Ecografia Ginecologica
Pubblicato il 14/03/2017 - Aggiornato il 05/06/2025
- Cos’è l’ecografia ginecologica?
- A cosa serve l’ecografia ginecologica?
- Quando è consigliata?
- In cosa consiste e come si svolge?
- Differenza tra ecografia ginecologica ed ecografia transvaginale
- Ecografia ginecologica e visita ginecologica: come si integrano?
- Prenota in Auxologico
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Cos’è l’ecografia ginecologica?
L’ecografia ginecologica è un esame diagnostico non invasivo che utilizza onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) per ottenere immagini dettagliate degli organi genitali femminili interni, come utero, ovaie, tube di Falloppio, cervice uterina e vescica. Viene eseguita da un medico specialista in ginecologia o radiologia ed è uno strumento fondamentale nella valutazione dello stato di salute dell’apparato riproduttivo femminile.
A cosa serve l’ecografia ginecologica?
L’ecografia ginecologica ha numerose finalità cliniche. È utilizzata per:
- Monitorare la morfologia e le dimensioni dell’utero e degli annessi;
- Individuare alterazioni strutturali come fibromi, polipi, ispessimenti endometriali o adenomiosi;
- Valutare le ovaie, rilevando cisti funzionali, endometriomi o masse sospette;
- Controllare la crescita del follicolo durante il monitoraggio dell’ovulazione;
- Supportare la diagnosi di infertilità, sanguinamenti anomali, dolori pelvici cronici;
- Identificare segni indiretti di patologie infiammatorie o endometriosi.
In ambito oncologico, l’ecografia ginecologica è uno strumento di primo livello per la diagnosi differenziale di masse pelviche e per il follow-up di patologie ginecologiche note.
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Quando è consigliata?
L’ecografia ginecologica può essere indicata:
- Come parte della valutazione ginecologica di routine, in particolare in donne con familiarità per patologie ginecologiche;
- In presenza di sintomi specifici come irregolarità mestruali, dolore pelvico, spotting o metrorragia;
- Per il monitoraggio dell’endometrio nelle pazienti in terapia ormonale o in menopausa;
- In caso di sospetta patologia ovarica o uterina;
- Prima di interventi chirurgici ginecologici.
Non richiede particolari preparazioni, ma può variare in base al tipo di ecografia indicata (transaddominale o transvaginale).
In cosa consiste e come si svolge?
L’esame si esegue in ambulatorio e ha una durata media di 10-20 minuti. Esistono due modalità principali:
- Ecografia transaddominale: la sonda ecografica viene posizionata sull’addome della paziente, sopra la pelvi. È utile per una visione panoramica, ma meno dettagliata. Viene effettuata con vescica piena.
- Ecografia transvaginale: la sonda ecografica, di dimensioni ridotte e appositamente progettata, viene inserita nel canale vaginale. Questo approccio consente una visualizzazione ad alta definizione degli organi pelvici interni, anche in fasi precoci di malattia.
Il medico può completare l’indagine con la sonografia con mezzo di contrasto o con il color-Doppler, utile per valutare la vascolarizzazione delle lesioni sospette.
Differenza tra ecografia ginecologica ed ecografia transvaginale
L’ecografia transvaginale è una modalità operativa dell’ecografia ginecologica, non una metodica distinta. Si differenzia dalla transaddominale per:
- Modalità di accesso (endocavitario vs. esterno);
- Maggior risoluzione delle immagini;
- Maggiore sensibilità per lesioni endometriali, cisti ovariche, anomalie uterine.
La transvaginale è la metodica preferita in molti contesti clinici, tranne nei casi in cui non è indicata, per esempio per pazienti vergini o in caso di controindicazioni locali. L’ecografia transvaginale è indicata nella prima parte della gravidanza, prima della 13° settimana; dopo va eseguita quella transaddominale.
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Ecografia ginecologica e visita ginecologica: come si integrano?
L’ecografia ginecologica è complementare alla visita ginecologica. Quest’ultima include:
- L’anamnesi (storia clinica e sintomi);
- L’esame obiettivo ginecologico;
- L’eventuale esecuzione del Pap test o altri tamponi.
L’ecografia consente di visualizzare direttamente le strutture interne, supportando la diagnosi clinica e guidando eventuali scelte terapeutiche. In molte strutture specialistiche, tra cui Auxologico, le due valutazioni sono eseguite in un unico appuntamento, garantendo un inquadramento diagnostico completo e tempestivo.
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