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Rieducazione logopedica della deglutizione, assistita da elettrostimolazione [Vitalstim™]

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Pubblicato il 08/03/2017 - Aggiornato il 02/11/2022

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Prof. Luigi Tesio

Direttore Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative

CHE COS'È LA DISFAGIA?

Deglutire alimenti e farmaci, solidi e liquidi, sembra l’attività più naturale: già alla nascita la nutrizione richiede l’integrità di questo meccanismo.

Eppure questa è una funzione neuromotoria molto complessa che si può alterare nelle più varie patologie: fra quelle neurologiche (che non sono le sole) nell’adulto vanno citate almeno ictus, morbo di Parkinson, demenze, sclerosi multipla.

In tutti questi casi si può determinare (spesso in modo insidioso) una disfagia.

Quali conseguenze può avere?

Le conseguenze possono essere molto gravi: dalla malnutrizione (per impossibilità di deglutire alcuni tipi di alimenti), a gravi infezioni polmonari per l’erroneo indirizzamento del cibo verso trachea e polmoni invece che verso esofago e stomaco.

Come tutte le funzioni che integrano attività nervosa e muscolare in caso di alterazione possono essere utili diverse forme di esercizio terapeutico condotto dal logopedista.

Accanto ai tradizionali esercizi è possibile affiancare una particolare forma di elettrostimolazione, nota come Vitalstim.

ELETTROSTIMOLAZIONE VITALSTIM: COME FUNZIONA

L’elettrostimolazione in generale  consiste nell’indurre una contrazione muscolare attraverso elettrodi posti sulla cute. Nel caso del Vitalstim gli elettrodi sono applicati al collo, sulla sua superficie anteriore in prossimità della mandibola.

Lo stimolo è costituito da serie di impulsi del tutto indolori e che inducono una sensazione locale di lieve formicolio. I parametri elettrici possono essere modificati in modo da indurre contrazioni di muscoli deglutitori (quelli del faringe) più o meno profondi.
Di regola si utilizzano stimoli ai quali si può sovrapporre l’attività volontaria che ne risulta facilitata.

Il logopedista chiede al paziente di effettuare dei movimenti con le labbra o con  la lingua, o di compiere interi movimenti di deglutizione. Le sensazioni che sono indotte dagli stimoli e dalla contrazione muscolare facilitano lo sforzo deglutitorio e “ricordano” al cervello come accedere al controllo di questa muscolatura che di solito viene reclutata in modo automatico.

La tecnica, quindi, non è soltanto sostitutiva di una insufficiente forza di contrazione ma induce apprendimento.

A QUALI CASI SI APPLICA?

Lo stimolatore viene applicato nel contesto di sedute di riabilitazione della deglutizione condotte dal logopedista e della durata di circa 30 minuti.

In casi di deficit della deglutizione molto gravi o di scarsa capacità di collaborazione del paziente è possibile  che il trattamento consista nella sola applicazione di elettrostimolazione. 

QUALI CONTROINDICAZIONI VI SONO?

Sostanzialmente nessuna a parte la consueta controindicazione in caso di presenza di dispostivi elettro-sensibili impiantati (pace-maker, pompe infusionali, ecc.)


RIABILITAZIONE IN AUXOLOGICO

Presso gli Ambulatori di Auxologico CapitanioAuxologico PioltelloAuxologico Procaccini si accede a programmi diagnostici e riabilitativi ambulatoriali coordinati all’interno di un progetto riabilitativo individuale.

L’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria di Auxologico, dedicata prevalentemente a pazienti affetti da importanti deficit conseguenti a malattie neurologiche acute, a postumi di interventi neurochirurgici, o ad aggravamenti di deficit conseguenti a malattie neurologiche croniche, è accessibile in convenzione con il SSN, sia in regime di solvenza privata o tramite copertura assicurativa.

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