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Il Prof. Luca Persani premiato dalla British Thyroid Association per i contributi sulla cura della tiroide

Pubblicato il 25/11/2020 - Aggiornato il 27/11/2020

Il Prof. Luca Persani (Direttore U.O. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo - Auxologico San Luca) è stato insignito della medaglia della British Thyroid Association per il George Murray Lecture Award 2020.

Il Prof. Persani è stato intervistato e ha raccontato del riconoscimento che gli è stato conferito.

1. NELL'ELENCO DI NOMI MOLTO PRESTIGIOSI INTERNAZIONALI DELLA GEORGE MURRAY LECTURE CI SONO SOLO 4 ITALIANI E LEI È UNO DI QUESTI. COSA RAPPRESENTA QUESTO TRAGUARDO E QUALI SONO LE MOTIVAZIONI?

Sì, è un vero onore! George Murray è stato un pioniere nel trattamento dell'ipotiroidismo e il premio a lui intestato è conferito annualmente a studiosi di tutto il mondo che nel corso dei loro studi hanno dato dei contributi significativi per l'avanzamento delle conoscenze e delle cure delle malattie tiroidee.

Questo premio riconosce il lavoro eccellente condotto nel corso degli ultimi trent'anni dal gruppo milanese che ho il privilegio di rappresentare. 

Una volta ricevuta la notizia del premio da parte del Presidente della British Thyroid Association, sono andato a vedere la lista dei ricercatori premiati prima del sottoscritto.

Questo premio è stato assegnato a illustri tiroidologi di tutto il mondo e sono 4 Italiani prima del sottoscritto, Aldo Pinchera, Paolo Beck-Peccoz, Massimo Santoro, Luigi Bartalena.

Entrare in una lista di nomi così prestigiosi mi riempie d’orgoglio che desidero condividere con i numerosi (oltre 50) collaboratori in Italia e all'estero che nel tempo hanno contribuito allo sviluppo di queste ricerche e al loro successo: senza di loro non sarebbe stato possibile raggiungere questo traguardo.

Ritengo opportuno in questa occasione ricordare e ringraziare in modo particolare i miei maestri (professori Faglia e Beck-Peccoz) che mi hanno cresciuto, ispirato e instillato la passione necessaria per potere svolgere il lavoro di ricerca e poi mi hanno avviato verso la carriera universitaria.

2. COME COMMENTA QUESTO PRESTIGIOSO PREMIO, VUOLE DIRE QUALCOSA ANCHE RIGUARDO I SUOI COLLABORATORI, IL SUO TEAM DI RICERCA?

Desidero sottolineare l’importante contributo nel corso di oltre 20 anni della Prof. Laura Fugazzola, con particolare expertise nelle ricerche riguardo i tumori della tiroide e l’ipotiroidismo congenito e la sua abile e illuminata gestione del Centro di Eccellenza dedicato alla Patologia Tiroidea di Auxologico

Un pensiero particolare va anche al Prof. Marco Bonomi, con particolare expertise nelle ricerche riguardanti l’origine di forme rare di ipotiroidismo come quello di origine ipotalamo-ipofisaria. 

Sia Marco che Laura fanno tuttora parte del gruppo di ricerca che ho il privilegio di coordinare in Auxologico e che è costituito da una serie di collaboratori che continuano nel tempo a portare avanti le ricerche in maniera entusiasta nonostante le risorse limitate e le difficoltà economiche tipiche di questo mondo in Italia.

Grazie al lavoro sono state imbastite collaborazioni con importanti gruppi a livello nazionale e internazionale e sono stati messi a punto approcci e strumenti innovativi.

Vorrei infine sottolineare l’importante contributo di ricercatori che sono andati a proseguire il loro percorso formativo e professionale all’estero e diversi di loro occupano attualmente importanti posizioni in prestigiosi centri di ricerca, come il Prof. Calebiro all’Università di Birmingham o la Dott.ssa Porazzi all’Università della Pennsylvania o il Dott. Antonica, passato da Bruxelles e Oxford e ora titolare di un grant europeo presso l’Università di Trento.

3. COSA RAPPRESENTA QUESTO RICONOSCIMENTO PER LA RICERCA BIOMEDICA ITALIANA E PER AUXOLOGICO?

Questo riconoscimento sottolinea ancora una volta come il mondo della ricerca scientifica in Italia sia di elevato livello nonostante i fondi di ricerca siano di diversi ordini di grandezza inferiori rispetto a quelli che sono distribuiti alle strutture e ai gruppi di ricerca internazionali con cui siamo in competizione.

Inoltre, questo viene sicuramente premiato dall’elevato livello della ricerca endocrino-metabolica in Auxologico, uno dei pilastri insieme alla cardiologia e la neurologia per questo Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

Per questo, desidero ricordare il grande supporto ricevuto nel corso di 30 anni dalle Direzioni Generale e Scientifica di Auxologico e in particolare dal compianto Prof. Alberto Zanchetti che ha creduto fortemente nella crescita del piccolo gruppo di 3 persone che nel 1994 afferiva al Laboratorio di Ricerche Endocrinologiche, diretto originariamente dal Prof. Faglia e situato presso l'IRCCS Auxologico Ariosto, e che ora conta più di 15 ricercatori fra personale IRCCS e dell'Università degli Studi di Milano, presso la sede di Cusano Milanino.

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Il Centro Tiroide di Auxologico si avvale di un’équipe altamente specializzata che è in grado di accogliere e soddisfare tutte le richieste diagnostiche e terapeutiche relative alle malattie benigne e maligne della tiroide di pazienti da 1 anno di età fino all’età anziana.

Gli specialisti del Centro Tiroide utilizzano strumenti e tecnologie d’avanguardia come le nuove terapie mediche antineoplastiche e le tecniche interventistiche mini-invasive (ablazione e alcolizzazione dei noduli tiroidei), e test molecolari e genetici in grado di predire la prognosi di determinate malattie o individualizzare le terapie, in modo da renderle più efficaci.