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Anziani dopo i 75 anni: il parere degli esperti

Pubblicato il 15/01/2019 - Aggiornato il 04/06/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Nel 2018 la Società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG) ha suggerito di innalzare a 75 anni l'età in cui si diventa anziani. Ma cosa vuol dire anziano? Ne parliamo con l'équipe del Servizio di Geriatria di Auxologico.

Chi è anziano?

Secondo le definizioni oggi ufficialmente adottate, è considerato anziano chi ha compiuto il 65° anno di età.

A causa dell'allungamento medio nella speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) è stata poi creata una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).

Peraltro quella di anziano oggi non è solo una categoria medica, quanto socio-demografica, e quindi non è chiaro come come chi studia la biologia dell'invecchiamento (gerontologo) o problemi di salute delle persone anziane (geriatra) possa stabilire scientificamente una precisa età in cui si diventa anziani.

Anziani a 75 anni

Durante il Congresso nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia del 2018 si è proposto di aggiornare il concetto di anzianità portando 75 anni l'età ideale per definire una persona come anziana.

Una ricerca dell'università svedese di Goteborg ha dimostrato che i settantenni di oggi sono più performanti dei loro coetanei di 30 anni fa, e ai test cognitivi e di intelligenza ottengono risultati migliori - probabilmente perché sono più colti, più attivi e meglio curati rispetto al passato.

Una persona di 65 anni di oggi, infatti, ha la forma fisica e cognitiva di una di 40-45 anni di 30 anni fa, e una di 75 anni quella di un individuo che ne aveva 55 nel 1980.

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Qual è la soglia dell'anzianità?

Quella dell'anzianità è una soglia che va adattata alle attuali aspettative nei paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa vent'anni rispetto agli inizi del secolo scorso. Non solo: larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie, per l'effetto ritardato allo sviluppo di malattie e dell età di morte.

È comunque fondamentale, per continuare a stare bene, non lasciarsi andare: mantenersi attivi mentalmente e fisicamente, avere interessi, accettando però i nuovi limiti.

Mantenere giovane il cervello

La proposta di alzare 75 anni la soglia dell'anzianità ha valore locale, nelle singole Nazioni: perché se anche una persona anziana sa esercitare fisiologicamente gli stessi sforzi di un 55enne del 1980, il contesto (paese, comunità) in cui vive e la sua storia personale possono accorciare o allungare l'età in cui si diventa anziani.

Innalzamento della soglia di anzianità: quali conseguenze?

Questa nuova soglia potrebbe rivoluzionare sociologicamente e culturalmente i concetti di anzianità e invecchiamento attivo relativamente all'Italia ai paesi economicamente avvantaggiati.


Il Servizio di Geriatria di Auxologico

Che tu abbia più di 65 o di 75 anni, siamo qui per te: il Servizio di Geriatria di Auxologico propone visite specialistiche che considerano vari aspetti dell’invecchiamento, sia fisiologico che patologico. 

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