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Giornata contro l'ipertensione in montagna 2022

Pubblicato il 08/07/2022 - Aggiornato il 11/07/2022

Montagna e cuore: prevenire i rischi dell'ipertensione

Domenica 17 luglio 2022 è la Giornata contro l’Ipertensione Arteriosa in montagna: anche quest’anno nel mese di luglio molti rifugi saranno coinvolti nella giornata di sensibilizzazione su pressione arteriosa in alta quota.

L’iniziativa è organizzata dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e dalla Commissione Medica del Club Alpino Italiano in collaborazione con la Società Italiana di Medicina di Montagna e molte Università ed Istituti Scientifici e Clinici Italiani, tra cui Auxologico.

Lo scopo della Giornata contro l’Ipertensione Arteriosa in montagna è quello di sensibilizzare i frequentatori della montagna a prestare attenzione all’effetto della carenza di ossigeno (ipossia) in alta quota su eventuali patologie cardiovascolari, in particolare per quanto riguarda l'ipertensione arteriosa.

Screening gratuiti sulla pressione in alta quota

Nelle giornate del 16 e 17 luglio 2022, in alcuni rifugi escursionisti e alpinisti potranno ricevere informazioni sull’ipertensione arteriosa e i suoi rischi e sul comportamento della pressione arteriosa in montagna, e potranno misurare gratuitamente la propria pressione.

Dopo la misurazione, verrà richiesto di compilare un semplice e breve questionario anonimo di autovalutazione sulla consapevolezza di questi problemi che sarà utile agli studiosi per migliorare ulteriormente le campagne di informazione e prevenzione sull’ipertensione arteriosa.

Inoltre, ove possibile, verrà anche misurata in modo non invasivo e registrata la percentuale di ossigeno nel sangue, per valutare eventuali stati di iniziale ipossia e la loro relazione con la pressione arteriosa.

SCARICA LE DATE E L'ELENCO DEI RIFUGI


La pressione arteriosa in alta quota

L’iniziativa, già organizzata con successo negli ultimi anni pre-COVID-19, è stata stimolata dai risultati recenti della ricerca sugli effetti cardiovascolari dell’esposizione acuta all’alta quota, in gran parte basati su una serie di studi effettuati nell’ambito dei progetti HIGHCARE sull’Everest, sulle Ande e sulle Alpi dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dall’Università Milano-Bicocca.

Questi studi hanno dimostrato che l’esposizione acuta alla ipossia (ridotta disponibilità di ossigeno) che caratterizza l’alta quota può far salire la pressione arteriosa in modo significativo, sia in chi solitamente ha una pressione normale, sia nei oggetti che già soffrono di ipertensione arteriosa a livello del mare, con differenze legate ad alcune caratteristiche individuali tra cui l’età.

Conoscere il comportamento della pressione in quota può consentire di frequentare la montagna con maggiore sicurezzamettendo in atto semplici ma adeguate misure protettive in collaborazione con il proprio medico e/o grazie alla consultazione di ambulatori specializzati in medicina di montagna coordinati da SIIA, CAI e SIMeM.

La proficua collaborazione tra il Centro Ipertensione di Auxologico, la Commissione Medica del CAI, la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e la Società Italiana di Medicina di Montagna offre pertanto la possibilità di organizzare un evento a valore sia educativo sia scientifico, di sicura utilità per alpinisti ed escursionisti.

Centro Ipertensione