Dormire male cambia in peggio la vita: la storia di Pietro

Ho scoperto la Medicina del Sonno di Auxologico su internet, cercando i centri in Italia che si occupano di queste problematiche. Ho selezionato quelli più vicini a dove abito, a Milano, e sono finito sulla pagina del curriculum della Prof.ssa Lombardi. L’ho letto, mi ha ispirato, e ho prenotato un appuntamento a cui sono andato con mia moglie, in modo che potesse spiegare cosa succedeva la notte.

Pietro ha 55 anni e nella vita ha sempre dato molta importanza alle ore che poteva passare dormendo. Non doveva preoccuparsi del luogo o di quanto si sentiva stanco: sapeva che, una volta coricato, sarebbe riuscito a riposare. Da un momento all’altro però le sue notti, e quelle di sua moglie, iniziano ad essere cadenzate da un forte russamento e nel 2018 conoscono la Prof.ssa Carolina Lombardi - Responsabile Centro Medicina del Sonno Lombardia. Dopo gli esami indispensabili come la Polisonnografia, l’holter pressorio e altre indagini, viene avviato verso una terapia non invasiva: deve perdere peso e fare attività fisica con intensità e regolarità. L’esame polisonnografico aveva evidenziato anche la presenza di apnee notturne e, in questa prima fase, è sufficiente usare un dispositivo elettronico che gli impedisca di dormire in posizione supina. 

Il risultato c’è. Perdo 10 kili e torno a essere un uomo quasi normale. Il 2019 passa bene ma poi arriva il COVID-19 e il lockdown.

La sedentarietà e il lavoro che, costretto dalla pandemia, svolge da casa invece che muovendosi in macchina e in aereo per il mondo riportano Pietro al punto di partenza, anzi peggio. Questa volta serve una terapia d’urto perché perdere peso non basta.

Negli ultimi sei mesi ho iniziato a soffrire di una stanchezza cronica. Ho fatto diversi esami per escludere ogni patologia, esami del sangue, ecocardiogramma, visite cardiologiche…  Alla fine sono tornato dalla Prof.ssa Lombardi, anche perché le apnee notturne nel frattempo sono aumentate. Non solo, sono più numerose e mia moglie mi racconta che sono scosso dai tremori.

La soluzione è l’uso del dispositivo CPAP, un piccolo sistema portatile capace di generare aria pressurizzata che, attraverso un tubo e una maschera, giunge nelle vie aeree in tutte le fasi della respirazione. Da subito i risultati sono positivi: Pietro è meno stanco e anche sua moglie riesce a riposare.

Non riuscire a dormire mi faceva perdere completamente la concentrazione. Un altro effetto era che mi dimenticavo le cose, anche totalmente. La sonnolenza era continua, mi sedevo da qualsiasi parte e bastava poco per addormentarmi. Per lavoro passo tante ore in macchina, oltre che in aereo, perché gli uffici non sono vicini a dove abito e spesso mi è capitato di dovermi fermare perché non riuscivo a guidare dal tanto sonno. Non sapevo a cosa andavo incontro con l’uso della CPAP, se sarei riuscito a dormire o no.
Le prime notti ho avuto qualche piccolo problema ma adesso mi sono abituato e il beneficio che ne traggo è talmente grande che già dalle prime mattine mi sentivo un’altra persona. Dopo la nuova dieta e l’attività fisica costante, nei prossimi mesi potrei non avere più bisogno di usarla. Oggi vado avanti così e va bene.

Se Pietro potesse dare un consiglio a chi soffre di disturbi del sonno gli direbbe:

L’unico suggerimento che voglio dare è di non sottovalutare l’importanza di un buon sonno. Dormire bene ti carica e offre una qualità di vita completamente diversa. Io credo di aver trascurato il mio malessere per mancanza di tempo. E allora dico troviamolo il tempo, perché ci si rende conto solo dopo di quanto importante sia riposare, anche poche ore, ma dormirle bene. Io sono un dormiglione per natura, dormivo anche 9-10 ore a notte. Ma poi alla fine, andando a vedere i dati, era come se avessi dormito 3-4 ore a notte. Ed era sbagliato.

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