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Rischio Sincope, l'importanza del monitoraggio della pressione

Pubblicato il 06/06/2023 - Aggiornato il 23/06/2023

In uno studio pubblicato sull'European Heart Journal è emersa la possibilità di individuare soggetti a svenimenti attraverso il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa (MAPA)

La sincope (anche detta svenimento) è un disturbo molto frequente caratterizzato da una perdita di coscienza improvvisa, di breve durata, a rapida risoluzione, che può colpire soggetti giovani e anziani, sani e malati. La sincope può essere provocata da diversi fattori che ne determinano la tipologia specifica.

Le sincopi riflesse (o neuromediate) sono legate a un transitorio “malfunzionamento” del sistema nervoso autonomo (quella parte del sistema nervoso svincolato dal controllo della nostra volontà), deputato alla regolazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. La sincope riflessa è la causa più comune di sincope che rappresenta fino al 60-65% dei casi.

La sincope riflessa è molto diffusa nella popolazione generale, con circa un individuo su tre che riferisce almeno un evento sincopale nella propria vita. Sebbene di origine benigna, la sincope riflessa è associata a un aumentato rischio di esiti avversi, tra cui lesioni gravi come trauma cranico e fratture. Le conseguenze sfavorevoli della sincope sono ancora più rilevanti per gli anziani, poiché le lesioni da caduta possono portare al ricovero in ospedale, alla mobilità ridotta e alla perdita di autonomia.

Infine, la sincope ricorrente ha un impatto sostanziale sul benessere e sulla qualità della vita degli individui, con conseguente ansia, limitazione dell'attività e interruzione delle attività lavorative. La conoscenza del meccanismo alla base della sincope riflessa è essenziale per prevenire le recidive e gli eventi avversi correlati.

Questo studio mostra l'utilità del monitoraggio della pressione arteriosa per identificare pazienti soggetti a sincope (G. Parati)

L'ipotensione (pressione bassa) gioca un ruolo importante nella maggior parte dei pazienti con sincope riflessa. Recentemente è stato suggerito che il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa (MAPA) possa fornire un prezioso contributo all'identificazione dell'ipotensione nei pazienti con sincope, anche in assenza di sintomi ipotensivi.

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Lo studio

In uno studio condotto da Auxologico e pubblicato dall’ “European Heart Journal”, è stato dimostrato che il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa delle 24 ore può offrire uno strumento utile per la rilevazione della suscettibilità ipotensiva nella sincope riflessa. «Questo lavoro pubblicato dal nostro gruppo del Centro Svenimenti e Cadute sulla più importante rivista di cardiologia nel mondo», spiega Gianfranco Parati, Direttore Scientifico di Auxologico, «mostra l’utilità del monitoraggio dinamico della pressione arteriosa non solo nella gestione dei pazienti con ipertensione arteriosa, ma anche per identificare i pazienti soggetti a sincope. Lo studio mostra che avere, durante una registrazione della pressione arteriosa per 24 ore, anche solo una o due misurazioni di pressione sistolica inferiori a 100 mmHg, rappresenta un rischio significativo di andare incontro a svenimenti e sincopi. Un modo quindi abbastanza semplice per identificare i pazienti più a rischio di svenimento, soprattutto tra quelli più fragili, in particolare gli anziani».

Leggi lo studio


Il Centro Svenimenti e Cadute di Auxologico

Il Centro Svenimenti e Cadute di Auxologico a Milano offre una presa in carico completa e specializzata dal primo inquadramento diagnostico fino all'individuazione della terapia più efficace e al monitoraggio nel tempo del paziente. È inserito all'interno del Dipartimento di Cardiologia di Auxologico e accreditato dal Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo studio della Sincope (GIMSI). È formato da un'équipe multidisciplinare di cardiologi, fisiatri, geriatri, e può disporre delle migliori tecnologie e dei più avanzati protocolli per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione degli eventi sincopali e delle patologie correlate, nonché della presenza di strutture specialistiche dell'Ospedale San Luca come il Laboratorio di Cateterismo e l'Unità di Terapia Intensiva Coronarica.

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