Ragadi Anali
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Visita ProctologicaPubblicato il 07/03/2017 - Aggiornato il 22/07/2025
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
- Che cosa è la ragade anale?
- Quali sono le cause?
- Quali sono i sintomi?
- Come si effettua la diagnosi?
- Qual è il trattamento per la ragade anale?
- La terapia medica
- L'intervento chirurgico
- Post-Operatorio dopo Intervento per Ragade Anale
- È possibile prevenire la ragade anale?
- Ci sono complicanze collegate alla ragade?
- Il trattamento della ragade anale in Auxologico
- Auxologico: Centro di Eccellenza per la Patologia Ano-Rettale
- Punti di forza di Auxologico nella patologia ano-rettale
- Ragadi Anali: Domande Frequenti
- Prenota con Auxologico
- Emorroidi, contenuti correlati
Che cosa è la ragade anale?
La ragade anale è una ulcerazione localizzata prevalentemente sulla linea mediana posteriore dell’ano, la cui presenza causa spesso violenti dolori con contrattura e spasmo dello sfintere anale.
L’incidenza della ragade è uguale sia nell’uomo, sia nella donna.
Quali sono le cause?
La comparsa di una ragade può verificarsi anche in tempi molto brevi: spesso è successiva a episodi di diarrea o di stitichezza che possono provocare una piccola lacerazione della mucosa a cui consegue un ipertono dello sfintere anale.
Il dolore provocato al momento della defecazione può essere così intenso che il paziente, per evitare questo dolore, si astiene dall'andare di corpo. Si verifica così un circolo vizioso per cui ne conseguenuna stitichezza secondaria che peggiora ulteriormente i dolori al momento dell'espulsione delle feci.
Quali sono i sintomi?
Sintomo caratteristico della ragade anale è il dolore che compare durante e dopo la defecazione, e che dura varie ore durante la giornata: spesso il dolore è molto violento, difficilmente sedabile con le comuni creme anestetiche locali.
Occasionalmente, alla fine della defecazione, può presentarsi modesta perdita di sangue rosso vivo, sia sulla carta igienica che gocciolante sul water.
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Come si effettua la diagnosi?
Il dolore post defecatorio che perdura varie ore dopo la defecazione è la caratteristica specifica della ragade anale: l’ispezione della regione anale può evidenziare immediatamente l’ulcerazione, estremamente dolente alla semplice compressione.
L’esplorazione rettale, nonostante l’applicazione di creme anestetiche, è spesso impossibile per l’intenso dolore, non tollerabile dal paziente.
In Auxologico è possibile sottoporsi ambulatorialmente ad un esame fondamentale per la verifica della contrattura/ipertono dello sfintere anale interno, ossia alla manometria ano-rettale che viene effettuata senza alcuna preparazione specifica presso la sede di Auxologico Capitanio.
Qual è il trattamento per la ragade anale?
La terapia medica
In circa il 30% dei casi la ragade può guarire con un trattamento locale a base di creme anestetiche applicate varie volte nella giornata, soprattutto prima della defecazione, per attenuare lo spasmo dello sfintere anale..
Inoltre nei casi di stitichezza, possono essere utili blandi lassativi, o farmaci che aumentano e fluidificano la massa fecale, per rendere più facile la defecazione.
Alcune creme anestetiche, che contengono nitroglicerina, farmaco utilizzato anche negli attacchi di angina pectoris, possono dare buoni risultati, ma la comparsa di mal di testa che spesso ne consegue, tende a limitarne l’utilizzo.
È stata utilizzata anche l’iniezione diretta della tossina botulinica per rilassare lo sfintere anale, ma i costi, esclusivamente a carico del paziente, e la necessità di dovere ripetere le iniezioni, hanno pure ridotto l’utilizzo di questa sostanza.
Un’altra metodica alternativa, non chirurgica, prevede l’utilizzo di dilatatori anali, per ridurre lo spasmo dello sfintere: questi dilatatori, di diametro progressivo e umettati di crema anestetica vengono applicati direttamente dal paziente.
Gli svantaggi legati a questa metodica sono soprattutto legati ai tempi del trattamento, superiori a volte ai 30 giorni. Il dolore che può essere provocato fa si che il paziente abbandoni spesso questa procedura
L'intervento chirurgico
Quando tutte queste possibilità terapeutiche non hanno dato i risultati richiesti, l’unica alternativa è quella chirurgica.
