Diatermocoagulazione Lesioni Cutanee
Pubblicato il 28/11/2025 - Aggiornato il 01/12/2025
La diatermocoagulazione, o elettrocoagulazione, è una procedura ambulatoriale chirurgica utilizzata per rimuovere piccole lesioni cutanee come verruche, condilomi e cheratosi.
- Diatermocoagulazione: cos'è
- Diatermocoagulazione: quando è indicata?
- Diatermocoagulazione: come si svolge?
- Valutazione preliminare
- Preparazione e anestesia locale
- Coagulazione o rimozione della lesione
- Medicazione e indicazioni post-trattamento
- Diatermocoagulazione: i benefici
- Diatermocoagulazione: le domande più comuni (FAQ)
- La Chirurgia generale di Auxologico
- Prenota con Auxologico
- Chirurgia Ambulatoriale: Contenuti Correlati
- Chirurgia Ambulatoriale: Prestazioni Correlate
Diatermocoagulazione: cos'è
La diatermocoagulazione, conosciuta anche come elettrocoagulazione, è una procedura ambulatoriale chirurgica utilizzata per rimuovere piccole lesioni cutanee o coagulare piccoli vasi sanguigni.
Si esegue mediante un dispositivo chiamato elettrobisturi o diatermocoagulatore, che eroga corrente elettrica ad alta frequenza. Questa, a contatto con la cute, genera calore localizzato, permettendo di bruciare il tessuto bersaglio e sigillare i capillari, riducendo sanguinamento e rischio di infezione.
Diatermocoagulazione: quando è indicata?
La diatermocoagulazione viene consigliata per il trattamento di:
- Fibromi penduli e piccole escrescenze benigne.
- Verruche vulgari o piane.
- Condilomi genitali.
- Cheratosi seborroiche o attiniche.
- Angiomi rubino o teleangectasie.
- Piccoli nevi superficiali non sospetti. LINK
- Casi selezionati di ematomi sottocutanei o microemorragie dermiche.
È una procedura particolarmente adatta per lesioni di piccole dimensioni e superficiali, localizzate su viso, collo, tronco o arti.
Diatermocoagulazione: come si svolge?
La diatermocoagulazione è un trattamento ambulatoriale rapido, sicuro e poco invasivo, eseguito in sterilità da un dermatologo o chirurgo esperto. La procedura si svolge solitamente in quattro fasi principali, dalla valutazione iniziale alla medicazione finale.
Valutazione preliminare
Prima dell’intervento, il medico:
- esamina attentamente la lesione cutanea per accertarne la natura benigna e l’indicazione al trattamento;
- raccoglie informazioni cliniche su patologie in corso, terapie farmacologiche, eventuali allergie o dispositivi impiantati (come un pacemaker, che può controindicare la procedura);
- spiega al paziente la modalità del trattamento e le principali regole post-procedura.
Preparazione e anestesia locale
La cute viene detersa e disinfettata con soluzione antisettica. Nella maggior parte dei casi, si utilizza una anestesia locale tramite iniezione o crema anestetica, al fine di garantire il massimo comfort. Per lesioni molto piccole o superficiali, può bastare il raffreddamento della zona o non essere necessaria alcuna anestesia.
Coagulazione o rimozione della lesione
Il dermatologo utilizza un apparecchio chiamato elettrobisturi o diatermocoagulatore, collegato a:
- un elettrodo attivo (a punta, ansa o lama) che sfiora o tocca la lesione da trattare;
- una piastra di ritorno posta sul corpo del paziente per completare il circuito elettrico.
La corrente elettrica ad alta frequenza genera calore controllato, che:
- vaporizza e coagula le cellule del tessuto da rimuovere;
- sigilla i vasi sanguigni, riducendo il sanguinamento e il rischio di infezione;
- sterilizza localmente il campo, favorendo una guarigione rapida.
La procedura dura generalmente 5-15 minuti, a seconda della dimensione e del numero delle lesioni trattate.
Medicazione e indicazioni post-trattamento
A fine seduta, la zona viene detersa e coperta con una garza sterile o un cerotto protettivo. Si forma solitamente una piccola crosticina bruna o scura, che cadrà spontaneamente entro una o due settimane, lasciando una pelle liscia e rosea.
