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Congresso SIN 2022, le novità dalla neurologia

Pubblicato il 12/12/2022

Il Prof. Vincenzo Silani, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e del Laboratorio di Neuroscienze di Auxologico, già professore ordinario di Neurologia all’Università di Milano, nei giorni scorsi è stato chiamato a presiedere a Milano il 52° Congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN).

Il Prof. Vincenzo Silani e presidente della SIN Prof. Alfredo Berardelli hanno dichiarato:

La neurologia sta vivendo un periodo di ineguagliabile sviluppo grazie a nuove strategie diagnostiche, al progresso delle neuroscienze e delle scienze “omiche” che hanno oggi reso possibile non solo diagnosi tempestive, ma anche lo sviluppo di strategie terapeutiche per risolvere efficacemente malattie un tempo ritenute incurabili.

Un periodo entusiasmante in cui non è utopistico pensare (non sperare) che nei prossimi anni vi saranno scoperte e risultati davvero importanti riguardo la diagnosi tempestiva e le cure per le malattie neurodegenerative.


Abbiamo perciò chiesto al Prof. Silani di commentare l’edizione milanese da lui presieduta del Congresso nazionale SIN e di illustrarci i punti salienti del medesimo.

Presiedere il 52° congresso nazionale SIN è un importante traguardo: ce lo vuole commentare?

La SIN si riunisce annualmente con un Congresso che nel corso degli anni si è arricchito di partecipanti fino a raggiungere con la 52° edizione oltre 2.400 iscritti.

Nel 1949 Milano fu scelta per la prima volta quale sede congressuale e presidente del congresso fu il Prof. Giuseppe Carlo Riquier cui seguì nel 2013 una nuova edizione presieduta dal Prof. Giancarlo Comi. Milano è stata nuovamente selezionata per il convegno del 2022 e l’onore di presiedere tale manifestazione è stato altissimo.

Infatti, con la sua propulsione e dopo la pandemia, il 52° Congresso segna verosimilmente anche un cambio di prospettive per la neurologia italiana che ha ora terapie efficaci e guarda al futuro con l’aiuto di Intelligenza Artificiale, Machine Learning e sofisticate altre strategie, consapevole di impattare non solo sul benessere della società ma anche sui costumi e le scelte di una popolazione che tende a invecchiare in ottime condizioni.

La Presidenza del Congresso dà la possibilità di segnalare i contributi più rilevanti previlegiando la scelta per le sessioni plenarie, cercando appunto di dare spazio a temi innovativi e quanto più possibile ai giovani. L’invito di relatori internazionali arricchisce il Congresso con l’inserimento dei contenuti nazionali nel più vasto scenario europeo e statunitense.

Per tutte queste motivazioni la Presidenza del 52° Congresso della SIN ha equivalso per il sottoscritto alla sensibilizzazione verso i vasti contenuti della moderna neurologia e allo stimolo di discussioni propositive e positivi scambi di informazione.

Quali sono i punti salienti emersi dal congresso? 

Il filo rosso portante del 52° Congresso di Milano è la consapevolezza che la Neurologia ha varcato i confini del nichilismo terapeutico e si sta muovendo velocemente verso terapie risolutive per diverse patologie come l’ictus, le demenze, i disturbi extrapiramidali, la Sclerosi Multipla e anche la Sclerosi Laterale Amiotrofica o SLA sulla scia dei successi ottenuti nella patologia del motoneurone del bambino, la SMA.

La possibilità di diagnosi non solo cliniche ma supportate da biomarcatori genetici e non con identificazione anche nel siero di molecole prima non dosabili ha aperto una nuova era, quella delle terapie personalizzate che con lavoro sartoriale possono essere adattate al singolo paziente.

Il 52° Congresso ha anche avuto il merito di chiarificare mediante l’intervento di Stefano Quintarelli e Federico Faggin, artefici del digitale e dei semiconduttori, rispettivamente, che l’utilizzo di Machine Learning e Intelligenza Artificiale deve essere vissuto come un arricchimento di tecnologie governabili e comunque indirizzate sempre dal neurologo che può trovare così adeguate modalità per gestire illimitate variabili legate al collezionamento di una straordinaria quantità di dati.

Le terapie per la demenza più rilevante, la Malattia di Alzheimer, sono pronte a segnare un cambiamento epocale nella gestione del paziente con la consapevolezza ulteriore che le malattie neurodegenerative genericamente iniziano molti anni prima dell’esordio clinico con necessità, quindi, di una terapia quanto più precoce e di strumenti sofisticati per la precoce diagnosi. La discussione approfondita degli stati di alterata coscienza e le relative possibilità di recupero rappresentano un esempio chiarificatore dei molteplici impatti della neurologia sulla società, senza dimenticare l’efficacia che una più adeguata terapia per l’emicrania ha ottenuto nel modo lavorativo, segnato dalle assenze giustificate dei lavoratori affetti da mal di testa non governabile.

La neurologia si pone al servizio della moderna società non solo mirando a curarla meglio ma anche dettando le migliori modalità di sviluppo, mutuando soluzioni che sono dettate dal perfetto funzionamento del sistema nervoso. La proficua interazione con il Prof. Alfredo Berardelli, Presidente della SIN, ha amplificato questo complesso messaggio anche attraverso una campagna il cui adagio è “Proteggi il tuo cervello, affidati al Neurologo”, rivolta al pubblico più vasto e mirante a spiegare quali sono le più rilevanti patologie neurologiche e i sintomi precoci utili per richiedere l’intervento precoce del neurologo.


NEUROLOGIA IN AUXOLOGICO

L’Unità Operativa di Neurologia dell'Ospedale San Lucaa direzione universitaria, è sede della Scuola di Specialità di Neurologia dell’Università degli Studi di Milano e partecipa al programma MD/PhD della stessa Università. Inoltre è sede di ricerca distaccata del Centro Dino Ferrari per la diagnosi e la terapia delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative dellUniversità degli Studi di Milano.

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LA RICERCA SCIENTIFICA PER CURE PIÙ EFFICACI

L’Unità Operativa offre inoltre, mediante l’interazione continua con il Laboratorio di Ricerche in Neuroscienze, la preziosa possibilità di uno studio personalizzato del paziente mediante ricerca di biomarcatori genetici e biochimici delle diverse patologie per ottimizzare una terapia personalizzata.
In particolare, utilizzando le più recenti tecnologie di sequenziamento del DNA (NGS) è possibile evidenziare velocemente e contemporaneamente la presenza di mutazioni genetiche nei più frequenti geni causativi per le malattie neurologiche.
Il Laboratorio di Neuroscienze è impegnato anche nella ricerca sulle cellule staminali ottenute dalla cute e dal sangue dei pazienti, al fine di fornire strumenti per definire l’efficacia di interventi terapeutici innovativi.