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Coronavirus e anziani: come difendersi dal contagio?

Pubblicato il 04/03/2020 - Aggiornato il 21/01/2021

Prof.ssa Daniela Mari

Staff Servizio Geriatria

L’Italia è il Paese, che dopo il Giappone, ha il maggior numero di anziani al mondo. Ed è per questo che, in regioni come la Regione Lombardia (2.272.836 ultrasessantacinquenni su 10.060.574 residenti, pari al 22.6%) la diffusione del Coronavirus Sars Cov-2 preoccupa la nostra popolazione delle fasce più alte di età.

IL CORONAVIRUS

Il coronavirus 2019-nCov è un nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato precedentemente nell’uomo, manifestatosi in Cina ai primi di dicembre, ma probabilmente già presente qualche mese prima dei primi casi segnalati e poi diffusosi anche in Europa. 

I coronavirus sono noti per trasmettere malattie meno gravi, come il raffreddore ma anche  malattie più temibili, come le polmoniti virali. Non tutti i contagiati si ammalano in maniera grave, e si può guarire anche in pochi giorni. Nei casi più gravi è necessario essere ricoverati in terapia intensiva, per l’insorgere di insufficienza respiratoria.

Sarebbe importante essere già vaccinati contro il virus influenzale e contro lo pneumococco, perché riduce la eventuale sovrapposizione di altri agenti patogeni.

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QUALI SONO I CONSIGLI DEL GERIATRA?

Oltre alle indicazioni generali per tutti, vediamo insieme quali sono i consigli del geriatra per prevenire al massimo il contagio negli anziani. Si tratta di alcune indicazioni applicabili alla vita quotidiana.

ASCOLTA SOLO LE FONTI UFFICIALI

Ascoltare solo le disposizioni ministeriali e, per esempio, leggere gli aggiornamenti sul sito della Regione Lombardia e ascoltarne la conferenza stampa quotidiana che aggiorna sulla situazione in tempo reale.

ATTENZIONE AD ALCUNE MALATTIE: NO AL FREDDO

Gli anziani non sono tutti uguali e alcuni sono  più fragili per patologie concomitanti, quali diabete, malattie respiratorie croniche, cardiopatie, malattie oncologiche, tabagismo. Comunque non devono esporsi al freddo, che facilita la diffusione del virus. Fare una breve passeggiata in un parco nelle ore più calde, se si è anziani e in buona salute, è invece possibile.

VALUTA BENE IL TUO STATO DI SALUTE

 Se è presente febbre, importante sensazione di debolezza con eventuali dolori muscolari o meno, tosse secca, bisogna consultare il proprio medico, che conoscendo il singolo paziente, valuterà se i sintomi possono essere attribuiti ad altre malattie, infettive e non, o se è necessario avviare le procedure previste dal Ministero.

Non recarsi negli studi medici o al Pronto Soccorso se si ritiene di essere potenzialmente contagiosi, specie se ai sintomi si aggiunge l’essere stati a contatto con persone potenzialmente infette (provenienti da zone ad alto rischio).  

Le Regioni hanno attivato numeri verdi locali per rispondere alle numerose richieste di cittadini. 

Inoltre, il numero di pubblica utilità 1500 è stato attivato dal Ministro Roberto Speranza il 27 gennaio per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV. Rispondono dirigenti sanitari e mediatori culturali H 24 dalla Sala operativa del Ministero della Salute. 

Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.  

(indicazioni tratte dal sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus)

SEGUI LE INDICAZIONI CONTRO IL CONTAGIO

Bisogna aderire scrupolosamente a qualunque misura suggerita dal medico e dal Ministero della Salute, anche se limitativa delle attività personali.

SOLO FARMACI PRESCRITTI DAL MEDICO

Non assumere nuovi farmaci antivirali o antibiotici, se non prescritti dal medico.

NO AI LUOGHI AFFOLLATI E ATTENZIONE ALLE DISTANZE TRA PERSONE

E' particolarmente importante per gli anziani fragili limitare le occasioni di contagio, evitando luoghi affollati, dove la diffusione di droplets (goccioline emesse con lo starnuto, la tosse e con la saliva anche solo parlando) è più facile.

Si è posto per esempio la possibilità di partecipare alla Messa, sempre se si è in buona salute, ma mantenendo tra un fedele e l’altro la distanza di almeno 1 metro.

COMPORTAMENTI DA EVITARE

Evitare di salutarsi dandosi la mano o abbracciandosi. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non mangiarsi le unghie. Se si ha il raffreddore o se si tossisce, usare solo fazzoletti monouso e gettarli subito in un sacchetto da richiudere.

LAVA LE MANI

Lavarsi spesso le mani, con acqua e sapone per almeno venti secondi, levandosi eventuali anelli, l’orologio o bracciali dai polsi. Se si è fuori casa, utilizzare disinfettanti a base di alcool al 60%. Le soluzioni alcooliche possono essere utilizzate anche su maniglie, pulsantiere dell’ascensore e su tutte le superfici lavabili, così come le soluzioni a base di candeggina.

Al supermercato tenere i guanti usa e getta mentre si spinge la maniglia del carrello.

QUANDO SERVE LA MASCHERINA?

L’uso della mascherina viene raccomandato solo se si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus, con sintomi come tosse e starnuti o se ci si prende cura si una persona con sospetta infezione, con sintomi respiratori, proveniente da zone “rosse” (in Italia o all’estero).

CURA L'ALIMENTAZIONE

Cerca di avere un’alimentazione sana e completa. Spesso l’anziano non si nutre a sufficienza e con il passare dell’età l’immunosenescenza, con la diminuzione delle difese immunitarie, lo rende più fragile.

Sempre con il parere del medico, può essere utile l’apporto di Vitamina C, Zinco e Vitamina D.

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Articolo del 04/03/2020, revisionato il 20/05/2020.