Prolasso: la testimonianza positiva di Tatiana
Pubblicato il 02/12/2025 - Aggiornato il 11/12/2025
Non siamo noi a cercare i problemi, sono loro a trovare noi. La prima visita proctologica l’ho fatta tenendo una sottoveste bianca per pudore. In Auxologico ho trovato professionisti delicati e un’atmosfera accogliente che mi hanno permesso di spostare la mia attenzione dall’imbarazzo all’importanza di curarmi. Le donne che soffrono, come è capitato a me, devono ricordare che non sono particolari, i medici vedono casi come il nostro tutti i giorni e siamo tutti umani.
Tatiana, 84 anni, e una carriera lunga 40 anni come professoressa universitaria. Grazie alla sua umanità e alla sua profonda cultura ha scelto di condividere la sua esperienza con una patologia molto intima come il prolasso. Per aiutare donne e uomini che soffrono come è successo anche a lei. In Auxologico, nelle mani del Dott. Andrea Galli, Responsabile Centro Chirurgia Coloproctologica e del Centro Chirurgia Mini Invasiva - Laparoscopica di Auxologico Capitanio, Tatiana ha trovato le cure che stava cercando e ora vive una vita serena e senza dolore.
Il prolasso rettale consiste nello scivolamento verso l’esterno del retto, cioè la porzione terminale dell’intestino. Le cause includono:
- indebolimento dei muscoli pelvici, spesso per età, gravidanze, parti vaginali;
- stitichezza cronica;
- sforzi ripetuti;
- patologie neurologiche;
- ereditarietà.
Con oltre 500 interventi chirurgici all’anno Auxologico è leader nella gestione delle patologie ano-rettali per le tecnologie avanzate che utilizza, per l’équipe multidisciplinare dedicata, per il costante aggiornamento scientifico e, fondamentale, per l’assistenza completa: dalla diagnosi precoce al follow-up post-operatorio.
Sentivo di avere la pancia sempre gonfia e avevo difficoltà ad evacuare ma pensavo di avere la situazione sotto controllo perché dieci anni prima ero stata operata per un polipo. Credendo si trattasse della stessa situazione ho aspettato troppo tempo e con soluzioni fai da te le mie condizioni sono precipitate.
A causa dell’attesa e di un apparentemente innocuo infuso di zenzero, troppo abbondante, e limone, troppo acido, l’infiammazione dell’intestino di Tatiana sfocia in un prolasso. Il Dott. Galli le consiglia un intervento chirurgico in laparoscopia: sia l’intervento sia la degenza in Auxologico Capitanio hanno un buon esito. La ripresa è veloce e la convalescenza dura pochi giorni. A sette mesi dall’operazione Tatiana si sente bene ed è felice di aver affrontato e risolto la patologia di cui soffriva.
La chirurgia laparoscopica consiste nell’eseguire un intervento attraverso piccoli fori di 0,5–1 cm, nei quali vengono introdotti una telecamera ad alta definizione collegata a un monitor, che consente una visione ingrandita dell’interno dell’organo e strumenti chirurgici sottili e precisi utilizzati dal chirurgo per operare in modo mininvasivo. Questa tecnica è anche definita “chirurgia gentile”, perché riduce lo stress chirurgico e favorisce una più rapida guarigione.
Prevenire è meglio che curare. Nessuno è stato programmato per vivere fino a 90 anni, dopo i 70 anni come le vecchie macchine iniziamo ad avere parti di noi da “aggiustare”. E poi le donne che partoriscono anche… Perciò bisogna pensare che queste cose ci succedono perché siamo ancora vivi e affidarsi ai dottori per farsi curare.
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Qui hanno trovato diagnosi precise, cure efficaci, e hanno ricevuto l’aiuto che stavano cercando per cambiare in meglio il loro stile di vita.
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