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Strategie Alimentari: vincere la battaglia per la salute

Pubblicato il 06/11/2018 - Aggiornato il 12/11/2018

Dott.ssa Elisa Lucchetti

Staff Servizio Dietologia e Nutrizione Clinica

Il testo che segue è tratto da uno dei corsi che le dietiste di Auxologico Piancavallo propongono ai pazienti ricoverati per obesità presso l'Ospedale piemontese. 

COSA SONO LE STRATEGIE ALIMENTARI?

Le strategie alimentari sono una serie di consigli di ordine pratico e organizzativo utili alla gestione della vita quotidiana: da come affrontare la spesa settimanale a dove e cosa mangiare nelle occasioni fuori casa.
Ciascuno di noi è responsabile dei pasti che sceglie di consumare ogni giorno, ed è proprio a partire dai più piccoli accorgimenti che si sviluppano le abitudini che formano la routine quotidiana.

RICONOSCERE E GESTIRE LA FAME

Ciò che viene richiesto di gestire, più che combattere, è la fame: uno stimolo organico indispensabile alla vita che pone ogni giorno l'individuo di fronte a numerosi dilemmi.

Cosa, quanto e quando mangiare sono interrogativi che ci troviamo ad affrontare più volte nell'arco della 24 ore, e non sempre siamo in grado di trovare risposte adeguate e coerenti a quello che il corpo sta richiedendo.

La fame biologica nasce dall'esigenza dell'organismo di reintegrare delle scorte energetiche e di sostanze strutturali fondamentali che si stanno esaurendo.

In una società che sempre più offre continui stimoli e rapide soluzioni in campo alimentare, si assiste alla nascita di abitudini che allontanano dall'ascolto del corpo e delle sue esigenze: il digiuno o il rapido consumo di pasti tipo junk food (altamente calorici ma a scarso potere saziante e nutriente), l'onnipresenza a tavola e nelle dispense di cibi e bevande ad elevato contenuto di zuccheri, grassi e sale, sostanze che conferiscono elevata palatabilità e particolarmente in grado di stimolare l'asse dopaminergico. Il rilascio di dopamine e serotonina conseguente induce alla ricerca di alimenti non solo quando ci si sente biologicamente affamati, ma anche in conseguenza a stati emotivi non controllati.

Essere strateghi della propria gestione alimentare non significa, quindi, combattere contro la fame, ma imparare a riconoscere ed ascoltare i propri stimoli organici e trovare nella pratica soluzioni utili a risolverli nella più completa delle possibilità.

Ciò contro cui potremmo considerare di armarci e difenderci è invece un ambiente che, con i suoi “schizofrenici” messaggi, da un parte induce all'obesità e dall'altra la denigra e la stigmatizza.

ATTENZIONE AI PICCOLI DETTAGLI

Le strategie alimentari servono ad evitare di incorrere in errori di gestione alimentare verso cui l'ambiente sociale in cui viviamo può condurre.

Preparare una lista della spesa settimanale completa e intelligente (prediligendo, ad esempio, surgelati a inscatolati), procurarsi stoviglie utili ad una cucina povera in grassi, prediligere, nei pasti fuori casa, luoghi in cui sia possibile consumare pasti completi, non trascorrere troppe ore senza mangiare e organizzare in anticipo spuntini adeguati.

Lo stratega è colui che conosce e studia il terreno entro cui si troverà a combattere, anticipa le eventuali difficoltà e crea condizioni ottimali alla loro gestione.

Nell'ottica di uno stile di vita sano, non basta essere consapevoli di quello che bisognerebbe fare, ma diventa necessario porsi nelle condizioni di poterlo fare.

Si tratta di un passaggio dal sapere al saper fare, dalla teoria alla pratica, al fine di un saper essere più consapevole e salutare.

QUALI CAMBIAMENTI SI DESIDERANO?

È partendo dalle abitudini di ciascuna persona che vanno definendosi degli obiettivi di cambiamento mirati, nel rispetto dei criteri di concretezza, realizzabilità e gradualità.

È desiderio comune quello di avere un'alimentazione adeguata e salutare, ma è all'interno del ritmo di vita quotidiano di ognuno che questa volontà va definendosi.

Appaiono molto differenti le abitudini di un'anziana casalinga rispetto a quelle di un giovane studente, di una  madre e donna in carriera rispetto a un infermiere turnista o un pilota di aerei intercontinentali, eppure tutti i suddetti si troveranno con i medesimi interrogativi rispetto alla gestione dei pasti di ogni giorno.

Tutti possono arrivare a essere in grado di gestire al meglio la propria giornata alimentare attraverso sia l'aumento delle nozioni teoriche che il potenziamento delle strategie pratico-organizzative.

L'educazione non si può fermare all'aumento delle informazioni nozionistiche ma passa anche attraverso la concreta attuazione delle stesse.

I cambiamenti verso cui ci si muove sono quindi dei piccoli passi individuali che volgono a migliorare le risposte abituali rispetto alla gestione della fame biologica quotidianamente percepita.

COSA FARE IN CASO DI DUBBI?

Tra il dire e il fare si pongono le strategie, e l'unico modo di metterle realmente alla prova è sperimentarsi: l'autogestione è la via verso dei cambiamenti durevoli e di successo.

In caso di incertezza, la consulenza di un medico nutrizionista o di un dietista è un'ipotesi da tenere sempre in grande considerazione.

STRATEGIE ALIMENTARI A PIANCAVALLO

Ai pazienti ricoverati presso Auxologico Piancavallo viene innanzitutto insegnato l'ascolto e il riconoscimento della fame e della sazietà biologiche attraverso la somministrazioni di pasti completi a orari regolari, con la sollecitazione a confrontare quanto proposto durante il ricovero rispetto a quanto abituale al domicilio.

Ci si trova così dinnanzi all'evidenza di quali errori venivano perpetuati, di modo da poter richiedere la formulazione di nuove strategie di gestione con il supporto del dietista di riferimento.

Inoltre, l'ottica di un percorso prevede controlli ambulatoriali nei mesi successivi la dimissione, di modo da portare in evidenza e discutere le criticità evidenziate nella pratica.

Se infatti in un contesto di riabilitazione come quello offerto da Auxologico Piancavallo il paziente si trova a non dover in alcun modo preoccuparsi della gestione dell'alimentazione durante il ricovero, sarà però il ritorno a casa a mettere a reale prova le conoscenze e competenze acquisite.

Utile, quindi, risulta anche in questo caso la possibilità di tornare in comunicazione con il dietista di riferimento o attraverso contatto telefonico o via mail rilasciato al termine della degenza.

IL SERVIZIO DI NUTRIZIONE CLINICA DI AUXOLOGICO

Il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica è presente a livello ambulatoriale sia in Lombardia sia in Piemonte e offre un’assistenza dietologica completa e specialistica.

L’approccio è sempre di tipo multidisciplinare con la presenza di figure quali nutrizionista, dietista, laureato in scienze motorie, ed è finalizzato all’impostazione di un corretto stile di vita attraverso la correzione della dieta e l’adozione di stili di vita sani.

Il Servizio di Dietologia è inoltre a supporto dell'attività riabilitativa ospedaliera in Lombardia e Piemonte.

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