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Come distinguere le allergie dal Covid?

Pubblicato il 24/03/2020 - Aggiornato il 05/12/2022

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

I sintomi che accomunano Covid e allergia sono congiuntivite e tosse ma nelle forme allergiche non si ha la febbre.

Prof. Franco Capsoni

Direttore U.O. Immunologia, Allergologia e Reumatologia - Auxologico San Luca

Dott. Luca Catelli

Staff U.O. Immunologia, Allergologia e Reumatologia - Auxologico San Luca

Sintomi da allergie da polline e da Covid

Nel periodo primaverile le allergie da pollini colpiscono alcuni milioni di persone (tra il 10 ed il 20% dei cittadini).

In questo momento particolare in cui imperversa il Covid il sovrapporsi delle patologie allergiche potrebbe complicare alquanto la diagnosi.

I sintomi particolari dovuti alle allergie da pollini sono: raffreddore “acquoso” e lacrimazione profusa che non sono tipiche dell’infezione da Covid; mentre la congiuntivite e la tosse sono sintomi in comune.

Ma nelle forme allergiche non si ha la febbre che è invece quasi costante nell’infezione virale.

La mascherina chirurgica può diminuire l’inalazione di pollini e quindi diminuire i sintomi (i pollini sono più “grossi” dei virus).

Congiuntivite e Covid


L'asma

Va segnalato che allergia e asma non sono fattori predisponenti all’infezione da Covid, ma se si ha un’asma non controllata, una sovrainfezione sia di questo che di altri virus o da batteri può avere conseguenze anche gravi.

Le abituali terapie con antistaminici cortisonici nasali nelle forme rinitiche, opportunamente prescritte dagli allergologi, sono efficaci.

Il problema è che il 50% degli allergici sono anche asmatici e questi pazienti spesso non seguono adeguatamente le terapie suggerite dagli pneumologi e allergologi, o le sospendono quando pensano di stare bene e non hanno evidenti sintomi. 

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Posted by Istituto Auxologico Italiano on Monday, April 12, 2021

Ma è da ricordare che l’asma è una malattia cronica con una componente genetica e va quindi sempre adeguatamente trattata a seconda della gravità e dei valori della spirometria.

Nelle forme più lievi e in assenza di esposizione agli allergeni è possibile utilizzare spray cortisonici aggiungendo spray contenenti anche un broncodilatatore all’inizio delle allergie.

Purtroppo solo una piccola percentuale dei pazienti allergici segue correttamente queste direttive e quindi, in questo periodo di esposizione ad allergeni stagionali, ci potrebbe essere una maggior necessità di differenziare i sintomi dell’ allergia da quelli dell’ infezione da Covid o da altre infezioni virali più comuni e tutt’ora presenti da virus influenzale o da rinovirus.

La febbre: sintomo da Covid e non da allergia

Per concludere ricordiamo ancora che la febbre è solo da infezione, non da allergia e quindi rappresenta un sintomo importante nella diagnosi differenziale.

Ciò detto è sempre utile ricordare che esistono soggetti portatori del virus del tutto asintomatici. Questo ribadisce da un lato l’importanza di una corretta terapia per l’allergia e per l’asma allergico in particolare, dall’altro l’osservanza di tutte le norme comportamentali più volte segnalate dagli organi competenti per tutta la popolazione.

La mascherina e l'asma


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Il Servizio di Pneumologia di Auxologico, attivo nelle sedi di Lombardia e Piemonte, propone visite specialistiche ed esami diagnostici per valutare e curare le malattie respiratorie di adulti e bambini, dalle più comuni alle più complesse, come bronchite, raffreddore, influenza, asma, rinite insufficienza respiratoria, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), tubercolosi e altre. 

Il medico pneumologo si occupa anche di verificare la funzionalità polmonare attraverso esami come la spirometria, il test di broncodilatazione e altri. 

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