso classico. Tuttavia, alcune persone possono avere una predisposizione genetica, cioè una maggiore probabilità di sviluppare malattie autoimmuni. A oggi, non esistono test genetici specifici per prevedere l’insorgenza di vasculiti.
La Visita Reumatologica in Auxologico
La visita reumatologica viene effettuata dal medico specialista in reumatologia per diagnosticare e curare le patologie reumatiche, che sono generalmente caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, muscoli, ossa, legamenti o tendini.
Le malattie reumatiche talvolta possono richiedere diversi accertamenti per poter giungere a una diagnosi e controlli periodici per valutare l’efficacia del trattamento e l’eventuale insorgenza di nuovi sintomi.
