Allenamento cardiomotorio: il potenziamento su misura per la salute del tuo cuore
Pubblicato il 25/09/2025 - Aggiornato il 01/12/2025
Dopo sei mesi di ospedale, dal 2023 ad oggi ho lavorato per rimettermi in piedi. Adesso sto bene. Faccio i controlli di routine ma non mi lamento.
Angelo è sempre stato “in forma”, termine generico che si usa per indicare una persona con un fisico snello e scattante. D’inverno sciava, negli altri mesi alternava qualche vasca in piscina a delle gite in moto. Fino ai 50 anni non aveva mai sentito il peso del tempo dedicato al lavoro: alle 8:30 saracinesca alzata e banco pronto per accogliere i clienti nel suo negozio di cartoleria per l’ufficio; pomeriggio nel proprio studio di commercialista per portare avanti l’attività di revisore dei conti. Le giornate duravano fino alle 20:00 e oltre. Un giorno però, mentre sta lavorando, sente uno strano dolore al petto e saggiamente si reca al pronto soccorso più vicino per controllare lo stato del suo cuore. Viene ricoverato e da quel momento inizia un lungo percorso che lo vedrà operato, in coma farmacologico, in terapia intensiva e infine trasferito nel Unità Operativa di Riabilitazione cardiologica, prima in regime di degenza e poi in regime di MAC (Macroattività Ambulatoriale Complessa), dell’ospedale Auxologico San Luca.
Quando mi hanno comunicato che mi avrebbero trasferito in Auxologico ho sentito che era arrivata la svolta. Stavo meglio, non riuscivo ancora a camminare ma deambulavo con il girello e cercavo di tenermi il più attivo possibile. Al San Luca ogni mattina il fisioterapista Giuseppe Branà veniva a prendermi in stanza, mi prendeva sottobraccio e mi portava in corridoio dove facevamo avanti e indietro pian pianino. Andavamo poi nella sala di fisioterapia, dove mi guidava negli esercizi appositamente studiati per me, finché in tre settimane mi ha quasi rimesso in piedi: riuscivo a camminare e procedere bene.
Una volta dimesso, Angelo si organizza in autonomia per continuare gli allenamenti in palestra. Elabora da solo le schede di esercizi da seguire per rafforzare gambe, braccia, spalle. Ci sono giorni in cui si guarda attorno in sala attrezzi e pensa di essere più fortunato degli altri, perché nonostante gli sfortunati eventi che l’hanno portato fin lì, lui sa di conoscere il suo stato di salute nel dettaglio, mentre le altre persone mettono alla prova il loro fisico senza sapere se qualche patologia sta avanzando.
Durante una visita di controllo ad Angelo viene presentata l’attività di Potenziamento cardiomotorio. La Dott.ssa Alessia Giglio, responsabile delle attività MAC, all'interno dell'U.O. di Riabilitazione cardiologica diretta dalla Prof.ssa Lia Crotti, gli spiega che il programma si rivolge alle persone che hanno subito eventi cardiovascolari acuti, come un infarto miocardico o interventi cardiochirurgici, ma anche a pazienti cardiopatici cronici o ad alto rischio cardiovascolare, come i pazienti obesi, diabetici o ipertesi. Angelo lascia la vecchia palestra per le sedute di Auxologico e sceglie di frequentarle due volte a settimana:
Mi sono iscritto al programma perché quando andavo in palestra da solo non riuscivo a capire quanto mettevo sotto pressione il cuore e quanto potevo spingere. Al San Luca invece mi dicono esattamente quando posso aumentare o diminuire lo sforzo. Oltre a sentirmi più sicuro perché sono costantemente controllato, il mio corpo ha risposto con risultati migliori. Mi hanno rimesso ancora più a nuovo.
Abbiamo chiesto ad Angelo cosa direbbe a chi ha vissuto un evento che ha sconvolto la vita, come è successo a lui, e deve prendere in mano una nuova quotidianità.
Si deve procedere per step. Quando ero allettato, in ospedale, avevo il braccio sinistro occupato dalla flebo; il braccio destro da una sonda; il petto coperto di elettrodi per il monitoraggio; il catetere. Mi sentivo come Frankenstein. Ogni volta che potevo fare a meno di un tubicino mi sembrava un miracolo. Poi sono sceso dal letto, poi mi hanno dimesso, dopo ancora ho iniziato gli allenamenti. Oggi sto bene e vado avanti.
Potenziamento cardiomotorio riabilitativo
Il Programma di Potenziamento CardioMotorio Riabilitativo di Auxologico è caratterizzato dalla possibilità, unica a Milano, di effettuare in totale sicurezza un'attività fisica personalizzata e monitorata. Il percorso si rivolge a pazienti cardiopatici come terapia post infarto e a pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
Il Programma si sviluppa attraverso una serie di sedute (se ne consigliano almeno 10), in un arco temporale definito. I singoli incontri si tengono all'interno di una sala attrezzata situata al secondo piano dell'Ospedale Auxologico San Luca di Milano. Qui, durante ogni sessione, i pazienti vengono costantemente monitorati dall'équipe composta da cardiologi, fisioterapisti e infermieri, per misurare i tempi, le prestazioni e i risultati ottenuti durante gli esercizi, che vengono svolti in totale sicurezza per il paziente.
Potenziamento cardiomotorio riabilitativo