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Intelligenza artificiale: salvavita in caso di aritmie

Pubblicato il 19/11/2021

LE NUOVE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLA MEDICINA

È notizia recente che il cantautore milanese Eugenio Finardi, dopo essere stato colto da malore mentre si trovava all'aeroporto di Linate in partenza per un tour di concerti, si è reso conto che il suo cuore era in sofferenza: lo smartwatch che portava al polso segnalava infatti un'aritmia, più precisamente una fibrillazione atriale. Trasportato d'urgenza in ospedale è stato immediatamente assistito e curato.

Sempre più spesso le nuove tecnologie e l'Intelligenza Artificiale (AI) sono di supporto alla medicina

Il Prof. Peter Schwartz, Direttore del Centro Aritmie Genetiche di Auxologico, insieme al Prof. Hanno L. Tan del Dipartimento di Cardiologia Clinica e Sperimentale dell'Università di Amsterdam, in un editoriale pubblicato dall’European Heart Journal con il titolo “Sindrome del QT lungo, intelligenza artificiale e buon senso” scrivono:

«L'uso del termine AI è salito alle stelle negli ultimi anni ed è recentemente entrato anche nel campo delle aritmie cardiache. Queste applicazioni di intelligenza artificiale si basano in gran parte sull'analisi dei segnali che rappresentano l'attività elettrica cardiaca, in particolare l'ECG (elettrocardiogramma) e la fotopletismografia, quest'ultima utilizzata in dispositivi indossabili, inclusi orologi e smartphone».

E ancora, a conclusione del commento sulla dimostrazione del gruppo francese di Prifti e Salem di un metodo per l’identificazione precoce di un imminente rischio per una grave aritmia cardiaca:

«La possibilità che il rischio di aritmie potenzialmente letali possa essere ridotto coinvolgendo i pazienti nel monitoraggio del  proprio rischio con un dispositivo indossabile di facile utilizzo che utilizza l'intelligenza artificiale per rilevare i cambiamenti rivelatori dell'ECG in tempo utile affinché possano essere richiamati il loro medico e il fatto che il medico intraprenda le azioni salvavita appropriate potrebbero non appartenere più alla fantascienza».

Il Prof. Schwartz aggiunge: «Abbiamo iniziato, con Prifti e Salem, un progetto di validazione del loro metodo nei nostri pazienti con malattie genetiche a rischio di morte improvvisa e speriamo che questo possa rivelarsi un altro passo in avanti per la loro protezione».

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CENTRO ARITMIE GENETICHE

Il Centro Aritmie Genetiche di Auxologico è altamente specializzato nella ricerca e nella terapia delle forme di aritmie ereditarie (come Sindrome del QT lungoSindrome di Brugada, tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, cardiomiopatie) con particolare esperienza nella diagnostica clinico-strumentale e nella diagnostica genetica in ottica di prevenzione, ed è un punto di riferimento nazionale e internazionale per queste patologie. 

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LABORATORIO SPERIMENTALE RICERCHE ARITMIE CARDIACHE SU BASE GENETICA

L’attività di ricerca del Laboratorio ha come principale obiettivo lo studio e la prevenzione della morte cardiaca improvvisa. In particolare vengono studiate le basi genetiche di malattie aritmogene ereditarie che costituiscono la causa principale di morte cardiaca improvvisa nei giovani adulti (entro i 35 anni). 

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