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Impianto Loop Recorder

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Pubblicato il 09/03/2017 - Aggiornato il 24/11/2025

Il loop recorder, un registratore impiantabile di eventi cardiaci, è uno strumento diagnostico che consente il monitoraggio continuo del ritmo cardiaco nei pazienti con sintomi o sospette aritmie non documentate.

Dott. Giovanni Battista Perego

Direttore U.O. Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) - Auxologico San Luca

Direttore U.O. Pronto Soccorso ad indirizzo cardiologico - Auxologico San Luca

Direttore Centro Aritmie

Loop Recorder: cos'è e quando è indicato

Il Loop Recorder è un piccolo dispositivo che serve a registrare in modo continuo l’attività elettrica del cuore per lunghi periodi di tempo, fino a diversi anni. È indicato nei pazienti con sintomi inspiegati (sincopi, capogiri, palpitazioni), in caso di aritmie sospette non documentate, o per il monitoraggio prolungato dopo uno stroke criptogenico, cioè un ictus di causa non identificata.

Viene inoltre utilizzato per il controllo di pazienti affetti da patologie associate a un aumentato rischio di aritmie, come alcune cardiomiopatie o canalopatie. L’obiettivo è rilevare o escludere la presenza di disturbi del ritmo cardiaco responsabili dei sintomi o degli eventi clinici.


Come avviene l’impianto del dispositivo

Il dispositivo, grande poco più di una chiavetta USB, viene inserito sotto la cute del torace in anestesia locale. La procedura dura pochi minuti e comporta solo una piccola incisione cutanea di circa 1 cm.

Una volta impiantato, il Loop Recorder registra automaticamente le anomalie del ritmo cardiaco o quelle segnalate dal paziente tramite un telecomando portatile. I dati vengono inviati in tempo reale al centro di monitoraggio tramite un sistema di telemedicina, che consente di rilevare tempestivamente eventuali aritmie significative. Il dispositivo può rimanere in sede per alcuni anni e viene rimosso una volta raggiunta la diagnosi o completato il periodo di osservazione programmato.


Rischi, benefici e possibili alternative

L’impianto è una procedura minimamente invasiva e molto sicura, con rari casi di infezione o irritazione locale. I benefici includono un’elevata capacità diagnostica e la possibilità di documentare aritmie anche molto rare o transitorie. Le alternative consistono in monitoraggi esterni di breve durata, utili ma meno efficaci nei casi di sintomatologia sporadica.


Come si accede alla procedura

L’impianto viene eseguito dopo valutazione specialistica aritmologica, che stabilisce l’indicazione in base ai sintomi, alla storia clinica e agli esami precedenti. Il paziente viene poi seguito tramite telemonitoraggio remoto, che consente il controllo continuo del dispositivo senza necessità di visite frequenti.


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