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Il ruolo del microbiota nella cura dell'obesità

Pubblicato il 21/10/2021 - Aggiornato il 27/10/2021

L'IMPORTANZA DEL MICROBIOTA PER LA NOSTRA SALUTE

Una revisione delle ricerche sul microbiota pubblicata dall’International Journal of Obesity, a cui ha partecipato anche Auxologico, evidenzia la sua importanza anche nella cura dell’obesità e nel prevenire svariate forme tumorali. 

La coesistenza fra uomo e microbiota intestinale, cioè la popolazione di microrganismi che colonizza l’intestino, ha avuto inizio milioni di anni fa e ha raggiunto un progressivo equilibrio che oggi è ritenuto fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute.

Il microbiota intestinale, e il suo patrimonio genetico definito microbioma, traggono origine dalla vita fetale sotto l'influenza della nutrizione e del metabolismo materni. Possono però anche influenzare il rischio di obesità e malattie cardiometaboliche nel corso della vita in caso di disbiosi cronica, cioè di un’alterazione prolungate della ricchezza e della diversità della flora microbica intestinale.

IL CONTRIBUTO DI AUXOLOGICO

«L’obesità si lega ad almeno tredici tipi diversi di cancro», spiega il Prof. Paolo Marzullo del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale e del Laboratorio di Ricerche Metaboliche di Auxologico Piancavallo. «Si sa che perdere peso, seguire una dieta salubre, fare sane scelte di vita e praticare attività fisica supportano le strategie di prevenzione e cura del cancro. Ci sono evidenze sperimentali e cliniche che il rispristino della ricchezza e diversità del microbiota riduce svariati metaboliti nocivi nel sangue, rimodula la risposta immunitaria antitumorale e migliora l’efficacia della chemioterapia, della radioterapia e dell’immunoterapia. La disbiosi intestinale è migliorabile con fattori dietetici, con uso di prebiotici o probiotici, con tecniche di trapianto fecale e anche dopo chirurgia bariatrica per l’obesità. Tuttavia, il passaggio cruciale verso l'implementazione sistematica delle moderne strategie antitumorali attraverso il microbiota richiede solide evidenze cliniche che coinvolgono la ricerca. È una necessità strategica per consolidare le evidenze emergenti e un potenziale strumento di gestione adiuvante dei disturbi neoplastici».

LABORATORIO SPERIMENTALE RICERCHE METABOLICHE DI AUXOLOGICO

L'attività del Laboratorio si concentra in particolar modo su aspetti endocrini e metabolici della grave obesità e viene spesso condotta in collaborazione con altri laboratori di ricerca, sia interni che esterni all’Istituto Auxologico Italiano:

  • rapporti fra calo ponderale, spesa energetica a riposo e funzione tiroidea;
  • relazioni fra quest’ultima, presenza o meno di diabete mellito ed eventuale suo trattamento con metformina;
  • effetti dell’ipossia cronica su marker di fibrosi del tessuto adiposo;
  • sensibilità insulinica e adipochine;
  • effetti della steatosi epatica sul metabolismo della vitamina D;
  • rapporti fra livelli circolanti di quest’ultima e anomalie del metabolismo glucidico;
  • livelli circolanti di peptidi recentemente scoperti (irisina e lipasina) in rapporto alla composizione corporea o al grado di epatosteatosi in pazienti con obesità essenziale e sindrome di Prader-Willi;
  • livelli circolanti di ossitocina in pre- e post-menopausa;
  • rapporti fra anomalie dell’integrazione multisensoriale temporale e infiammazione cronica di basso grado;
  • prevalenza e caratteristiche cliniche della food addiction nell’ambito della grave obesità; effetti della dieta chetogenica sulle caratteristiche del microbiota intestinale;
  • modificazioni di quest’ultimo dopo dietoterapia bilanciata e probiotici in obesi anziani;
  • rapporti fra apnee ostruttive nel sonno e secrezione catecolaminica;
  • prevalenza di mutazioni genetiche nell’ipogonadismo centrale di pazienti con obesità/sindrome metabolica; regolazione genetica ed epigenetica del recettore tipo 1 per i cannabinoidi.    

MICROBIOTA: DALL'INTESTINO AL CERVELLO