Per una corretta guarigione, il medico consiglia di:
- non rimuovere o grattare la crosta;
- applicare una crema lenitiva o antibiotica secondo prescrizione;
- evitare bagni in immersione, piscine o saune fino alla completa caduta della crosta;
- proteggere la cute dal sole e dai raggi UV per almeno 3–4 settimane dopo il trattamento.
La guarigione è in genere completa entro 7-14 giorni senza necessità di controllo, salvo specifica indicazione del dermatologo. In caso di più lesioni o aree sensibili, il trattamento può essere ripetuto in più sedute per garantire risultati ottimali e la massima sicurezza.
Diatermocoagulazione: i benefici
- Procedura rapida e poco invasiva.
- Eccellente effetto emostatico (riduce il sanguinamento).
- Cicatrizzazione veloce e buon risultato estetico.
- Possibilità di trattamento in un’unica seduta.
Diatermocoagulazione: le domande più comuni (FAQ)
- Cos’è la diatermocoagulazione? È una procedura ambulatoriale dermatologica che utilizza corrente elettrica ad alta frequenza per coagulare o rimuovere piccole lesioni cutanee come fibromi, verruche o angiomi.
- La diatermocoagulazione è dolorosa? No. Si esegue con anestesia locale o con una pomata anestetica; il paziente avverte solo una leggera sensazione di calore.
- Quanto dura la procedura? In genere dai 5 ai 15 minuti, a seconda della zona trattata e del numero di lesioni da rimuovere.
- Quali lesioni si possono trattare? Verruche, fibromi penduli, condilomi, cheratosi seborroiche, angiomi rubino, iperplasie sebacee e piccoli nevi superficiali.
- È necessaria una preparazione particolare prima del trattamento? No, basta presentarsi con la pelle detersa e senza creme o trucco. Il dermatologo valuterà eventuali controindicazioni.
- Serve il ricovero in ospedale? Assolutamente no. È una procedura ambulatoriale, con dimissione immediata dopo il trattamento.
- Come appare la pelle subito dopo? L’area può presentare arrossamento o una piccola crosticina, che cadrà spontaneamente entro 510 giorni.
- Posso lavarmi dopo il trattamento? È consigliato evitare il contatto diretto con acqua o saponi sulla zona trattata per le prime 24 ore; poi si può detergere delicatamente.
- C’è rischio di cicatrice? È raro. Se il trattamento è superficiale e l’area viene protetta dal sole, la guarigione è solitamente perfetta.
- Posso espormi al sole dopo la diatermocoagulazione? No. È necessario evitare l’esposizione solare o le lampade UV per almeno 23 settimane e usare crema solare alta.
- Ci sono controindicazioni? Sì. Non si esegue in gravidanza, nei pazienti con pacemaker o dispositivi elettronici impiantati, disturbi della coagulazione o infezioni cutanee attive.
- Possono esserci complicanze? Raramente. Si possono avere piccoli sanguinamenti, infezioni locali o alterazioni di pigmento; il rischio è minimo seguendo le indicazioni post procedura.
- Serve un controllo dopo il trattamento? Di solito no, ma il dermatologo può programmare una visita di controllo se sono presenti lesioni multiple o in caso di fenomeni irritativi.
- Si può trattare più di una lesione nella stessa seduta? Sì, purché siano di piccole dimensioni; il medico può decidere di suddividere il trattamento in più sedute per migliorare il comfort.
- Chi esegue la diatermocoagulazione in Auxologico? Medici specialisti in dermatologia e chirurgia ambulatoriale, in ambienti sterili attrezzati presso le sedi Auxologico di Milano, Meda, Como, Pioltello e Verbania .
La Chirurgia generale di Auxologico
In Auxologico la diatermocoagulazione viene eseguita in regime ambulatoriale, in sedi dotate di chirurgia ambulatoriale. È possibile prenotare una valutazione dermatologica e chirurgica preliminare.
La diatermocoagulazione è una tecnica sicura, efficace e mininvasiva. Quando viene eseguita da un esperto, in ambiente sterile, garantisce risultati eccellenti sia dal punto di vista terapeutico sia estetico, con tempi di recupero molto brevi.
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