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Riabilitazione cardiologica: la storia di Massimo

Pubblicato il 12/09/2023 - Aggiornato il 05/01/2024

Iniziare una nuova vita a 50 anni grazie alla corsa, per poi scoprire di non poter continuare, per problemi legati al cuore. Vi raccontiamo la storia di Massimo, e anche la sua nuova vita: quella iniziata grazie al percorso di potenziamento cardiomotorio svolto in Auxologico.

Massimo è un ingegnere elettronico di 60 anni, anche se in realtà fa l'ingegnere gestionale - indirizzo universitario che non esisteva ancora. Fino ai 50 anni non aveva mai praticato sport, se non da bambino. Da un giorno all'altro però, decide di iscriversi in palestra, e capisce che molti degli esercizi standard non fanno per lui. In questo modo scopre la passione per la corsa: prima sul tapis roulant, poi in strada.

Col passare dei mesi, Massimo è diventato sempre più allenato, arrivando a praticare questo sport in modo agonistico. 

La corsa occupava ormai gran parte del tempo libero di Massimo, era importante nella sua quotidianità. Insieme a Massimo, anche sua moglie aveva iniziato a correre: all'inizio era un'occasione per stare insieme in modo diverso dal solito; più avanti si sono talmente appassionati da organizzare perfino le loro vacanze in base ai posti migliori in cui correre.

Fino al 2019 facevo anche 2 maratone all’anno. A un certo punto però, mi hanno evidenziato una dilatazione al cuore e ho iniziato quindi a farmi seguire da cardiologi, con visite di controllo annuali ed esami di diverso tipo. 

Nonostante ciò - e senza la presenza di sintomi evidenti - il cuore di Massimo è arrivato a essere troppo dilatato, e ad avere poche pulsazioni - fatto che non l'aveva preoccupato troppo, è un punto a favore per i corridori. È in questo momento che gli viene diagnosticata la Cardiomiopatia Aritmogena, insieme alla chiara indicazione che doveva smettere di correre in maniera agonistica.

Come la corsa mi aveva cambiato il mondo 7 anni prima, la diagnosi me l'ha cambiata di nuovo, in quel momento.

È proprio nel 2019 che il percorso di Massimo lo porta in Auxologico, dove arriva grazie al Dott. Luca Annoni, cardiologo in cui Massimo riponeva grande fiducia.

Il Dott. Annoni consiglia a Massimo di affidarsi al Centro Cardiomiopatie di Auxologico. Gli esami che fa in questi mesi gli confermano un dato allarmante: di notte arrivava ad avere 22 battiti al minuto, con pause anche di 3-4 secondi. A quel punto, gli specialisti gli consigliano l'applicazione di un pacemaker.

Siamo nel 2021. Grazie al pacemaker i battiti finalmente erano aumentati ma, proprio per questo, diventava più difficile correre, e anche la respirazione era divenuta più faticosa. Massimo capisce di non poter più correre neanche in modo amatoriale, ma non solo: se prima i problemi arrivavano solo nel momento della corsa, ormai si manifestavano anche passeggiando in montagna, con evidenti problemi di affanno. Si decide quindi per l'impianto del defibrillatore.

Dopo l'intervento, avvenuto nel 2022, la Prof.ssa Lia Crotti, Direttrice della U.O. di Riabilitazione Cardiologica, propone a Massimo di iniziare un percorso di potenziamento cardiomotorio di 15 sedute, nel corso del quale è stato seguito dalla Dott.ssa Alessia Giglio e dalla Dott.ssa Gabriella Malfatto, che lo hanno guidato nel livello di attività fisica che poteva eseguire.

Aver concluso il percorso non significa però che Massimo è a riposo, il consiglio dei medici è di continuare gli esercizi a casa.

Da quando ho terminato le sedute di potenziamento cardiomotorio, faccio ancora movimento, un giorno sì e un giorno no come facevo sempre. Devo tenere i battiti sempre sotto controllo, quindi invece di correre, devo alternare corsa lenta e camminata.

La vita di Massimo è cambiata radicalmente nel giro di pochi anni, e adattarsi non è stato facile, ancora oggi non lo è. Per fortuna però, grazie al suo percorso, può ancora dedicarsi a determinate attività sportive. Tra queste, pochi anni fa ha iniziato ad andare al lavoro in bicicletta. Nello stesso periodo poi, quando non ha più potuto correre, Massimo e la moglie hanno deciso di provare a giocare a padel, insieme a un'altra coppia di amici. 

La vita di Massimo non è poi così sedentaria come poteva sembrare.

In conclusione, abbiamo chiesto a Massimo un consiglio per gli amanti della corsa:

il mio consiglio spassionato è monitorare costantemente la salute del vostro organismo. Check-up periodici ed elettrocardiogramma sono controlli semplici da svolgere, ma vitali in ottica di prevenzione. 


Potenziamento CardioMotorio Riabilitativo Auxologico

La riabilitazione cardiologica è un programma di trattamento mirato a migliorare la funzione cardiaca, la qualità della vita e la capacità di esercizio dei pazienti che hanno subito un evento cardiaco o che soffrono di una patologia cardiovascolare.

Il programma di riabilitazione cardiologica può includere una combinazione di attività fisiche supervisionate, educazione sullo stile di vita, modifiche della dieta, terapie farmacologiche e counseling psicologico. È rivolto a persone che hanno subito eventi cardiovascolari acuti, come un infarto miocardico o interventi cardiochirurgici, ma anche a pazienti cardiopatici cronici o comunque ad alto rischio cardiovascolare (scompenso cardiaco, ipertensionediabete, obesitàfumo e sedentarietà.

Il Programma di Potenziamento CardioMotorio Riabilitativo si svolge a Milano, presso Auxologico San Luca.


Le storie dei pazienti di Auxologico 

Auxologico è il punto di riferimento di donne uomini che hanno superato tumori, convivono con malattie croniche o hanno a cuore il loro benessere e la loro salute.

Qui hanno trovato diagnosi precisecure efficaci, e hanno ricevuto l’aiuto che stavano cercando per cambiare in meglio il loro stile di vita. 

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