In alcuni casi il dolore provocato dalla ragade è così violento che il paziente richiede di essere operato con urgenza. Attualmente la procedura chirurgica di scelta è la Sfinterotomia Laterale Interna, sia per la semplicità dell’esecuzione che per la percentuale di successo, oltre il 95%.
L’intervento viene effettuato sempre in anestesia locale con sedazione e permette la dimissione dopo 3-4 ore di ricovero postoperatorio.
L’intervento eseguito in Day Surgery, consiste nella sezione dello sfintere anale interno, che riduce lo spasmo dello sfintere e determina la scomparsa quasi immediata del dolore.
Con questa metodica, in un numero molto modesto di pazienti, si può verificare una parziale incontinenza, che può andare da una modesta incapacità a controllare i gas, alla minima perdita di feci: questa parziale incontinenza può verificarsi nei giorni immediatamente successivi all’intervento chirurgico e si risolve in circa una settimana.
La scomparsa del dolore della ragade compensa questo piccolo inconveniente, che è per altro raro nel suo verificarsi.
Il modesto dolore conseguente all’intervento chirurgico è trattabile con i comuni farmaci analgesici ed il paziente può riprendere la sua attività lavorativa dopo alcuni giorni.
Sfinterotomia laterale sinistra per ragade anale
Post-Operatorio dopo Intervento per Ragade Anale
Il decorso post-operatorio dopo un intervento per ragade anale è generalmente rapido e poco doloroso, soprattutto grazie alle tecniche mini-invasive attualmente utilizzate.
Ecco cosa aspettarsi nelle settimane successive all’operazione:
Subito dopo l’intervento
- Dimissione precoce: nella maggior parte dei casi, il paziente può tornare a casa dopo poche ore;
- Dolore: il dolore post-operatorio è di solito lieve e facilmente controllabile con comuni analgesici;
- Mobilità: è possibile riprendere le normali attività quotidiane già dopo 1-2 giorni, evitando però sforzi eccessivi.
Cura della ferita e igiene
- Igiene locale: si raccomanda di effettuare semicupi in acqua tiepida più volte al giorno per favorire la guarigione e ridurre il fastidio;
- Medicazioni: generalmente non sono necessarie medicazioni complesse; è importante mantenere la zona pulita e asciutta.
Alimentazione e prevenzione della stitichezza
- Dieta ricca di fibre: fondamentale per favorire la regolarità intestinale e prevenire la formazione di feci dure;
- Idratazione: bere molta acqua aiuta a rendere le feci più morbide e facilita la defecazione.
Ripresa delle attività
- Attività fisica: si consiglia di riprendere gradualmente l’attività fisica leggera, evitando sport intensi per almeno 2-3 settimane;
- Lavoro: il rientro al lavoro è possibile dopo pochi giorni, in base al tipo di mansione svolta e al benessere generale del paziente.
Possibili sintomi e complicanze
- Fastidi temporanei: possono persistere per alcuni giorni bruciore o lieve dolore durante la defecazione;
- Complicanze rare: in rari casi possono verificarsi sanguinamento, infezioni o una temporanea incontinenza ai gas, che solitamente si risolvono spontaneamente.
Follow-up
- Controlli periodici: sono previsti controlli ambulatoriali per monitorare la guarigione e prevenire recidive.
In generale, il decorso post-operatorio è favorevole e la maggior parte dei pazienti riferisce un netto miglioramento della qualità di vita già dopo poche settimane dall’intervento.
È possibile prevenire la ragade anale?
Non è possibile prevenire la ragade.
Sicuramente un alvo normale e non stitico, potrebbe essere un fattore che può limitare l’insorgenza della ragade. Non tutti i paziente stitici rischiano l’insorgenza di una ragade, e pertanto è molto difficile stabilire delle regole o delle precauzioni per impedire che si verifichi una ragade.
Ci sono complicanze collegate alla ragade?
Non esiste nessuna complicanza associata alla ragade anale, se non un modesto sanguinamento post-defecatorio.
Ma la ragade anale può diventare, progressivamente così dolorosa, che nessun farmaco la può alleviare. Alla fine quando tutti i tentativi farmacologici non hanno dato i risultati desiderati, l’unica soluzione è la terapia chirurgica, che allevia il grande dolore provocato dalla ragade.
Il trattamento della ragade anale in Auxologico
Questo intervento viene eseguito in Auxologico Capitanio dall'Unità Operativa di Chirurgia Generale.
