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Ernia iatale

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A cura di

Dott.ssa Marzia Rossi

Staff Servizio Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

Che cos'è l'ernia iatale?

Si parla di ernia iatale quando il passaggio dell’esofago attraverso il diaframma, muscolo che separa il torace dall’addome, avviene attraverso un’ apertura, lo iato esofageo.

In condizioni normali le pareti dello iato esofageo sono ben aderenti alla parte finale dell’esofago. Tuttavia, quando questo non avviene, è possibile che una parte dello stomaco, normalmente contenuto nella cavità addominale, risalga nella cavità toracica, dando origine a quella che si chiama comunemente ernia iatale, ma che in modo più appropriato è definita ernia iatale da scivolamento

Esistono infatti altri due tipi di ernia iatale, poco frequenti:

  • ernia iatale paraesofagea, che comporta la migrazione di una parte di stomaco lateralmente all’esofago;
  • ernia iatale mista, che ha le caratteristiche di entrambe.

Quali sono le cause dell'ernia iatale?

L’ernia iatale da scivolamento può essere causata da fattori genetici, ma anche dall’avanzare dell’età o da condizioni che determinano un aumento della pressione addominale, come:

  • sovrappeso;
  • obesità;
  • gravidanza.

Sintomi dell'ernia iatale

L’ernia iatale può essere asintomatica, soprattutto se di piccole dimensioni, oppure può presentare disturbi riconducibili alla malattia da reflusso gastroesofageo.

I quadri più comuni sono caratterizzati da:

  • pirosi, cioè bruciore allo stomaco;
  • dolore retrosternale;
  • rigurgito acido;
  • difficoltà a digerire (dispepsia);
  • nausea;
  • palpitazioni post prandiali.

Più raramente, se l’ernia è di grandi dimensioni, possono presentarsi anche disturbi respiratori e ulcerazioni sanguinanti della porzione erniata dello stomaco.

Come si diagnostica l'ernia iatale?

La diagnosi avviene tramite:

  • la radiografia dell’apparato digerente superiore, un esame radiologico in cui viene fatta ingerire al paziente una soluzione con bario;
  • l’esofago-gastro-duodenoscopia, un esame endoscopico tramite una sonda flessibile dotata di piccola telecamera e sorgente di luce che viene introdotta dalla bocca e valuta esofago, stomaco e duodeno.

In alcuni casi, ad approfondimento diagnostico, possono essere indicati ulteriori accertamenti come:

  • la manometria esofagea, che misura la pressione all’interno dell’esofago e la sua capacità di contrarsi durante la deglutizione di piccoli sorsi d’acqua;
  • la pH-impedenzometria esofagea, che misura i reflussi gastro-esofagei nell'arco di 24 ore.

Come si cura l'ernia iatale?

Norme dietetico-comportamentali

È importante adottare alcune strategie, sia alimentari, sia eliminando o moderando l’assunzione  di cibi grassi che determinano un prolungato svuotamento gastrico, e di alcuni alimenti che aumentano l’acidità gastrica, come:

  • cioccolato;
  • tè;
  • caffè;
  • cipolla;
  • menta;
  • frutta acidula;
  • cibi piccanti;
  • alcol.

Dal punto di vista comportamentale si dovrebbe evitare il consumo di pasti abbondanti, di coricarsi prima di 2-3 ore dal termine del pasto e di  usare indumenti aderenti che aumenterebbero la pressione sullo stomaco.

È inoltre raccomandato seguire uno stile di vita sano, smettendo di fumare, svolgendo regolare attività fisica e seguendo un regime dietetico controllato per ridurre il peso corporeo quando necessario.

Trattamento farmacologico e chirurgico

Il trattamento farmacologico prevede principalmente l’utilizzo di antiacidi. Possono essere utilizzati, con il consiglio del medico, inibitori della pompa protonica e degli H2 antagonisti, che inibiscono temporaneamente la produzione di acido della stomaco.

Quando le norme dietetico comportamentali e la terapia medica non sono sufficienti, il medico specialista può considerare un trattamento chirurgico che avviene per via laparoscopica e si propone di ricostruire lo iato esofageo ripristinando un barriera efficace tra stomaco ed esofago.


La U.O. di Gatroenterologia ed Endoscopia di Auxologico

Il Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Auxologico offre un servizio completo per la prevenzione, la diagnosi e la cura degli organi dell'apparato digerente: esofago, stomaco, intestino tenue, colon e retto.

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