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QT Lungo: Riconoscimento Mondiale alla Cardiologia di Auxologico

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Visita Cardiologica - Aritmia Genetica

Pubblicato il 21/11/2025

Il Prof. Peter Schwartz e la Prof.ssa Lia Crotti di Auxologico citati tra i principali punti di riferimento globali per la Sindrome del QT Lungo.

Un riconoscimento storico per la cardiologia italiana

Il New England Journal of Medicine, la più importante rivista di medicina al mondo, designa il Centro delle Aritmie di Origine Genetica di Auxologico come quello di maggiore esperienza mondiale sulla Sindrome del QT Lungo assieme alla celebre Mayo Clinic statunitense.


Il traguardo raggiunto dal Prof. Peter Schwartz e dalla Prof.ssa Lia Crotti

È un riconoscimento che entrerà nella storia della medicina, un traguardo importante per Peter Schwartz, direttore del Centro per lo Studio e la Cura delle Aritmie Cardiache di Origine Genetica e del Laboratorio di Genetica Cardiovascolare di Auxologico, che per una intera vita si è speso per la ricerca e la cura della Sindrome del QT Lungo (LQTS), e per la Prof.ssa Lia Crotti, Direttore dell'Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica di Auxologico San Luca.

Questa malattia prende il nome da un particolare alterazione dell’elettrocardiogramma e si associa ad alterazioni del ritmo cardiaco che, in alcuni casi, sfociano in morte improvvisa anche al primo episodio. Sono a tutti noti infatti casi di giovani sportivi, che a seguito di uno sforzo o uno stress, perdono la vita repentinamente.

Il Centro Aritmie Genetiche


La review sul QT Lungo sul New England Journal of Medicine

Il New England Journal of Medicine, la più autorevole rivista mondiale di medicina, esce oggi con un articolo che passa in rassegna tutte le più importanti tappe storiche che hanno segnato lo studio di questa malattia fino ai giorni attuali, dal titolo “Long QT Syndrome” a firma del Prof. Peter J. Schwartz e della Prof.ssa Lia Crotti, direttore dell’UO di Riabilitazione Cardiologica di Auxologico San Luca di Milano e professore associato di Cardiologia all’Università di Milano-Bicocca.

Il Prof. Peter Schwartz è considerato da tempo il maggior esperto al mondo per la Sindrome del QT Lungo, di cui si occupa da oltre 50 anni. Lia Crotti collabora con Schwartz da oltre 25 anni.

Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica


Cos’è la Sindrome del QT Lungo secondo il Prof. Schwartz

"La Sindrome del QT Lungo», spiega Peter Schwartz, «è la prima causa di morte improvvisa sotto i 20 anni. È caratterizzata da una alterazione specifica dell'elettrocardiogramma (un allungamento dell'intervallo QT) e si manifesta con gravi aritmie che causano perdita di coscienza o arresto cardiaco soprattutto nei bambini o nei teenager (quelli che muoiono improvvisamente giocando a pallone, o nuotando, o al suono di una sveglia e per cui viene spesso erroneamente scritto “ha avuto un infarto”).
È una malattia genetica e quindi, una volta diagnosticata in uno dei suoi componenti, è importante studiare tutta la famiglia. La malattia, se non curata, comporta un rischio molto alto di aritmie fatali, ma per fortuna le terapie esistenti sono estremamente efficaci e hanno ridotto il rischio di morte dal 50% di 50 anni fa a meno dell'1% attuale".

La Sindrome del QT Lungo


Il riconoscimento che certifica l’eccellenza italiana

Il New England Journal of Medicine è il più prestigioso giornale di medicina al mondo: la pubblicazione di una review su una data malattia, come quella uscita oggi, di fatto “certifica” che l'autore, o gli autori, ne è o ne sono i maggiori esperti.

Questa pubblicazione rappresenta un grande riconoscimento per la cardiologia italiana ed in particolare per il Centro delle Aritmie di Origine Genetica di Auxologico di Milano, indicato come quello di maggiore esperienza sulla Sindrome del QT Lungo al mondo insieme alla famosa Mayo Clinic americana.


Terapie attuali e nuove prospettive

La review pubblicata dal New England Journal of Medicine fornisce il quadro più avanzato per la gestione di questa non comune e pericolosa malattia.
In particolare, nel prevenire le aritmie più gravi viene segnalata la grande efficacia – anche per la miglior condizione di vita – della denervazione cardiaca simpatica di sinistra (un intervento effettuato in circa 50 minuti senza necessità di aprire il torace), in combinazione con i farmaci beta-bloccanti.

Data l’efficacia delle terapie attuali, viene anche indicato che il numero dei pazienti per cui è appropriato l'impianto di defibrillatore è molto limitato e lo stesso varrà, in futuro, per la terapia genica.


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