Auxologico: Centro di Eccellenza per la Patologia Ano-Rettale
Auxologico si conferma leader nazionale nella gestione delle patologie ano-rettali, grazie a un’esperienza consolidata e a un volume di oltre 500 interventi chirurgici all’anno. Il centro si distingue per l’adozione di tecnologie innovative che garantiscono trattamenti all’avanguardia e risultati ottimali per i pazienti.
Punti di forza di Auxologico nella patologia ano-rettale
- Elevato numero di interventi: più di 500 procedure chirurgiche ogni anno, segno di grande esperienza e affidabilità.
- Tecnologie avanzate: utilizzo di strumenti di ultima generazione per diagnosi e trattamento, tra cui tecniche mini-invasive e chirurgia robotica dove indicato.
- Equipe multidisciplinare: specialisti dedicati collaborano per offrire percorsi personalizzati e cure integrate.
- Approccio innovativo: continuo aggiornamento scientifico e partecipazione a studi clinici per garantire le migliori soluzioni terapeutiche.
- Assistenza completa: dalla diagnosi precoce al follow-up post-operatorio, con attenzione particolare al benessere e alla qualità della vita del paziente.
Questi elementi fanno di Auxologico un punto di riferimento per chi cerca eccellenza e sicurezza nel trattamento delle patologie ano-rettali.
Ragadi Anali: Domande Frequenti
- Che cos’è una ragade anale? Una ragade anale è una piccola lacerazione o ulcera della mucosa che riveste il canale anale, spesso causa di dolore intenso durante e dopo la defecazione.
- Quali sono i sintomi principali? I sintomi più comuni sono dolore acuto durante e dopo la defecazione e sanguinamento rosso vivo visibile sulla carta igienica o nel water.
- Da cosa è causata la ragade anale? Le cause principali sono la stitichezza con passaggio di feci dure, diarrea frequente, traumi locali o malattie infiammatorie intestinali.
- Chi può essere colpito da ragadi anali? Le ragadi anali possono colpire persone di qualsiasi età, sia uomini che donne, e sono frequenti anche nei bambini.
- Come si effettua la diagnosi? La diagnosi si basa sull’anamnesi e sull’ispezione della regione anale da parte di uno specialista.
- Qual è il trattamento iniziale consigliato? Il trattamento iniziale prevede l’uso di creme anestetiche, una dieta ricca di fibre, blandi lassativi e semicupi in acqua calda.
- Quando è necessario l’intervento chirurgico? L’intervento è indicato quando la terapia medica non è efficace, soprattutto nei casi cronici o con dolore persistente.
- L’intervento è doloroso? L’intervento viene eseguito in anestesia locale o sedazione e il dolore post-operatorio è generalmente lieve e gestibile.
- Quanto dura la convalescenza dopo l’intervento? La ripresa delle normali attività è possibile dopo pochi giorni dall’intervento.
- Esistono complicanze dopo l’intervento? Le complicanze sono rare e possono includere una lieve incontinenza temporanea, che tende a risolversi spontaneamente.
- È possibile prevenire la ragade anale? Mantenere una dieta ricca di fibre, una buona idratazione e un alvo regolare aiuta a prevenire la comparsa di ragadi.
- Le ragadi anali possono guarire spontaneamente? Circa un terzo delle ragadi guarisce con trattamenti conservativi e modifiche dello stile di vita.
- Quali sono i fattori di rischio principali? Stitichezza cronica, diarrea, traumi locali, malattie infiammatorie intestinali, scarsa igiene e sovrappeso sono fattori di rischio.
- Le ragadi anali sono contagiose? No, non sono una patologia contagiosa.
- Quali farmaci possono essere utilizzati? Si possono utilizzare creme anestetiche, pomate a base di nitroglicerina, dilatatori anali e, in alcuni casi, iniezioni di tossina botulinica.
- Qual è la differenza tra ragadi ed emorroidi? Le emorroidi sono vene gonfie generalmente non dolorose, mentre le ragadi sono lacerazioni molto dolorose della mucosa anale.
- Le ragadi possono recidivare? Sì, soprattutto se non si correggono i fattori predisponenti come stitichezza o diarrea cronica.
- Le donne in gravidanza sono più a rischio? Sì, le variazioni ormonali e la pressione addominale aumentano il rischio di ragadi durante la gravidanza.
- I bambini possono soffrire di ragadi anali? Sì, sono frequenti nei bambini, spesso in relazione a stitichezza e scarsa igiene.
- Quando è consigliato rivolgersi a uno specialista? È importante rivolgersi a uno specialista se il dolore è intenso, persistente o si associa a sanguinamento.
