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Ricerca sulla SLA: Riconoscimento Internazionale al Prof. Silani

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Pubblicato il 24/11/2025

Il Prof. Vincenzo Silani di Auxologico premiato allo Houston Methodist Hospital per la ricerca sulla SLA e per l’impegno clinico e scientifico nel trattamento della malattia.

Ricerca sulla SLA, il riconoscimento al prof. Vincenzo Silani allo Houston Methodist Hospital

In uno dei “templi” della neurologia mondiale, lo statunitense Houston Methodist Hospital, lo scorso 21 novembre si è celebrato il 20mo anniversario delle “Peggy e Gary Edwards Distinguished ALS Lectures”, intese a riconoscere l’ eccezionale contributo di medici nel combattere ed alleviare la gravità della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) nel mondo. Lo Houston Methodist Hospital, Neurological Institute con il Prof. Stanley H. Appel hanno conferito quest’ anno l’ ambito premio al Prof. Vincenzo Silani ed ai prof. Seung Hyun Kim di Seoul, Sud Corea e al prof. Weidong Le, Zhejiang, Cina, tutti formatisi nel Medical Center di Houston.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica


Le parole del prof. Silani: un riconoscimento che valorizza Auxologico

ricercatori sla

“L’importante riconoscimento - conferma il Prof. Vincenzo Silani, Direttore Dipartimento di Neuroscienze di Auxologico e professore onorario di Neurologia all’Università di Milano - mi ha riportato laddove mi sono formato negli anni giovanili per invito del mio Maestro prof. Stanley H. Appel che tanto ha contribuito alla mia formazione non solo di neurologo ma soprattutto di ricercatore. Accanto agli amici di sempre, in uno dei più prestigiosi ospedali del mondo, in una ricca compagine di pubblico e di ricercatori si è consumato un evento storico. Ciascuno ha descritto i risultati conseguiti nel rispettivo paese nel corso della carriera. Per quanto riguarda l’ Italia, ho avuto così modo di esprimere gli ambiti riconoscimenti raggiunti presso l’Auxologico Irccs che oggi vanta un Centro dedicato alla SLA riconosciuto nel mondo”.

Chi è il Prof. Silani


Ricerca scientifica, biomarcatori e genetica: i progressi ottenuti

“Alla presa in carico del paziente e del caregiver - continua il Prof. Vincenzo Silani - si accompagna infatti una intensa attività di laboratorio che nell’ ambito di collaborazioni internazionali ha contribuito a scoprire nuovi geni, identificare biomarcatori e studiare cellule staminali ottenute dal paziente e differenziate a motoneurone, fornendo modelli di studio per comprendere la patogenesi della malattia. Il tutto sempre mirato ad identificare la terapia risolutiva della SLA. L’ Istituto Auxologico ha anche contribuito a definire i disordini cognitivi e comportamentali dei pazienti affetti da SLA aprendo nuove strade interpretative sulla patologia. I riconoscimenti per questa lunga e dedicata operazione non sono mancati nel tempo ma primo tra tutti la crescita delle nuove generazioni dedicate allo studio della malattia. Il prof. Nicola Ticozzi, la Prof.ssa Antonia Ratti, la Dott.ssa Barbara Poletti, il Dott. Federico Verde accanto alla Dott.ssa Claudia Morelli, alla Dott.ssa Patrizia Bossolasco, al Dott. Alberto Doretti e non ultimo al Dott. Luca Maderna rappresentano con molti altri giovani la proiezione futura di un nobile impegno”.


Formazione, collaborazione internazionale e Scuola di Neurologia

“La continuità tra Istituto Auxologico e Methodist Hospital di Houston - precisa il Prof. Silani - si è ulteriormente arricchita con un confronto con gli Specializzandi in Neurologia che hanno potuto così apprendere come i nostri Specializzandi vengono formati alla Scuola di Milano”.


Diagnosi pre-clinica e Brain Health Center dedicato alla SLA

“Il tema della mia presentazione - continua il Prof. Silani - si è centrato sulla diagnosi pre-clinica della malattia per avviare nel futuro le terapie in fase più precoce possibile. Il disegno di un Brain Health Center dedicato anche alla SLA che complementi quanto già avviato in Istituto per le demenze è stato dettagliato con particolare riguardo alla identificazione dei pazienti geneticamente mutati e al riconoscimento di biomarcatori precoci per definire lo stadio pre-clinico di malattia. Alcuni fattori di rischio sono stati già identificati e tra quelli protettivi appare l’ obesità, di cui l’ Istituto Auxologico vanta vasta esperienza“.


Un legame consolidato con Houston e nuove prospettive internazionali

“L’appuntamento in Houston – conclude il Prof. Silani – rimane un evento memorabile che riconosce una tradizione, una dedizione, brillanti risultati aprendo canali collaborativi con Cina e Corea, siglati da una comune matrice formativa. Al Prof. Stanley H. Appel, che più volte ha visitato Milano, il riconoscimento di avere posto le fondamenta di una Scuola a Milano come nel mondo”.


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