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Il nuovo Servizio di Geriatria di Auxologico Piancavallo

Pubblicato il 30/03/2022 - Aggiornato il 04/04/2022

La Dott.ssa Maria Carla Gandolfi entra in Auxologico per guidare la Geriatria di Piancavallo, un nuovo servizio che l'ospedale mette a disposizione dei pazienti e del territorio. Qui racconta il suo percorso trentennale come geriatra e perché il progetto di Piancavallo l'ha convinta subito.

Quando ho trovato la proposta di lavoro di Auxologico, on line, l’ho trovata subito interessante. Ho maturato un’esperienza trentennale in una realtà socio sanitaria storica di Milano ma volevo vivere una nuova esperienza e la prospettiva di spostarmi nella provincia di Verbania mi ha entusiasmata. L’idea di partire da un progetto nuovo, che potevo veder nascere e modellare mi ha convinta.

La Dott.ssa Maria Carla Gandolfi sarà il primo medico responsabile di Auxologico Piancavallo a occuparsi di anziani. In queste settimane sta facendo conoscenza con l’ospedale e ragiona su come lavorare insieme alle diverse professionalità già presenti nella sede, per i servizi che verranno messi a disposizione dei nuovi pazienti. “Si tratta di un momento prezioso perché da una parte c’è la possibilità di poter vedere come la propria visione geriatrica legge la realtà che ha davanti, dall’altra c’è il tempo di fare proprie le peculiarità di questo luogo e di questo polo ospedaliero”.

La prima volta che la Dott.ssa Gandolfi si ritrova a curare dei pazienti anziani è all’ospedale San Raffaele, guidata dal Prof. Claudio Rugarli che è autore del libro “Medicina interna sistematica” su cui tutti gli studenti di medicina studiano. Rimane colpita dalla necessità di prendere in cura l’anziano a 360° e dalla sfida di andare al di là delle singole patologie: si deve prendere in carico la persona a partire dalla relazione medico-malato. Sono gli anni ‘90 e la Dott.ssa Gandolfi vuole approfondire quegli aspetti sottovalutati per la guarigione, ma importanti anche quando il paziente è in là con gli anni: la motivazione e la relazione. Si iscrive ancora all’università, non per una seconda specializzazione ma per una seconda laurea, questa volta in psicologia.

Negli ultimi dieci anni la Dott.ssa Gandolfi si è specializzata in demenza e disturbi del comportamento, attività che le hanno permesso di cogliere un nuovo bisogno delle famiglie con un parente anziano. Spesso i “caregiver”, mogli, mariti o figli che si prendono cura del malato in famiglia, arrivano alle diagnosi del geriatra come ultima spiaggia. Prima passano dagli ospedali, che non hanno il tempo e lo spazio per approfondire il malessere, oppure cercano di fare tutto da soli con l’aiuto dei collaboratori familiari. “Quando vediamo un anziano agitato potrebbe esserci un problema organico, un dolore. L’agitazione non sempre è dovuta solo alla demenza. Questi pazienti ci vengono affidati in toto perché siamo l’ultima risorsa e per questo dobbiamo avere una competenza globale. Per me è fondamentale”.

30 anni come geriatra, quasi 15 anni come direttore di unità semplici e come vice direttore medico dell'ASP Golgi Redaelli. Per il suo futuro in Auxologico Piancavallo la Dott.ssa Gandolfi vuole rafforzare il rapporto tra l’ospedale e il territorio.

La popolazione anziana sta aumentando. Durante la pandemia ha sofferto di più perché rappresenta una fascia debole della società. Le restrizioni, le routine interrotte, il contatto con l’esterno censurato, hanno peggiorato la qualità della vita degli anziani. Piancavallo può ripetere quello che ha fatto durante questo periodo difficile ed essere ancora un punto di riferimento forte per le famiglie, non solo per l’emergenza. L’esperienza organizzativa realizzata durante la pandemia può essere un punto di partenza da cui costruire nuove sinergie e il nuovo reparto e il nuovo ambulatorio dedicati alla cura dell’anziano sono un primo passo.