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Influenza 2023: diffusione, sintomi, prevenzione

Pubblicato il 03/11/2022 - Aggiornato il 04/04/2023

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Quest'anno si prevede un'ampia diffusione del virus influenzale, complice anche la rimozione dell'obbligo di mascherina. Cosa c'è da sapere sull'influenza 2023 e sul vaccino antinfluenzale

Come si trasmettono (e prevedono) le epidemie di influenza

Le epidemie di influenza hanno da sempre un andamento di trasmissibilità est -ovest in quanto, essendo le stagioni opposte nell’emisfero australe e boreale (il nostro), quando in Australia è estate da noi in Italia è inverno.
Nella stagione invernale australe si verificano i picchi epidemici influenzali ed è possibile isolare i ceppi virali che poi arriveranno in autunno-inverno nel nostro continente e preparare così per tempo vaccini efficaci.

Influenza: quello che devi sapere

In Australia i dati epidemiologici sull’epidemia influenzale indicano che quella di quest’anno è la peggiore degli ultimi cinque anni per la diffusione del virus e per l’aumento di patologie respiratorie gravi.

Anche negli Stati Uniti gli esperti degli enti governativi per il controllo delle malattie infettive come il CDC (Centro di Controllo delle Malattie Infettive) e l’ex direttore generale del National Institute of Health, Anthony Fauci, ipotizzano che potrebbe verificarsi una stagione influenzale molto più pesante sia in termini di ricoveri che di diffusione rispetto agli anni passati. Si stima un aumento di ricoveri ospedalieri fino ai 700.000 con grave sintomatologia respiratoria.

Influenza, Covid e Virus Respiratorio Sinciziale (RSV)

Da ricordare che nella stagione autunnale-invernale, oltre al virus influenzale sono tuttora ancora molto diffuse le varianti Covid Omicron Ba4/Ba5 e altre che potrebbero arrivare con mutazioni in grado di aumentare ancora la diffusione e, per i non vaccinati, il rischio di patologie gravi.

Inoltre, è presente e circolante anche il virus RSV o respiratorio sinciziale (che colpisce soprattutto i bambini e gli anziani immuno-compromessi). È stato pertanto coniato il termine di “Tripledemic” per indicare la circolazione di questi tre virus ad alta diffusibilità in contemporanea. Questa concomitanza comporta una difficile diagnosi differenziale tra loro, senza eseguire specifici test molecolari, essendo molti sintomi dei tre virus del tutto sovrapponibili.


Quanti casi avremo nel 2022-2023 in Italia?

Per quanto riguarda le previsioni sui casi di infezione e malattia influenzale, attualmente non è facile per il nostro Paese fare valutazioni con un grado elevato di significatività statistica.
La probabilità di un notevole aumento dei casi si basa sulla considerazione che nei 2 anni passati l’utilizzo massiccio di mascherine per la pandemia da Covid ha drasticamente limitato la circolazione dei virus respiratori e le infezioni si sono drasticamente ridotte. La modifica delle normative sui dispositivi di protezione individuale, che riporta a comportamenti pre-era Covid per il ritorno a una “normalità”, probabilmente comporterà un aumento del numero di casi,  come avveniva negli anni passati. L’esempio di quanto è avvenuto in Australia è un esempio eclatante.

Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, si verificano fino a 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che 15.000/70.000 cittadini europei muoiono ogni anno per cause associate all'influenza. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base.

Pertanto, prevedere di arrivare in Italia a 8 milioni di casi di influenza può avere una ragionevole probabilità statistica.


Come proteggersi dall'influenza stagionale

Il Ministero della Salute ha emanato il 6 luglio scorso la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023“ a cui è possibile riferirsi per un quadro molto completo su tutti gli aspetti dell’influenza che comprende le caratteristiche generali del virus, l’incidenza a livello globale ed europeo, la prevenzione ed i vari tipi di vaccino.

Chi è più a rischio

Sinteticamente, la Circolare raccomanda fortemente la vaccinazione antinfluenzale:

  • nella fascia di età 6 mesi - 6 anni, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani;
  • nella fascia d’età 60-64 anni;
  • per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che operano a contatto con i pazienti
  • per gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungodegenza.

Come sono fatti i vaccini antinfluenzali?

I vaccini utilizzati nella stagione 2022/2023 hanno 2 modalità di preparazione: su uova embrionate di pollo o su colture cellulari. Possono esse quadrivalenti o trivalenti.
Contengono rispettivamente 4 o 3 differenti ceppi virali:

  • A/Victoria/2570/2019 (H1N1) pdm09-like virus
  •  A/Darwin/9/2021 (H3N2)-like virus 
  • B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria); e
  • B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata)

Quanto proteggono i vaccini?

La copertura vaccinale ha una durata che varia a seconda della risposta immunitaria individuale da 6 a 8 mesi.

Questi vaccini riducono del 70% circa il rischio di ammalarsi, un po' meno negli anziani perché fisiologicamente il loro sistema immunitario è meno reattivo e quindi gli anticorpi neutralizzanti che proteggono dalla penetrazione del virus nella mucosa delle vie aeree sono prodotti in minore quantità.


Quali sono i sintomi dell'influenza 2022?

I sintomi dell’influenza sono fondamentalmente:

  • febbre
  • dolori muscolari e articolari
  • brividi
  • sudorazione
  • mal di testa
  • mal di gola
  • congestione nasale
  • tosse secca
  • inappetenza
  • senso di profonda stanchezza
  • nei bambini possono essere presenti nausea e diarrea.

Perché l'influenza può essere pericolosa?

Il vero rischio sono le formi gravi e le complicanze (es. polmoniti pneumococciche) che spesso necessitano di ospedalizzazione e in alcuni casi possono portare anche al decesso.
Sono le persone fragili quelle a più alto rischio (immuno-compromessi per patologie o per trattamenti con alte dosi di corticosteroidi o anti-neoplastici, anziani over 70, residenti nelle RSA), diabetici, broncopneumopatici (es. asmatici), cardiopatici gravi, obesi.

E nei bambini?

Particolare attenzione va posta per i bambini, in quanto in ogni stagione invernale si possono riscontrare fino al 30% di casi di influenza. Molte sono forme pauci-sintomatiche o, come negli adulti, in alcuni casi si possono verificare polmoniti che richiedono il ricovero in ospedale ma più frequentemente si riscontrano otiti e sinusiti.

In conclusione, non bisogna sottovalutare, dopo un periodo dove giustamente l’attenzione era tutta accentrata sul Covid, che esistono altre patologie diffusive che però possono essere efficacemente contrastate.

La vaccinazione anti-influenzale è, come altre vaccinazioni, fondamentale, specie dopo che la vita relazionale senza misure di contenimento (mascherine) è ricominciata. Questa riacquisita “libertà” non è motivo per dimenticare che comunque uno dei valori fondamentali della persona è tutelare la propria salute. I vaccini sono uno degli strumenti primari per raggiungere tale obiettivo e quindi è bene somministrarli quanto prima possibile.


Vaccino antinfluenzale in Auxologico

Presso le sedi di Auxologico a Milano, Meda, Pioltello, Cusano Milanino, viene offerta la prestazione vaccinale con vaccino tetravalente, che protegge da 4 varianti di virus influenzale, a partire dal giorno 3 ottobre.
Il vaccino antinfluenzale costa 40 euro e si può effettuare nelle sedi che seguono, solo dietro prenotazione online. 

Informazioni e prenotazioni