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Tachicardia Ventricolare Polimorfa Catecolaminergica (CPVT)

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 Tachicardia Ventricolare Polimorfa Catecolaminergica (CPVT)
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A cura di

Prof. Peter J. Schwartz

Direttore Centro Aritmie Genetiche

Cos'è la CPVT?

La tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT) è un grave malattia aritmogena ereditaria caratterizzata da sincopi e arresto cardiaco indotti da esercizio fisico o da emozioni in assenza di anomalie cardiache strutturali. Durante un episodio si possono osservare all'ECG una tachicardia ventricolare bidirezionale o extrasistoli ventricolari polimorfe.

Sebbene rara, colpendo 1 individuo su 10.000, la CPVT può essere letale, in quanto può portare ad arresto cardiaco e morte cardiaca improvvisa al primo episodio.


I sintomi

L'esordio della CPVT si verifica generalmente nei bambini e nei giovani adulti, con un'età media di insorgenza dei sintomi intorno agli 11 anni. Il sintomo clinico più comune alla presentazione è la sincope, seguita da arresti cardiaci abortiti o morte improvvisa. Dopo un episodio iniziale, il test da sforzo è il principale strumento diagnostico nella CPVT insieme all’analisi genetica.


La terapia

La terapia include:

  • i beta-bloccanti (nadololo e propranolo);
  • la flecainide;
  • la denervazione cardiaca simpatica di sinistra;
  • l’impianto del defibrillatore.

L’uso del defibrillatore dovrebbe essere limitato il più possibile perché il dolore e lo spavento causati dagli shock spesso inducono devastanti storm aritmici. Per questa ragione, la terapia preferibile è la combinazione beta-bloccanti più denervazione cardiaca simpatica di sinistra, eventualmente con l’aggiunta di flecainide.


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