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Che sport fare per dimagrire: la storia di Stefania

Pubblicato il 13/04/2023 - Aggiornato il 18/04/2023

A chi non riesce a convincersi dell’importanza di fare attività fisica io direi di provare per una settimana a essere costante con gli esercizi e l’alimentazione. Pasti sani, allenamento regolare, guardandosi puntualmente allo specchio per osservare le differenze. Alla fine della settimana sono convinta che potranno vedere e sentire il cambiamento.

Stefania ha frequentato con successo il trattamento MAC di Auxologico, un percorso terapeutico-riabilitativo per obesità il cui nome significa Macroattività Ambulatoriale Complessa. Dopo diverse diete andate a vuoto, con una ricerca su internet ha trovato il servizio offerto nella sede milanese di via Ariosto. La certezza di aver trovato il posto giusto arriva con il primo incontro con il Dott. Luca Cavaggioni, chinesiologo e referente della rieducazione motoria all’interno del percorso MAC.

Il Dott. Cavaggioni è un professionista che dà importanza all’approccio umano. Mi ha trasmesso in modo semplice, con parole e gesti, l’importanza dell’attività fisica e la necessità di abbandonare le scuse. Le persone pensano che per fare sport debbano comprare attrezzatura specifica, sforzarsi di trovare ore di tempo, spendere soldi per iscriversi in palestra. Questi sono gli alibi che ci si crea nella vita, l’impegno economico, il tempo. Il Dott. Cavaggioni ha demolito i miei alibi: non ho dovuto iscrivermi in palestra, non ho comprato attrezzi. Il tempo che ho da dedicare è limitato, ma posso gestirlo nel corso della settimana.

Stefania descrive così il percorso MAC: un’esperienza completa che fa capire quali sono i tre aspetti fondamentali per poter cambiare rapporto con il proprio corpo. Le “tre A”, come le chiama, sono alimentazione, attività fisica e aspetti psicologici. In Auxologico l’approccio multidisciplinare fa sì che ogni sfera della salute e del benessere del paziente venga considerato nel suo insieme e gli interventi vengono calibrati in base ai progressi raggiunti. 
La sorpresa è stata proprio questa: Stefania pensava che avrebbe ascoltato discorsi già sentiti sugli effetti di un’alimentazione scorretta, mentre per esperienze precedenti sapeva che lavorare sulla nutrizione non era sufficiente. Mai avrebbe pensato che, con il metodo giusto, si sarebbe convinta ad alzarsi anche alle 5 del mattino pur di non perdere il proprio appuntamento con lo sport. Dopo i primi incontri di gruppo, il colloquio individuale le dà la marcia in più che stava cercando.

Siamo partiti dalla mia capacità di stare in equilibrio. Sembra banale ma è stato molto efficace perché osservando come muovevo il mio corpo in base alle richieste, chiudere gli occhi, alzare una gamba dopo l’altra, toccare la punta del naso con un dito, ho capito a che punto era il mio livello di sedentarietà, quello di una persona come me che non si muoveva da molto tempo. 

Stefania e lo stesso Dott. Cavaggioni riconoscono che è stata una partecipante diligente. Dopo ogni obiettivo raggiunto, le schede degli esercizi di Stefania diventavano più complesse. E lei, incoraggiata dai risultati, diventa più scrupolosa. Nel periodo primaverile-estivo si alza presto per tre giorni alla settimana, raggiunge il Parco del Ticino vicino a casa sua ed esegue una camminata sportiva per circa 45 minuti, alternata a una camminata veloce. Il tragitto per arrivare al Parco e tornare a casa serve come riscaldamento e defaticamento. Altri tre giorni alla settimana fa esercizio a casa.

Io prendo il treno tutti i giorni per andare a lavorare, ho un ruolo di responsabilità e resto fuori casa anche 12 ore al giorno. Pensavo di non poter dare di più, alzarmi anche prima della sveglia per allenarmi: ma una volta superata la pigrizia che ti fa fare fatica per uscire dal letto, ti accorgi che fare attività fisica ti dà la carica per andare avanti tutta la giornata.

A 55 anni, dopo un’operazione al seno, Stefania si sente rincuorata dal sentire il proprio corpo più agile e flessibile. Anche gesti semplici come prendere i piatti dai mobili alti della cucina o indossare le calze restando in equilibrio su una gamba sola significano molto. 

A chi è convinto di non poter conciliare la routine quotidiana con lo sport vorrebbe dire che: 

è una questione di priorità. So che dopo l’attività sto meglio e riesco ad essere più lucida anche sul lavoro. Dormire più ore non ti impedisce di alzarti stanco e sentirti affaticato durante la giornata. Mangiare correttamente, fare movimento aiuta sia a livello professionale sia a livello personale. Per gli impegni si può trovare una soluzione. Ovvio che ogni tanto possa capitare di avere meno tempo, ma fare esercizio per trenta minuti invece che un’ora è comunque meglio di niente.


LE STORIE DEI PAZIENTI DI AUXOLOGICO 

Auxologico è il punto di riferimento di donne uomini che hanno superato tumori, convivono con malattie croniche o hanno a cuore il loro benessere e la loro salute.

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