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Laserterapia

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Laserterapia lesioni regmatogene retiniche

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Pubblicato il 07/03/2017 - Aggiornato il 23/04/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

La laserterapia è un tipo di trattamento di fisioterapia che  permette di trattare un ampio spettro di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e cutaneo facilitandone la guarigione e in assenza di particolari controindicazioni e rischi per il paziente. Vediamo come funziona.

Prof. Luigi Tesio

Fisiatra, Direttore del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative

Che cos'è la laserterapia?

La laserterapia è una terapia fisica che applica al corpo umano una particolare forma di emissione elettromagnetica (luce infrarossa). Il termine LASER sta infatti per Light Amplification Through the Stimulated Emission of Radiation: amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di radiazioni. Si tratta di una particolare forma di emissione elettromagnetica (di regola nello spettro visibile, dal rosso al viola), ma anche in quello non visibile infra-rosso.

La luce laser ha diverse caratteristiche: di particolare rilievo la “monocromaticità” (ovvero la luce  contiene un solo “colore” puro); la brillanza (ovvero la forte concentrazione energetica) e la unidirezionalità (la capacità di far divergere molto poco i suoi raggi: come dimostra la comune esperienza di un “puntatore” laser per presentazioni congressuali).

A cosa serve e per quali condizioni è indicata?

Vi sono studi che suggeriscono diverse azioni:

  • stabilizzazione di membrane di cellule che rilasciano sostanze infiammatorie
  • blocco di conduzione di fibre nervose che generano sensazioni dolorose
  • attivazione metabolica di cellule riparative.

In particolare le patologie che possono giovare da questa tecnica sono:

  • patologie muscolo-tendinee di origine traumatica come tendiniti, “strappi” muscolari, distorsioni legamentose
  • artralgie di varia natura sia reumatica che degenerativa
  • ferite a lenta guarigione, piaghe e ulcere di ridotta superficie

Come si svolge la laserterapia?

Il paziente viene posizionato seduto o sdraiato per permettere al terapista di trattare la parte del corpo interessata dal dolore/disturbo. Il terapista, tramite un manipolo tenuto a breve distanza dalla cute, proietta un raggio piuttosto focale (l’area trattata è di pochi centimetri quadrati) di luce infrarossa che viene erogata con modalità pulsata. 
La profondità di penetrazione è nell’ordine di un paio di centimetri.
Il trattamento dura circa 10 minuti e di regola si prescrivono 6 sedute, con cadenza quotidiana.

Quali tipologie di laser ci sono?

In fisioterapia si utilizzano laser a bassa o media potenza, ovvero privi della capacità lesiva che devono avere invece i laser chirurgici. Tipicamente i laser fisioterapici emettono luce nello spettro rosso o infrarosso.

La laserterapia utilizzata in Auxologico è del tipo “Neodimio-YAG” o “Nd-YAG”. È una strumentazione laser moderna che eroga un fascio di luce infrarossa a bassa potenza (lunghezza d’onda di 1064 nano-metri) che agisce attraverso meccanismi biologici non-termici studiati e applicati da anni con documentata efficacia. In pratica un manipolo tenuto a breve distanza dalla cute proietta un raggio piuttosto focale (l’area trattata è di pochi centimetri quadrati) di luce infrarossa (lunghezza d’onda di 1064 nano-metri), erogata con modalità pulsata.

Proprio perché non-termica, questa laserterapia è applicabile anche in fase acuta, tipicamente dopo traumi muscolo-articolari. L’azione rigenerativa lo rende indicato anche nel trattamento di piaghe e ulcere a lenta guarigione.


Vantaggi ed effetti collaterali della laserterapia

La laserterapia permette di trattare un ampio spettro di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e cutaneo facilitandone la guarigione e in assenza di particolari controindicazioni e rischi per il paziente.

La laserterapia Nd-YAG, non avendo effetti termici e non generando campi elettromagnetici di potenza rilevante, non ha le tipiche controindicazioni delle altre terapie fisiche (rischi di surriscaldamento di tessuti o impianti metallici o di malfunzionamento di dispositivi elettrici intracorporei).

Il paziente non ha alcuna sensazione né di dolore, né di calore

Sono da evitare il trattamento di cute dove siano presenti nei (il cui colore li rende capaci di alti assorbimenti luminosi) e l’esposizione dell’occhio, sia del paziente (che indossa particolari occhiali protettivi) sia dell’operatore, per il rischio di lesione retinica. Per questo motivo durante la seduta si utilizzano dei particolari occhiali e i locali di laserterapia sono soggetti a particolari norme, in particolare non devono avere superfici riflettenti.

Dopo quanto si possono ottenere dei risultati con la laserterapia?

L’efficacia della laserterapia si valuta abitualmente nelle prime settimane successive al termine del trattamento. La metodica infatti trasferisce energia fisica ai tessuti sofferenti favorendo la stabilizzazione delle membrane delle cellule che rilasciano sostanze infiammatorie, bloccando la conduzione di fibre nervose che generano sensazioni dolorose e attivando dal punto di vista metabolico le cellule riparative di quello specifico tessuto. Saranno poi i meccanismi riparativi del corpo a completare successivamente la guarigione.


Laserterapia in Auxologico

La riabilitazione in Auxologico è condotta applicando un programma articolato di interventi, tra i quali può rientrare anche la laserterapia. 
A seconda della condizione clinica del paziente, il percorso riabilitativo individuale può essere effettuato in ambulatorio, in diverse sedi del territorio (Milano, Pioltello), o  in regime di degenza ospedaliera presso l'Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria di Auxologico dell'Ospedale Auxologico Capitanio di Milano

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